AGGIUNTA IMPORTANTE DEL 26 GIUGNO: 
PER IL BENE COMUNE NON HA ALCUN COINVOLGIMENTO CON UN’EVENTUALE  RACCOLTA FONDI PER POTER CONTINUARE LE RICERCHE.

LA ONLUS “RICERCA VIVA” E’ MORTA SUL NASCERE GRAZIE ALLA BUROCRAZIA ITALIANA

Magari i Francesi non hanno la fortuna di avere i geni dell’oncologia che abbiamo noi, non hanno politici così lungimiranti come quelli che pullulano lungo la Penisola né imprenditori così abili ad imprendere con i soldi altrui, né lavoratori così attivi come gli appaltatori e i subappaltatori mafiosi e camorristi, ma dopo aver fatto la fesseria (bêtise) d’impiantare la bellezza di 130 inceneritori qua e là per quello che chiamano l’Esagono, l’equivalente del nostro Stivale, si stanno accorgendo del guaio che hanno fatto.

Da modestissimo addetto ai lavori, vorrei ricordare che i cancri non sono né la sola né la prima patologia che gl’inceneritori rischiano d’indurre. Le malattie cardiovascolari sono senz’altro più sospette, e così non si può far finta di niente per le malformazioni fetali e le malattie del sistema endocrino, dalle tiroiditi al diabete. Né mancano le malattie neurologiche.

Ma noi la sappiamo lunga. Strage? Bisogna vedere… Da noi si aspettano ricerche epidemiologiche dai tempi biblici che, lo sappiamo, non verranno mai eseguite o, se mai lo saranno, nasceranno abbondantemente taroccate e serviranno, come effetto collaterale, ad allungare qualche mancia a centri di ricerca (!) che non producono assolutamente nulla se si eccettua il signorsì di regime. “Che ti serve?”

Nell’attesa, invece di applicare la legge (Principio di Precauzione) e il buonsenso bloccando anche solo l’ipotesi di costruzione di questi strumenti demenziali, noi ne vagheggiamo lo spuntare dovunque. Addirittura il nostro ineffabile presidente della repubblica, con l’autorità scientifica che notoriamente gli compete, pare ne voglia almeno uno per provincia. Addirittura un nostro tribunale sentenzia che non è poi detto che l’inquinamento faccia male.

Allora, Italiani, se volete conservarvi questa classe politica alla quale non avete visto alternativa, se tenete famiglia e il lavoro vi preme più della salute non solo vostra, se pensate che le leggi della fisica, della chimica e della tossicologia siano state abrogate, rimboccatevi le maniche perché avrete tanti debiti da pagare e molti li lascerete in eredità ai vostri figli.

Per quanto riguarda la salute, una buona assicurazione personale e un biglietto per Lourdes, tanto per tastare il terreno, potrebbero non essere inutili.

Se, però, qualcuno volesse destarsi dal lungo sonno, chissà, forse si potrebbe fare qualcosa di serio.

Intanto, leggetevi il documento che segue: 

Vittoria della salute di fronte all’incenerimento 

La mobilitazione di un collettivo di 531 medici e associazioni ambientaliste ha permesso per la primavolta in Francia, di far fallire un progetto per la costruzione di un inceneritore di rifiuti domestici.

Dopo aver organizzato un dibattito locale sull’incenerimento, il Prefetto della Regione dell’Alvernia ha rifiutato di accordare l’autorizzazione per la costruzione di un inceneritore di rifiuti domestici a Clermont-Ferrand.

Nel marzo 2008, una relazione della Institut National de Veille Sanitaire (InVS) ha evidenziato unaumento considerevole del rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro (linfoma, mieloma, sarcomidei tessuti molli, tumori del seno) tra le persone che vivono vicino ad inceneritori. Precisando che lo studio non permette di criminalizzare un particolare inquinante, la InVS afferma che la messa a norma degl’inceneritori per le diossine non garantisce la riduzione del rischio, essendo i filtri per le diossine inefficaci, così come per molte altre sostanze CMR (Cancerogene, Mutagene, Reprotossiche [significa che hanno influenza negativa sulle generazioni future, N.d.T.]) prodotte dalla combustione di rifiutidomestici. 

