Pur nel massimo rispetto nei confronti di tutte le religioni e pur essendo imbevuto di cultura cattolica per evidenti motivi sociali, per mille ragioni io non sono credente. Mi sforzo, però, di comportarmi come se ci fosse chi, una volta finalmente morto con il solo rimpianto di non aver finito prima, mi giudicasse e, di conseguenza, mi premiasse o mi punisse per ciò che ho fatto nella mia effimera apparizione terrena.
Il mio rispetto mi porta a reputare che chi dedica la propria vita al culto divino, se mai la divinità fosse così fastidiosamente ingenua da pretendere lodi, si ponga ad un livello morale elevato e, più che di recitare giaculatorie, si dedichi a fare il bene e a indurre al bene il prossimo.
La storia c’insegna che le cose stanno in tutt’altra maniera e l’attualità pare non perda occasione per confermarlo.
Anni fa io scrissi un articolo criticando, lo ammetto, molto aspramente un cardinale che, non so se più ignorante o più presuntuoso, sparò assurdità sul nucleare approfittando del prestigio che, a ragione o a torto, la sua cattedra gli attribuiva, e questo mi valse un’amicizia che dura rocciosamente dopo tanto tempo con un monaco benedettino colto, onesto e cristiano come i cristiani dovrebbero essere.
Non è assolutamente mia intenzione ripercorrere i crimini orrendi di cui Santa Romana Chiesa si è macchiata nei secoli. Basterebbe leggersi le cronache delle sue imprese ai tempi della conquista del Sudamerica, cronache scritte dai protagonisti stessi, per porsi più di una domanda, ma non è questo l’argomento.
Come noto ai pochi che mi leggono e ai moltissimi che di me leggono da altri, io mi occupo di vaccini. Mi occupo anche di vaccini e lo faccio a dir poco controvoglia. Non avendo conflitti d’interesse e, soprattutto, valutando magari presuntuosamente la mia anima troppo costosa per poter essere acquistata da chicchessia, io racconto la verità e, forse stoltamente, lo faccio a dispetto di tutto quanto mi continua a cascare addosso.
Ora ricevo un messaggio da parte di una signora che, al momento della predica, si è sorbita la pubblicità dei vaccini da parte del monsignore celebrante, naturalmente e senza sorpresa, infarcita di errori marchiani e totalmente fuori contesto.
Recentemente una mia conferenza ha avuto più di qualche ostacolo da parte di un ecclesiastico sulla cui cultura, onestà, intelligenza e cristianità mi astengo dal commentare in alcun modo. Certo che, parlando del tutto in generale, se Santa Romana Chiesa si affida a personaggi che, a loro volta, sono intrisi d’ipocrisia, di preconcetti, d’ignoranza, di presunzione e di arroganza e non esitano a mentire, c’è motivo di qualche imbarazzo. Se, poi, il prelato prende per verità rivelata lo squallore pettegolo di una ragazzotta che, forte di un curriculum esilarante, si spaccia per scienziata e che, invece di presentarsi alla conferenza per poi esporre le sue tesi ha preferito fare ciò che fanno tutti i suoi simili, vale a dire attaccare vigliaccamente per poi dileguarsi senza nemmeno mostrare la faccia, c’è poco da stare allegri: così la Chiesa muore.
Ma, al di là dell’episodio di scarsa portata di cui sopra, mi chiedo perché mai Santa Romana Chiesa, se proprio vuole occuparsi del mondo, non solo non prenda la posizione dovuta contro l’uso di linee cellulari ricavate da feti abortiti esclusivamente per essere venduti allo scopo di fare vaccini ma, addirittura, con un’ipocrisia tanto goffa da essere ridicola, si arrampica sugli specchi sostenendo che, se gli aborti risalgono ad anni fa (ma se ne continuano a fare anche oggi), allora il peccato di aborto cade in prescrizione. Insomma, cari fedeli, volendo essere obiettivi vi si sta prendendo volgarmente per i fondelli.
Chi si voglia consolare, però, ne ha materia. Molti vaccini contengono gelatina di maiale, animale tanto aborrito da ebrei e musulmani da rendere peccatore senza perdono chi al suino si avvicini, eppure ebrei e musulmani se ne stanno zitti quanto i loro colleghi cristiani e di vaccini non troppo dissimili da cotechini fanno ampio uso.
