Nell’anno che è passato, da quando Beppe Grillo ha dato il via alla raccolta fondi per acquistare l’ormai famoso microscopio elettronico a scansione ambientale, sono successe tante cose. Alcune molto belle, alcune bellissime e altre, un po’ meno. Grazie a tutti voi, il microscopio è arrivato e con questo strumento, più potente di quello che avevamo usato in precedenza, abbiamo fatto osservazioni scientifiche di grande interesse. Oggi siamo impegnati in un altro progetto di ricerca sulla capacità delle nanoparticelle d’insinuarsi all’interno delle cellule del nostro organismo, addirittura interferendo con il DNA, e questo progetto vede coinvolte, insieme a noi, dieci università di sei Paesi diversi. Come abbiamo sempre affermato, noi vogliamo fare qualcosa di pratico, qualcosa che abbia ricadute positive rapide, e ciò cui abbiamo sempre dato la precedenza è la salute dei bambini. Nella riunione interministeriale di Budapest del 2004 a cui ho partecipato, tutti i 25 ministri della salute e dell’ambiente europei dichiaravano che oggi i nostri bambini sono più ammalati rispetto al passato ( http://www.euro.who.int/budapest2004 ). Attualmente più del 50% dei nostri bambini soffre di allergie respiratorie e alimentari e i risultati di un progetto europeo chiamato Eurocat ( http://www.eurocat.ulster.ac.uk/ ) hanno messo in evidenza che le malformazioni congenite sono in crescente aumento. 

Per alleviare il disagio di questi bambini e quello delle loro famiglie, questi vengono bombardati da farmaci fin dalla più tenera età; farmaci che mascherano solo i sintomi senza risolvere il problema e che, a lungo andare, aumentano il rischio di effetti collaterali difficili da pronosticare. L’inquinamento ambientale sembra essere uno dei maggiori responsabili di questo disastro annunciato. Motivati dalla spinta a voler contribuire in maniera concreta alla risoluzione di questi gravi problemi, insieme alla “Carlo Bortolani Onlus”, abbiamo dato vita al nostro/vostro primo progetto di ricerca proprio sui possibili effetti che l’inquinamento da polveri può avere sui bambini, già dallo stato fetale. Il dott. Diego Gazzolo, pediatra dell’ospedale di Catania e il dott. Luigi Gaetti, anatomo-patologo di Mantova, saranno i nostri partners, mentre una collaborazione è avviata anche con l’Università di Malta attraverso il prof. sir Alfred Cuschieri, che già ci ha inviato alcuni campioni di feti malformati da analizzare. Fra 12 mesi speriamo di poter già comunicare a tutti voi, i primi risultati delle nostre ricerche in merito. Se i risultati saranno quelli che ci aspettiamo, allargheremo il raggio d’azione, altrimenti partiremo con un altro progetto, sempre sul tema della salute dei bambini. Grazie dunque, a Beppe Grillo, ai ragazzi dei Meetup e a tutti gli amici, moltissimi dei quali anonimi, che hanno dato una mano preziosissima e senza i quali la nostra ricerca forse non sarebbe andata avanti.

 

Articolo successivo