Buon compleanno!

Sembra ieri…

Oggi l’associazione Vita al Microscopio compie un anno. Cento, mille di questi giorni!

In realtà, se l’Homo sapiens fosse modesto e saggio come gli altri animali, di Vita al Microscopio non ci sarebbe nessun bisogno. Invece, ahimè, se vogliamo sopravvivere ai nostri guai autoinflitti, è indispensabile che ci sia chi si prende la briga di mettere delle pezze almeno a qualcuno dell’infinità di falle che l’Homo sapiens continua ad aprire alla barchetta con cui solca l’Universo.

Naturalmente l’impresa è impossibile nella sua interezza. Nemmeno l’ONU ce la fa e, anzi, a volte anche l’ONU di qualche squarcio è responsabile. L’importante, però, è che chi ha buona volontà faccia la propia parte e Vita al Microscopio la propria parte la fa ampiamente.

Ciò che l’Associazione si propone è di difendere la salute di tutti, salute così capillarmente minacciata da sedicenti politici, sedicenti uomini d’affari e sedicenti scienziati, e una delle armi di difesa, così difficile da brandire in questa società paradossalmente traboccante d’informazione, è proprio l’informazione.

Obiettivo primario al momento, sperando di raggiungerlo presto e di potersi rivolgere ad altri bersagli, è il recupero del microscopio elettronico sottrattoci dal duo Beppe Grillo/Marina Bortolani insieme con una piccola corte di manutengoli i quali, grazie alle possibilità offerte dalla rete, hanno seminato indefessamente le più squallide menzogne.

Per ristabilire la verità dei fatti non a chiacchiere ma documenti alla mano, Vita al Microscopio sta preparando un’azione legale ma, per fare questo, ha bisogno di fondi.

Sembrerà strano in un paese dove di spendono miliardi per seguire le partite di calcio troppo spesso truccate, dove si riempiono stadi e palasport per cantanti e comici o dove si raccolgono in un battibaleno decine di migliaia di Euro per erigere un monumento al funzionario che richiamò il comandante Schettino a bordo della sua nave, ma all’Associazione il denaro arriva con il contagocce. Eppure si tratta di salute, della salute di tutti, compresa e, anzi, soprattutto, quella delle generazioni che verranno.

Io sono rimasto personalmente avvilito quando mi è stato comunicato che quasi non si vende il libro di poesie di Mimmo Critelli, l’ergastolano che, pur non avendo speranza di uscire dal carcere, ha deciso di regalare il suo libro alla vita di chi dal carcere sta fuori (non sempre a buon  diritto). Nemmeno chi si è iscritto all’Associazione, nemmeno chi ha messo il proprio nome nell’elenco di chi, a parole, sta dalla parte della salute e della giustizia, nemmeno chi mi scrive quotidianamente per avere aiuto ha acquistato una copia. Perché?

Io mi auguro che ora si festeggi il compeanno di Vita al Microscopio facendole almeno il regalo di farsi arrivare il volume a casa. E il regalo, si badi bene, sarà molto più indirizzato a chi lo fa di quanto non lo sia a chi lo riceve.