Grazie. Ringrazio con sincera gratitudine tutti coloro che, dai mille e mille blog che brulicano nel meraviglioso mondo della “rete” si occupano di scie chimiche. Li ringrazio perché mi hanno aperto definitivamente gli occhi dimostrandomi con le loro reazioni, cioè i grandi numeri che stanno alla base della statistica, che io sono un corpo estraneo: un’informazione preziosa, almeno per me.
Da anni dico che vedo le scie chimiche e che ne sono preoccupato. Da anni ricevo collane di contumelie di quasi sempre anonimi frequentatori dei siti sullodati i quali mi accusano di negare l’esistenza delle scie. Ora c’è perfino chi mi accusa di negare che le sostanze tossiche facciano male, e con questo credo che la questione sia chiusa definitivamente.
Da anni sostengo che occorre affrontare il problema secondo il normale metodo scientifico, il che, nel caso specifico, significa raccogliere alla fonte un campione di quella roba ed analizzarlo. So bene che la cosa non è agevole, ma non esistono altri modi per analizzare qualcosa che non sia ciò che troppe volte ho analizzato io, fidandomi di chi mi portava sacchettini di polvere spacciata per scia chimica e che, alla prova dei fatti, altro non era se non normalissima polvere ambientale come si trova ovunque. Ad oggi, ahimè, nessuna delle analisi effettuate e pubblicate ha valore scientifico inequivocabile, non essendo state rispettate le regole basilari se non altro del campionamento. Benissimo le osservazioni dal suolo, ma siamo ben lontani dalla sufficienza. Tanto per chiarire, anche se so che è del tutto inutile, se questi aerei emettono particelle “malandrine”, queste devono essere volte ad un determinato obiettivo e, perciò, devono essere ingegnerizzate, cioè fabbricate in laboratori e possedere una forma, una dimensione e una composizione chimica omogenea, almeno per quanto riguarda ogni distribuzione in atmosfera. Ad oggi nessuno ha a disposizione analisi del genere e, dunque, tutto quello che si dice è pura illazione. Quanto ai campioni che analizzai io, le particelle erano di forma, dimensione e composizione estremamente variabili. Vale a dire in netto contrasto con quello che deve essere un prodotto fabbricato di proposito.
Il motivo della mia preoccupazione è presto detto: il silenzio o le risposte irridenti delle “autorità”. Se non c’è niente da nascondere, non ci sono motivi per tenere comportamenti simili.
Dall’altra parte mi preoccupano i tifosi, vale a dire quei tale che, privi di preparazione scientifica e finanche delle poche regole che ogni scienziato deve rispettare, si schierano pretendendo non dati oggettivi ma atti di fede. Queste persone, moltissime in buona fede ma, purtroppo, influenzate irreparabilmente da infiltrazioni furbette di ciarlatani ormai fin troppo noti, costituiscono la grande forza di chi non intende chiarire la questione. Farli passare da cretini è fin troppo facile e così, quanto meno, s’insabbia la questione. Tanto per informazione, il 30 maggio prossimo l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna (su cui mi esimo dall’esprimere pareri) metterà in scena un incontro organizzato per negare l’esistenza delle scie già classificate nella locandina tra le leggende metropolitane. L’occasione sarà eccellente per ridicolizzare chi sta dall’altra parte.
Chi da me pretende le opinioni del tifoso da stadio, chi da me pretende che io affermi qualcosa di cui non possiedo prove secondo ciò che io so fare, chi da me pretende l’accettazione di cialtronerie palesi ha sbagliato indirizzo. Questo mi riporta per analogia a ciò che accade con i vaccini, un argomento che divide in fazioni opposte e ognuna delle due fazioni mi vede come un dito nell’occhio, a dimostrazione che la chiarezza non la vuole nessuno.
Si sappia: io non accetto chiacchiere ma solo fatti, e le montagne di prove che vengono scaricate addosso da una parte e dall’altra sono ugualmente insufficienti.
