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Ancora sull’acqua di Treviglio

Provincia

Treviglio – La nuova ricerca americana, che parla di chiari effetti cancerogeni provocati sui topi da laboratorio, ha riaperto la questione dell'acqua trevigliese, in cui da 8 anni ci sono tracce di cromo 6. Il sindaco Borghi chiede rassicurazioni e da via Gallicciolli rispondono con un vertice urgente: "Risposte in tempi brevi, ma quella ricerca parla di concentrazioni molto superiori".

Cromo nell'acqua, si muove l'Asl convocata riunione straordinaria      
La nuova ricerca americana sul cromo esavalente ha provocato un terremoto nei palazzi delle istituzioni, scuotendo certezze finora granitiche. Secondo le conclusioni dello studio, il metallo nell'acqua potabile provoca dopo due anni evidenti effetti cancerogeni al cavo orale e all'intestino dei topi da laboratorio.
Quando ha saputo, il sindaco Ariella Borghi ha preso carta e penna e ha scritto all'Asl per avere risposte urgenti circa la qualità dell'acqua trevigliese.
Diteci se è potabile o no, è in sostanza l'appello lanciato dal sindaco.
Sul tavolo anche la questione dell'approfondimento dei pozzi di approvvigionamento: l'ok della Regione tarda ad arrivare e la Borghi ha chiesto all'Asl di autorizzare un'ordinanza urgente che possa ovviare all'inerzia del Pirellino di via Venti Settembre.
Per affrontare in maniera organica la questione, venerdì in via Gallicciolli si terrà una riunione straordinaria con gli esperti del dipartimento di prevenzione medica e del dipartimento di veterinaria. L'incontro, che servirà a tracciare un quadro chiaro e completo del "caso cromo", servirà a preparare un vertice con l'Arpa, fissato per l'inizio di settimana prossima. L'Asl assicura che le risposte ai dubbi trevigliesi arriveranno "in tempi brevi", e sottolinea che la questione cromo è sempre stata monitorata, sulla base dei limiti di legge (sui quali, però, rimane grande incertezza, ndr).
Si fa anche presente che i topi dello studio americano sono stati costretti a sorbire acqua con concentrazioni di cromo 6 di molto superiori a quella presente nell'acqua trevigliese. Basterà per allontanare le preoccupazioni?
Giovedi 23 Aprile 2009
MARCO BIROLINI