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Amianto: giustizia è fatta. O no?

Io non m’intendo di giurisprudenza così com’è intesa oggi dopo che, nei secoli, anzi, nei millenni, ne è stata totalmente stravolta la filosofia. Io ne conosco solo il cadavere. Non me ne intendo e non credo che la giurisprudenza, sempre com’è intesa oggi, possa fare giustizia meglio di quanto non possa una monetina lanciata in aria.

Ho sentito della sentenza sull’amianto, ho sentito dei proclami trionfali da parte di chi aveva attaccato gl’industriali. Ma quella sentenza alla giustizia somiglia solo da lontano: quella è un ridicolo cerottino appiccicato su qualcuno, un elefante, che è stato passato attraverso un tritatutto.

Della tossicità terribile dell’amianto non esistevano dubbi da tempo immemorabile e non voglio ripercorrerne una storia bimillenaria di cui ho scritto fino alla nausea. Lo si sapeva da sempre, eppure si è aspettato il 1992 per metterlo fuori legge. Si è aspettato perché l’amianto era una cornucopia da cui uscivano fiumi di denaro, e chi se ne frega se la gente moriva? E continuerà a morire per chissà quanto. Si danno quattro soldi ad un cosiddetto scienziato che si sarebbe prostituito anche con solo due di quei soldi e gli si fa scrivere che non c’è niente di più sano dell’amianto. Si insegna alle maestre ad insegnare ai bambini di sei anni che l’amianto è miracoloso (esperienza personale dell’anno scolastico 1955-56). Si portano al politicuzzo lavori “scientifici” grotteschi sì ma pubblicati sulle riviste che riuniscono il salottino buono della cosiddetta scienza, e il politicuzzo ha un alibi per lasciare che una bomba ecologica più che conosciuta continui tranquillamente ad imperversare.

Ora saltano fuori i procuratori senza macchia e senza paura, i giudici coscienziosi, le associazioni ambientaliste che si costituiscono parte civile, persino qualche genio che ha scoperto che l’amianto (nanoparticella) finisce nel liquido seminale, qualcosa cui noi eravamo arrivati oltre 10 anni fa quando quegli stessi personaggi che oggi trionfano fecero finta di nulla se non addirittura ci risero in faccia. Un trionfo della giustizia, ma che ne è di quegli scienziati ben più criminali di chi ha fatto business? E i politici? E i sindacalisti? E i giudici? Quello che è vero oggi era vero anche dieci, cento anni fa. Oggi nessuno di quei personaggi è stato chiamato a rispondere dei suoi crimini. E che ne è dei milioni di tonnellate di amianto che resta nemmeno censito a sbriciolarsi lentamente e a continuare nella sua opera devastatrice? Che cosa fanno i sindaci impegnati ad allestire la sagra della frittella e a fingere di non vedere i tetti di Eternit? Se lo ricordano i sindaci che sono la massima autorità sanitaria del comune e che sono responsabili personalmente della salute dei loro amministrati?

Ma io vado oltre. Che ne sarà fra qualche anno di quegli stessi, identici delinquenti che continuano imperterriti a fare montagne di quattrini bruciando rifiuti o, quasi peggio, pastrocchiando con le cosiddette “biomasse”? Sempre industriali, sempre politici, sempre sindacalisti, sempre magistrati in toga che di queste cose, nella migliore delle ipotesi, non capiscono nulla e sono chiamati a giudicare, magari fidandosi di “periti” cui la definizione sarebbe più opportuna se fosse un participio passato.

Sarà inevitabile che prima o poi l’ovvietà scientifica non riesca più ad essere svillaneggiata da quei pagliacci dei politecnici che “certificano” come ciò che esce da un camino d’inceneritore sia più pulito dell’aria che vi entra o di come Piombo, Mercurio, Arsenico insieme a tutta la tavola degli elementi si trasformino per alchimia in vapor d’acqua. Come pagheranno questi mascalzoni? Allora, quando quella verità che conosciamo tutti ma che molti, a scopo di lucro, preferiscono non vedere verrà alla luce, chi andrà a raccontare ad un bambino malformato che la sua malformazione era approvata dai professori, dai politici, dai sindacalisti e dai giudici che si occupavano delle imprese galanti di un ex presidente del consiglio piuttosto che fermare degli stragisti di massa? Chi andrà a spiegare ad un malato di cancro che la sua pelle ha convogliato un po’ di quattrini in un conto in banca già bello gonfio? Chi, allora, avrà la spudoratezza di parlare di giustizia?

Cari uomini di legge, voi avete condannato al carcere (in cui non entrerà mai) un delinquente che mandava a morire la gente, ma lo faceva quando la legge stabiliva che l’amianto era innocuo. Lo dicevate voi. Voi ieri avete sentenziato che si sapeva perfettamente che quella roba uccide, legge o non legge, e l’imputato non faceva nulla per ovviare al problema. È vero. È inconfutabile. Bene: sappiate che oggi avviene la stessa cosa ovunque si brucino porcherie e io non vedo che voi vi muoviate. Anzi, vedo tanti insabbiamenti.

Cari uomini di legge, la giustizia migliore è quella che arriva dall’onestà interiore e che sa uscire senza compromessi, perché l’onestà non li ammette, dal ginepraio di giurisprudenza spesso in contraddizione con se stessa e non di rado demenziale che ci siamo canagliescamente tessuti addosso e in cui ci siamo voluti infilare per consentire a qualcuno più uguale degli altri di ricavarne vantaggio. Scienza e buon senso aiutano, così come aiuta il principio universale del primum non nocere. Ma l’onestà viene prima di tutto e quella non  s’impara leggendo i codici.

2 Commenti
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MaxDragonheart
11 anni fa

BiomasseCome mai lei è contro le biomasse? RISPOSTA Lei ha idea di che cosa siano PER LEGGE le biomasse? Lei ha idea di quale sia la composizione VERA del gas che esce dal loro trattamento? Lei ha idea delle polveri e dei gas che la combustione di quei gas produce e dei loro effetti ecologici e sanitari? Lei ha idea degli effetti dello spargimento del digestato al suolo? Lei ha idea del REALE fabbisogno energetico italiano? Lei ha idea degli effetti biologici e sociali della coltivazione di vegetali da dedicare alla produzione energetica? Lei ha idea dei costi a carico… Leggi il resto »

MaxDragonheart
11 anni fa

MaxDragonheartNon ne ho idea ma speravo in una delucidazione visto che la vedo molto attivo sull’argomento. Sono abituato a sentire entrambe le campane ma a quanto pare la campana del dissenso, dell’essere contro, risulta afona.Buona giornata. RISPOSTA Le biomasse, per legge, sono http://osservatorio.energia.provincia.tn.it/apeoe/node/68, il che significa che i rifiuti sono omologati alla biomassa.Nessuno sa quale sia la composizione dei gas (biogas e syngas) che le biomasse producono, e per questo si rifaccia a tutta la letteratura tecnica e scientifica esistente. Vedrà che ognuno dà la composizione che preferisce. Purtroppo, se non si sa che cosa entra in una reazione chimica,… Leggi il resto »