Fino a che la situazione sarà quella che è ora, una situazione dove i fatti sono sostituiti dagli strilli e da dati di quanto meno incerta solidità, si faccia conto che io non esista. Sono certo che questo mi varrà un altro po’ d’insulti ma assicuro tutti che la cosa mi lascia indifferente.
Profetico
Caro professore, come da me espresso qualche post indietro, le dò il benvenuto tra gli infiltrati dei servizi segreti !
RISPOSTA
Confesso tutto.
meteo
Chissà perché le scie chimiche non ci sono se c’è alta pressione…..
Gemma, Brescia
Nuvole
[quote name=”gemma”]Chissà perché le scie chimiche non ci sono se c’è alta pressione…..
Gemma, Brescia[/quote]
Cara Gemma, la sua osservazione è corretta, lei che idea si è fatta? Come mai secondo lei le scie chimiche non ci sono nei periodi di alta pressione?
Argomentazioni di un medico sulle scie chimicheSe non ricordo male nell’ormai lontano 2006, essendo io medico, fui sollecitato da una paziente ad interessarmi della questione scie chimiche. Chiaramente mi abbeverai alle fonti più note e popolari che trattano dell’argomento e chiaramente presi per buone molte delle argomentazioni così ferocemente denunciate dagli attivisti di punta. Diventai persino amico di questi attivisti sostenendo personalmente l’acquisto del famoso airnav radar. Se senti un aereo sta volando a bassa quota, così mi veniva detto. Se vedi un aereo sta volando a bassa quota, così mi veniva spiegato. E poi un dato che sembrava probante:… Leggi il resto »
scie e nubiMi spiace dover approfittare del sito del dott. Montanari per una risposta.Caro Carmine, mio marito, appassionato di meteorologia, mi ha precisato che le scie chimiche non ci sono quando c’è phoen (e non l’alta pressione, mia inesattezza). E praticamente non condensano perchè il vento le disfa. Credo di poter dire che è l’umidità dell’aria che determina il crearsi delle nubi: cercavo una nostra mail scritta privatamente a Massimo Mazzucco in cui spiegava in dettaglio sulla formazione delle nubi ma non la trovo. RISPOSTA Cari Gemma e Carmine, mi rendo conto della mia inadeguatezza. Purtroppo io dispongo solo di… Leggi il resto »
ESATTO
[quote name=”gemma”]Credo di poter dire che è l’umidità dell’aria che determina il crearsi delle nubi
[/quote]
ESATTO 🙂
Articolo condivisibile nell’essenza ma…Chiedo anticipatamente scusa per la prolissità, ma questo articolo mi risulta molto contraddittorio, specie se unito a quanto espresso in altri post simili sullo stesso argomento contenuti in questo sito. Vado a spiegarmi. Il concetto base qui contenuto è senza dubbio condivisibile da chiunque abbia una vaga idea di cosa significhi “prova scientifica”: se si vuole sapere cosa è contenuto nelle scie degli aerei, è necessario fare direttamente un prelievo da tali scie, non certo raccattare roba da terra, che viene da chissà dove ed è pure stata prelevata senza un minimo di precauzione per non inquinare… Leggi il resto »
Vediamo per favore, di non prenderci in giro…1. Chi le ha detto che non ho letto almeno un po’ di articoli? Chiaramente non mi sono soffermato su quanto scrivono l’“architetto” Marcianò o i grotteschi “antibufale”, ma roba che ha almeno un’apparenza di serietà sì. Me lo dice il fatto che lei esprime giudizi che potrebbe esprimere solo un perfetto ignorante in materia.Naturalmente io mi riferivo e continuo a riferirmi alla conoscenza di articoli scientifici referati, non alle cavolate complottiste che si leggono sul web, né agli articoli divulgativi di chi combatte la disinformazione sul web. 2. Nessuno degli articoli che… Leggi il resto »