Mi scuso con tutti e dico subito che mi secca tornare su di un argomento fastidioso che non dovrebbe stare qua, ma, tra mail e telefonate, preferisco perdere qualche decina di minuti e scrivere un altro post, sperando davvero che sia l’ultimo e che la gente si renda conto che ci sono cose ben più meritevoli di attenzione.
Un corrispondente mi segnala un blog di cui preferisco tacere il nome per non mettere in imbarazzo chi lo dirige. Qui compare un’ esternazione a commento di un lungo post che contiene non poche imprecisioni tra cui quella, davvero ridicola, secondo la quale io avrei “beneficiato” (?) di una presunta diatriba con il signor Beppe Grillo per ottenere fama, come se la fama costituisse in qualche modo un valore.
L’esternazione recita come segue:
Aggiungo solo che la società di Montanari e della moglie utilizzava il microscopio per ricerche private pagate da privati, più che per fare vera ricerca sulle nanoparticelle.
Questo sarebbe uno dei motivi che avrebbe condotto l'Università a riprendere in seno alle proprie strutture il benemerito strumento.
Viene da domandarsi quali siano le fonti alle quali si abbevera questa macchietta. Quali mai saranno le “ricerche pagate da privati” resta confinato al suo cervellino. Come, poi, possa affermare che non si fa “vera ricerca sulle nanoparticelle” è un vero mistero. Basterebbe informarsi un po’ per sapere che, quando si tratta di ricerche sulle nanoparticelle in relazione all’essere umano, si viene da noi che queste cose un giorno scoprimmo, e per sapere che la nostra ricerca è guardata con crescente interesse in tutto il mondo scientifico. L’informazione, tuttavia, non è richiesta in certi ambienti che proprio sul tema dell’informazione alzano grida al cielo.
Ma il capolavoro è quello che
riguarda l’università di Modena che, nella visione del nostro ineffabile censore, avrebbe “ripreso in seno alle sue strutture lo strumento”, benemerito o meno che sia. Sono certo che il personaggio avrà accesso a documenti sconosciuti a tutti, me compreso, che dimostrino qualcosa che mai nessuno, università in primis, si è mai sognato di affermare.
Come noterella per il Nostro, gli consiglierei di leggersi Il Girone delle Polveri Sottili dove la storia è spiegata per filo e per segno, una storia a proposito della quale a nessuno è mai venuto in mente di levare una singola contestazione per il semplice fatto che non avrebbe motivo di essere. A nessuno che abbia l’onestà d’informarsi, naturalmente, e che non sia disponibile a rimediarci una figuraccia.
Da qui, da questa collezioncina di sciocchezze e da quelle che seguono, origina un piccolissimo scoppiettare di reazioni tutte rigorosamente fondate sull’estro del momento degli autori e sul gusto perverso di diffamare persone che costoro non conoscono né personalmente né per interposta persona né per quanto riguarda la loro attività. Né, come è fin troppo palese, sarebbero mai in grado di capire che cosa diavolo questi stiano facendo. La conseguenza tradizionale, come è sempre stato costume dei barbari, è che ciò che non si capisce va distrutto.
Senza voler infierire, poiché immagino che l’autore di queste tenere bestialità non sia altro che uno dei soliti ragazzini che sanno tutto e che andrebbero a piangere dalla mamma se li si sculacciasse come meritano, mi limito a riportare quel piccolo stralcio come esempio della qualità, della fondatezza e dell’onestà di ciò che circola in rete. Assicuro, comunque, che c’è di molto peggio, almeno per quel po’ che mi hanno fatto leggere.
Non ho idea se tutti questi pettegoli si rendano conto che tutti coloro che stanno intrigando per farci chiudere la ricerca si stanno fregando le mani per aver trovato una torma di volontari disposti a fare il lavoro sporco e ad attaccare dal lato volgare, quello che porta disonore a chi attacca per il suo palese squallore. Stando all’impressione, direi proprio che solo pochissimi hanno capito a che gioco si stanno prestando.
Però, davvero, adesso basta. Vi prego: non insistete più a telefonarmi o a scrivermi su questo argomento. Come ho già scritto e detto fino all’esaurimento, le persone oneste s’informino da fonti di prima mano, chi grufola nella sozzeria continui a grufolare, gli psicopatici continuino a manifestare la loro malattia, ma si abbia coscienza di chi si ha di fronte. E chi ha documenti che mi accusino in qualunque modo li produca in tribunale.
Noi abbiamo altro da fare.
vedi anche: http://www.grillonews.com/content/view/286/1/
Immagine da: http://files.splinder.com/bba559680e77fa0d93d252ab59ce31c1.jpeg