CONFERENZA STAMPA

Venerdì, 27 giugno 2008 a 14 ore e 30Presso il Centro Jean RICHEPIN, Camera n. 2 a Clermont-Ferrand (Rue Jean Richepin, di fronte al Liceo Sidoine Apollinaire)

I portavoce collettivi dei 531 medici che si sono opposti alla costruzione, i medici Calut,Chiapponi, Laffont e Lavignon terranno una conferenza stampa alla presenza del professorDominique Belpomme, oncologo presso l’Ospedale Europeo Georges Pompidou e del presidentedell’Associazione per le Ricerche Terapeutiche sul Cancro (ARTAC).

Saranno ricordati:

I rischi di cancro per le persone che vivono intorno ai 130 inceneritori di rifiuti in funzione in Francia.

La strategia di prevenzione e di precauzione che i medici e altri professionisti della sanità, in strettorapporto con la gente, contano di mettere in atto su scala nazionale per evitare gli effetti nocivi degl’inceneritori sulla salute: meglio prevenire che curare.

Contatti stampa: Dr Jean-Michel CALUT Vice-presidente del Coordinamento Medico Nazionale Salute Ambiente (CNMSE) tel: +33 (0)6 08 99 05 65 [email protected]

Dr Alain LaffontIl portavoce del collettivo di 531 medici contro l'inceneritore di Clermont tel:      + 33 (0)6 08 92 67 70 

L’originale:  

Communiqué de presse

Victoire de la santé face à l’incinération

La mobilisation d’un collectif de 531 médecins et d’associations environnementales a permis, pour la première fois en France, de faire échouer un projet d’incinérateur d’ordures ménagères.

Après avoir organisé un grenelle local de l’incinération le 26 mars 2008, le Préfet de la Région Auvergne a annoncé le 18 juin dernier qu’il refusait d’accorder l’autorisation de constructiond’un incinérateur d’ordures ménagères à Clermont Ferrand.

En mars 2008, un rapport de l’Institut national de Veille Sanitaire (InVS) soulignait une augmentation considérable du risque de développer certains types de cancers (lymphomes,myélomes, sarcomes des tissus mous, cancers du sein) chez les personnes résidant àproximité des incinérateurs.

L’InVS précisant que cette étude ne permet pas d'incriminer un polluant particulier, la mise aux normes des incinérateurs pour les dioxines ne garanti pas la réduction du risque, les filtres à dioxines étant inefficaces pour de nombreuses autres substances CMR (Cancérigènes, Mutagènes, Reprotoxiques) produites par la combustion des déchets ménagers. 

CONFERENCE DE PRESSE

Vendredi 27 JUIN 2008 à 14 heures 30 au Centre Jean RICHEPIN, salle n°2 à Clermont-Ferrand (rue Jean Richepin, face au Lycée Sidoine Apollinaire) les portes-parole du Collectif de 531 médecins qui se sont opposés à cette implantation, les docteurs CALUT, CHIAPPONI, LAFFONT et LAVIGNON tiendront une conférence de Presse enprésence du Professeur Dominique BELPOMME, cancérologue à Hôpital Européen Georges Pompidou et Président de l’Association pour la Recherche Thérapeutique Anti Cancéreuse (ARTAC).

Seront évoqués :

Les risques de cancer pour les populations vivant autour des 130 incinérateurs d’ordures ménagères en fonctionnement en France.

La stratégie de prévention et de précaution que les médecins et autres professionnels de santé, en étroite relation avec les populations, comptentmettre en oeuvre au plan national pour éviter les effets sanitaires nuisibles del’incinération : mieux que guérir, prévenir.

Contacts Presse : Dr Jean-Michel CALUT Vice-Président de la Coordination Nationale Médicale Santé Environnement (CNMSE) tel : 06 08 99 05 65 [email protected]

Dr Alain Laffont Porte-parole du Collectif de 531 médecins opposés à l’incinérateur de Clermont tel : 06 08 92 67 70                                           

Da leggere anche il post su www.pressante.com e l'intervista al funzionario ARPA su http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a4.01.29.16.59. Speriamo non lo puniscano.

Immagine da: http://campus.udayton.edu/mary/images/MaurLourdes.jpg 

 

 

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