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Almeno moriremo in allegria

Almeno moriremo in allegria, qualcuno con le tasche rivoltate e qualcun altro con le tasche piene. Sarà la livella di Totò ad omogeneizzare tutto.

Nomisma è una società per azioni bolognese che si occupa di studi economici. È inevitabile che, piaccia o no, anche la salute umana possa essere osservata con l’occhio dell’economista e allora, tralasciando tutta la fetta di emotività, di dolore e quant’altro che la malattia inevitabilmente prevede, se ne valutano i costi in termini di quattrini.

Al proposito esistono tabelle

partorite da vari enti e, a seconda delle inclinazioni e delle sponsorizzazioni di quelli, le malattie possono essere rappresentate come più o meno costose. Care, comunque, costano anche per chi è più inquadrato nel regime. E parlo di regime a livello planetario, quello, cioè, dei grandi business.

In calce ripropongo un ormai vecchio comunicato che, se è valido ancora nella sostanza, pretenderebbe pesanti ritocchi in aumento per quanto riguarda almeno il peso economico. Va detto pure che, come al solito, in quello scritto si parla solo di cancro, ma le malattie in gioco sono ben più numerose, comprendendo anche, tra le molte altre patologie, impatti gravissimi su chi nasce ora e, peggio ancora, su chi lo farà negli anni a venire.

Nomisma, dicevo. La società sostiene che le nostre città, Roma in testa, sono inquinatissime da PM10 e stima quanto questo inquinamento costi alle casse dello stato. Le cifre sono da capogiro, eppure sono, e non di poco, sottostimate.

A causa dell’ignoranza persistente sugli effetti reali delle polveri ultrafini, i calcoli relativi alle conseguenze sanitarie delle polveri sono valutati solo – e riduttivamente – su quelle grossolane, vale a dire le PM10, che sono ladri di polli confrontati ai serial killer rappresentati, in crescendo, dalle PM2,5, dalle PM1, dalle PM0,1 e dalle PM0,01. Dunque, la fotografia di Nomisma è truccata.

La cosa buffa è che, alla fine, la proposta è quella di correre ai ripari imponendo l’uso dei filtri antiparticolato ai mezzi di trasporto con motore Diesel, cioè qualcosa che entra in un tipo di comicità da intenditori.

Come descritto fino alla nausea anche in questo blog (non chiedetemi ragguagli, ma cercatevi da soli gli articoli), quei dispositivi aumentano la massa degl’inquinanti più che triplicandola e liberano quantità enormi di nanopolveri in atmosfera. Tutto questo aumentando addirittura i consumi di carburante e, quindi, aumentando l’immissione di veleni nell’ambiente, con l’aggiunta d’inserire pure inquinanti nuovi rappresentati dai prodotti chimici usati per far avvenire la reazione.

Tra pochissimo quegli aggeggi – una manna dal cielo per chi li produce e per chi li sponsorizza – diventeranno obbligatori in forza di legge in tutta la Penisola.

Insomma, non ci si accontenta più di vendere la nostra salute con gl’inceneritori (gassificatori, dissociatori molecolari, impianti a biomasse sono varianti dello stesso mostro), con i cementifici che bruciano rifiuti, con le centrali a turbogas. Il fiume di denaro non bastava. Ora abbiamo i filtri antiparticolato obbligatori.

Quale sarà la prossima?

* * *

I costi della salute – 21 dicembre 2007

 L’inquinamento progressivo dell’ ambiente ed il degrado generale del nostro pianeta è testimoniato anche dall’incremento di patologie croniche e degenerative, in primo luogo le neoplasie.
1- Si prevede infatti che dai 10 milioni di nuovi casi stimati per l’anno 2000 nel mondo si passerà a quasi 16 milioni di nuovi casi nel 2020, di cui la massima parte nei paesi in via di sviluppo economico. Questo dato non sembra dovuto solo all’aumento della popolazione ed al suo invecchiamento, perché ancora oggi si conferma che le neoplasie nei bambini negli ultimi 30 anni in Europa fanno registrare un progressivo incremento che è valutato dell’ 1% annuo (da 0 a 14 anni) e dell’ 1.5 % (da 14 a 19 anni). Questi tumori non sembrano attribuibili all’ereditarietà o solo ad una maggior suscettibilità individuale.
2 -Intervenire per ridurre l’ inquinamento porterebbe ad immediati vantaggi per la Salute Pubblica: la stessa OMS calcola in 28 miliardi di Euro la cifra che l’ Italia potrebbe risparmiare ogni anno riducendo l’inquinamento atmosferico da particolato.
3 – Più in generale, si stima che 1 euro investito per abbattere l’ inquinamento comporti 10 Euro di risparmio (6 in costi per la salute, 4 in costi per la previdenza).
D’altro canto assistiamo ad una spesa sanitaria che nel nostro paese è cresciuta dal 1995 al 2003 del 68% passando da 48.136 milioni di euro a 80.864 milioni di euro. La chemioterapia antitumorale costituisce uno dei principali capitoli di spesa in Italia come nel resto del mondo occidentale. Nel 2008 sarà al 1° posto nel mercato farmaceutico mondiale con 41 miliardi di $ di fatturato (nel 2004 era pari a 24 miliardi di $).
Si calcola che in Italia il costo dei farmaci antiblastici sia di 580 milioni di Euro l’anno, con un costo medio per paziente anno variabile da 15.000 a 50.000 euro ed un costo complessivo per il Sistema Sanitario Nazionale di 7 Miliardi di Euro. Si analizzano i costi per il trattamento delle principali neoplasie (colon, polmone,mammella, prostata) e si sottolinea come questi costi saranno diffici e difficilmente sostenibili non solo dai paesi con economie emergenti, ma anche dai paesi occidentali, in primo luogo dagli stessi Stati Uniti dove la percentuale di persone con reddito medio senza copertura assistenziale è passata dal 28% nel 2001 al 41% nel 2005.
4 – Appare inderogabile ed urgente una riflessione della comunità tutta ed in particolare della classe medica, qualora ancora consideri equità e salute diritti fondamentali della persona umana.

 Dott.ssa Patrizia Gentilini, Dott. Ruggero Ridolfi, Dott. Valerio Gennaro, Dott. Lorenzo Tomatis

 

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carlo ruberto
14 anni fa

Berlusconi (e) il cancroIl nostro premier qualche mese fa, in piena crisi paranoide, promise che avrebbe persino sconfitto il cancro,quella dannata “malattia” che sta diventando una piaga sociale. Miliardi di euro invistiti in ricerca sulle cure e quasi zero sulla prevenzione, ma è ovvio, sulla prevenzione non si può lucrare.Ma è molto facile capire xke Berlusconi ha deciso di salvare il mondo dal cancro!Berlusconi é diventato primo socio della società Molmed,azienda con sede nel San Raffaele di Milano che si occupa di ricerca e sperimentazione oncologica. Caso vuole che la società Molmed abbia iniziato la sperimentazione di nuovi farmaci antitumorali,… Leggi il resto »