Che Big Pharma comandi pure in Paradiso?
Dr. Montanari:
“Basterebbe leggersi le cronache delle sue imprese ai tempi della conquista del Sudamerica …”
Qui c’è un signore che nel dettaglio ripercorre la storia post-Romana dello schiavismo, del cotone, della Rivoluzione Industriale, delle Americhe; ma le cose prendono una piega un po’ imprevista.
https://whitewolfrevolution.blogspot.it/2018/01/l-olocausto-dei-neri-il-volto-ebraico.html
Uno dei commenti discute dell’etimologia del Bergoglio di cui si parlava prima.
RISPOSTA ad Aurelio – Io mi trovo sempre in difficoltà quando si parla di un popolo come se si trattasse di un’entità omogenea, compatta e fatta di un atesta sola o quando ad un popolo si associano certe imprese. Quando parlavo del Sudamerica e delle imprese crisiane, mi riferivo a crudeltà difficili da immaginare perpetrate in nome e per conto della religione cristiana o distorcendo a proprio comodo quelli che dovrebbero costituire i fondamenti di quella religione.
Be’, le scelleratezze in genere si cerca sempre di giustificarle o appiopparle fraudolentemente a qualcun altro. Così alla bisogna si evoca la religione, la ragione, l’ideologia, la scienza ecc.
In realtà sono gli uomini che son bacati.
Al di là delle considerazioni storiche sulle vere (o ben più spesso inventate) nefandezze della Chiesa, da aspirante credente e frequentatore delle messe domenicali e comandate, mi preme sottolineare che, come ebbe a rilevare un certo J. Ratzinger, paradossalmente una delle prove a favore della natura soprannaturale del cristianesimo risiede nel fatto che esso in maniera apparentemente inspiegabile continua a sopravvivere alle bischerate sparate dal pulpito da eserciti di sacerdoti diaconi e predicatori.
@Giovanni Maria Tubini: La fondamentale differenza risiede nel fatto che le “nefandezze della Chiesa” possono essere liberamente discusse: alcuni fortemente le negano ed altri con pari foga le confermano. Sull’altro fronte le nostrane Questure, presumibilmente con il benevolo assenso del piddino Ministro dell’Interno Minniti, ci ricordano a forza di manganellate quanto il Popolo Eletto ha sofferto. https://comedonchisciotte.org/forum-cdc#/discussion/99594/catania-contestazioni-e-cariche-al-giro-ditalia-ma-i-media-non-ne-parlano Non che nelle altre Nazioni d’Europa accada qualcosa di sostanzialmente diverso. Qui un impiegato ha -pochi giorni fa- perso il posto di lavoro semplicemente per aver ricordato la mera esistenza di uno storico accordo, il Transfer (Haavara) Agreement dell’agosto 1933 tra le Organizzazioni… Leggi il resto »
Aurelio, vorrei tanto dirle che l’articolo ventuno della costituzione repubblicana è quello più disatteso di tutti, ma come faccio a permettermi una simile asserzione sapendo che la suddetta costituzione dice anche che la nostra repubblica è fondata sul lavoro?
Caro Giovanni Maria Tubini, evidentemente, l’uomo, a prescindere dalle proprie “bischerate”, ha un bisogno ancestrale di credere in qualcosa o in qualcuno, persino nel nulla che comunque è un credere anche quello.
Quando ci soffermiamo a riflettere sul senso della nostra esistenza e dell’universo che ci circonda il nostro cervello razionalmente oltre una certa soglia non va e se si prova a forzarlo va subito in tilt. Fino che non tornerà qualcuno dall’aldilà che abbiamo conosciuto bene in vita a svelarci il mistero di questa esistenza è tutto sforzo sprecato. Non trova?
Le bischerate non sono certo le credenze degli uomini, ma son quelle che dicono tanti predicatori dal pulpito e che troppo spesso hanno ben poco a che rivedere con l’essenza del problema che tu poni e non di rado pure con le credenze medesime.
Rispetto a queste ultime, è inutile darsi pena, quando moriremo scopriremo la verità.
Speriamo di non rimanerci troppo male.