CORREZIONE: Un amico mi fa notare oggi 19 ottobre che la trasmissione si chiama Piazza Pulita e non La Gabbia. Il mio errore è dovuto al fatto che, come ho detto più volte, da quando mi hanno tolto Wanna Marchi è raro che guardi la TV e per me gabbie o piazze non fanno differenza: non ho mai visto nessuna delle due trasmissioni.
Per evitare che qualcuno racconti panzane, anticipo tutti: ho appena rifiutato di partecipare alla trasmissione La Gabbia de La7 sui vaccini e l’ho fatto a ragion veduta.
Già due volte mi è capitato di essere invitato a partecipare, per discutere dell’argomento, a
trasmissioni televisive di reti nazionali, e per due volte mi sono trovato in un ambiente che mi limiterò a definire farsesco dove dei perfetti incompetenti (e mi fermo qui) sproloquiavano su un argomento a loro sconosciuto o, magari, conosciuto fin troppo bene in alcuni risvolti che nulla hanno a che fare con la medicina e con il Giuramento d’Ippocrate. Il mio tentativo di mostrare i dati MIEI è sempre andato a vuoto e sono stato costantemente interrotto in modo da non lasciarmi modo di toccare gli argomenti critici.
L’argomento è troppo serio per essere trattato come, senza alcun dubbio, si farà anche questa volta. Il figurante di turno di cui per ora ignoro l’identità stabilirà che se i risultati non li pubblica la rivista medica mantenuta di peso dalle ditte farmaceutiche significa che non sono veri. Che importa se Richard Horton (direttore di The Lancet) e Marcia Angell (parigrado del New England Journal) affermano candidamente che metà di ciò che pubblicano è falso? Che importa sapere che, ovviamente, nulla di ciò che disturba il generoso benefattore passerà mai la censura? Che importa se il “superesperto”che non perderà l’occasione per brillare non solo non è capace di analizzare i vaccini ma nemmeno se la sente di venire a vedere quando noi li analizziamo?
A chi, molto gentilmente, mi ha invitato io ho risposto che ho bisogno almeno di mezz’ora senza interruzioni per spiegare che cosa significa ciò che noi troviamo nei vaccini, per spiegare che il cosiddetto effetto gregge è una truffa grottesca, che gli effetti collaterali dei vaccini sono costantemente nascosti, che i medici non fanno ciò che non solo la buona pratica medica impone ma impongono i produttori stessi dei farmaci, e un po’ di altre cose.
Naturalmente mezz’ora è un tempo che nessuna TV mi può concedere. Del resto, parliamo di vaccini e mica di Paolo Maldini che non va a fare il fantoccio al Milan o di Maradona che ha insultato Icardi.
Comunque sia, io non perdo più tempo. Se mi si vuole, mi si prende per quello che sono e alle mie condizioni. Il mio auspicio è che si possa fare un dibattito a reti unificate in cui ognuno presenti i PROPRI risultati come si fa non al bar ma nei laboratori scientifici veri, e dove ognuno sia disposto a dire la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità. Le chiacchiere non m’interessano e, anzi, mi annoiano. Così, fino a che, gli “esperti” saranno quelli che ci propinano senza selezione ma in base alla teoria di Goebbels, io me ne starò a casa a guardare Il Processo del Lunedì.
C’E’ POCO DA FAREIn televisione si vedono di continuo persone di vario tipo che sostengono a spada tratta la validità dell’attuale pratica delle vaccinazioni di massa. Abbiamo sentito mille volte i loro argomenti che sono sempre gli stessi. Di solito il giornalista di turno ha una atteggiamento di consonanza e solidarietà di idee con loro. Tuttavia sempre più persone hanno dubbi sulle vaccinazioni e quindi vuol dire che questo tipo di messaggio non funziona. Sarebbe quindi utile, per sentire qualcosa di nuovo, dare la parola a chi sostiene tesi differenti. Tuttavia quando ciò è avvenuto, l’ospite di turno (non solo… Leggi il resto »
PRIMA O POIIn qualsiasi dialogo occorre prima di tutto che i dialoganti siano disposti a ricercare la verità. Se invece c’è una tesi precostituita che si vuol fare passare come la verità fin da principio non ci può essere nessun dialogo. A chi è un po’ smaliziato la situazione è chiara: coi vaccini c’è qualcosa che non torna e sempre più persone se ne stanno rendendo conto. Questo è chiaro anche a coloro che cantano le lodi delle vaccinazioni di massa a gran voce e che magari lo fanno da protagonisti, a qualunque livello, di tale pratica. L’informazione di massa… Leggi il resto »
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