Bravi: 7+

Finalmente una boccata d’ossigeno in questo mondo di mestieranti di una politicuzza di rapina: i grillini sono andati in pompa magna in piazza Monte Citorio brandendo un assegnone da 1.569.951,45 Euro tipo quello dei quiz TV. A tanto ammonta la restituzione di qualche mese di mance dei parlamentari stellati. E i parlamentari degli altri partiti? Una figuraccia.

L’onestà, però, è una virtù curiosa, è bianca o è nera e non ammette limitazioni: o uno onesto lo è del tutto o non lo è. Un po’ come la gravidanza: o una donna è incinta o non lo è. Tertium non datur.

Con quel milione e mezzo abbondante i grillini avrebbero potuto vedere di riparare ad una porcata del loro ormai sempre più  impresentabile santone: il ratto del microscopio elettronico che produceva ricerche così imbarazzanti per chi lucra, ad esempio, sulla cottura dei rifiuti, cioè i sostenitori veri del Movimento 5 Stelle. Per la cronaca, dal 22 gennaio 2010, data del “trasloco”, l’apparecchio è restato del tutto fermo quasi due anni e poi ha prodotto zero. Esattamente ciò che voleva chi manovra Grillo che, sempre per la cronaca, sfugge vigliaccamente ad ogni confronto. Dedicando meno di un terzo di quell’assegnone a cercare di rifarsi una faccia di cui non vergognarsi troppo, i grillini, tutti, assolutamente tutti, al corrente dell’impresa ingloriosa del divino Beppe e suoi tremebondi complici, avrebbero potuto dimostrare che cercano di recuperare un briciolo di dignità. Invece… Invece se ne restano tutti zitti e perfino coloro che non ce la facevano più a subire le umiliazioni di un regime farsescamente dittatoriale e sono scappati non hanno il coraggio di fiatare.

Tra qualche anno, a partito sbriciolato e dimenticato, per loro non ci saranno storici ma solo cronisti di un passato di ennesima vergogna per un’Italia ipocrita.