Buongiorno, dott. Montanari, mi perdoni se le racconto una storia di cui magari in questo momento non ha tempo né volgia di occuparsi. E' una delle tante storie di malaitalia.
Qua in Abruzzo abbiamo una (una sola?) spada di Damocle pazzesca: L'Eni ha siglato con la Regione e il comune di Ortona un accordo per la costruzione di un centro oli in un territorio a vocazione agricola, dove si producono vino, ortaggi, olio dialta qualità, un territorio che era in pectore per diventare "parco della costa teatina". Evidentemente alla politica basta stracciare una carta per stabilire una destinazione d'uso che a noi che in questo territorio ci viviamo, che lo amiamo e lo abbiamo plasmato con la fatica dei nostri padri, porterà malattie gravissime, come ha più volte ammonito Maria Rita D'Orsogna, che insegna fisica alla California State University – Potete ascoltarla per esempio a questa pagina:
http://www.marelibero.net/2008/01/l%e2%80%99impianto-eni-ad-ortona-un-mare-di-petrolio%e2%80%a6un-mare-di-problemi/
Abbiamo ottenuto finora solo una moratoria temporanea, che scadrà però il 31 dicembre. L'Eni ha già perimetrato la zona e il mostro -ci possiamo scommettere, si farà. Alle faccia nostra, ma si farà.
Durante la scorsa campagna elettorale ho chiesto a tutti i partiti diesprimersi in proposito: hanno nicchiato tutti, l'unico obiettivo era il quorum. -votate per noi perché è imporante, questo hanno detto, ma davanti a fatti concreti le idee non ci sono.
Non ho votato, né credo che lo farò la prossima volta, in mancanza di una voce pulita che raccolga la nostra volontà di non essere petrolchimizzati e che alzi lalpaletta dello stop a questo scempio programmato.
Grazie per ciò che fa
V. Pace
RISPOSTA
Io mi ero presentato alle elezioni e, se gli elettori mi avessero dato fiducia, forse qualcosa si sarebbe potuto fare. Nei fatti il 99,67% di chi ha votato ha stabilito che io sono inutile e chi non ha votato ha dato carta bianca ai politici che altri avevano scelto. Che posso fare io adesso?