Le chiacchiere non servono: ciò che conta è l’esempio.
Il nostro premier, l’onorevole cavalier Berlusconi Silvio,
ha annunciato che non andrà a votare per i quattro referendum e noi avremo così un motivo in più per metterci in fila davanti ai seggi e votare in massa. Da oggi, grazie alla dichiarazione esternata dal primo ministro, sappiamo che l’astensione rientra nella più ampia filosofia del bunga bunga che tanta fama ci ha regalato in ambito internazionale. In questo caso specifico il bunga bunga è inteso a carico dei cittadini italiani che, almeno così sperano gli adepti di quella filosofia, terranno i pantaloni dovutamente calati per agevolare lo svolgimento delle operazioni.
A parte ciò, da un paio di giorni sono tempestato da mail che avvertono del fatto che la carta su cui sono stampati i quesiti abbia proprietà copiative, cosicché, mettendo la croce su di una scheda impilata sulle altre, si andrebbero irrimediabilmente a contrassegnare anche quelle. Il che, sempre a detta di chi scrive le mail, invaliderebbe la scelta dell’elettore.
Ovviamente io non so se questo risponda a verità ma, a scanso di equivoci, prima di mettere la croce sulla nostra scelta, togliamo quelle che stanno sotto.
A margine, suggerisco un tema per un prossimo referendum: vogliamo cancellare quella vergogna che è il quorum?
Bell’idea ma
…sarebbe un referendum propositivo, che, chissà perchè?, la nostra costituzione non prevede. I fondatori della…avevano la sfera magica per vedere il futuro?
RISPOSTA
No: si tratterebbe di ABROGARE il quorum.
a me risulta che …
… molti Comuni hanno inserito nel proprio Statuto strumenti di democrazia diretta come i REFERENDUM, CONSULTIVI E PROPOSITIVI approvato un relativo regolamento attuativo ed hanno anche inserito nel proprio Statuto il riconoscimento dell’acqua quale diritto fondamentale e inalienabile degli esseri viventi, elemento indisppensabile alla vita e pertanto privo di rilevanza economica.
Inoltre in Sardegna in maggio è stato fatto sul nucleare un referendum di tipo Consultivo … magari dalla normativa nazionale non sono previste queste tipologie di referendum (consultivo e propositivo) ma almeno pretendiamo che le amministrazioni locali le inseriscano nei loro Statuti come atto di democrazia!
Andare a votare a tempo di musica
Peccato che e uscito un po tardi ma meglio tardi che mai:
http://www.youtube.com/watch?v=1zLgbeUch4g&feature=share