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American dream

Di 12 Novembre 2012 2 commenti

Il generale Palleus rilesse, e non per la prima volta, il documento riservatissimo che gli era stato consegnato in tutta segretezza un’ora prima. Non poteva crederci.

“Allora sono davvero dappertutto,” mormorò, chiudendo d’un colpo il dossier e fissando un angolo in alto, tra muro e soffitto.

Passò qualche minuto. La testa gli scoppiava. Non ci poteva credere. “Siamo indifesi,” pensò senza osare nemmeno mormorarlo per paura che qualcuno lo stesse in qualche modo spiando.

Alzò la cornetta di uno dei telefoni, quello con i colori

mimetici etichettato “DA NON GUARDARE” e compose la password sulla tastiera alfanumerica. Poi un numero.

Pochi secondi e il LED sulla scrivania si accese.

Palleus si alzò. Compose la combinazione della piccola cassaforte che teneva nascosta dietro la fotografia della moglie appesa al muro, aprì la porticina, infilò la mano dentro senza guardare e premette un pulsante.

Il tempo di richiudere la cassaforte e di rimettere a piombo il quadro e la porta della stanza si aprì automaticamente.

Un uomo in divisa con il petto decorato da sette o otto file di nastrini era sull’attenti, incorniciato dallo stipite.

Il generale fece un cenno con la testa. L’uomo entrò e, invitato con gli occhi, si sedette su una poltroncina.

“Mc Fickanas, – disse Palleus quasi sibilando – se è vero, è terribile.”

“Temo che le prove siano quasi schiaccianti,” sussurrò l’ufficiale toccandosi le mostrine.

“E’ tutto nel dossier?”

“No, non tutto.”

“Mi dica.”

“Temiamo che la donna sia in possesso d’informazioni riservate. Molto…”

“Molto…?”

“Beh, cose che riguardano aspetti molto privati di persone…”

“…di persone…?”

“… di persone importanti.”

“Forza, Mc Fickanas: parli!”

“Sì, generale. Insomma, abbiamo messo un telecamera nel corridoio WC24/M e…”

“Forza!”

“…e la donna è arrivata alla porta del bagno degli uomini e… e ha composto la password supersegreta. La porta si è aperta e lei è entrata. Era… Era il bagno degli uomini.”

“Il bagno degli uomini… Siete certi fosse lei?”

“Il dottor Vesalius, l’anatomico della medicina legale, ha visionato il filmato. La sua relazione riporta che chi è entrato nel bagno degli uomini aveva una barba rossa legata con lo spago sull’occipite, ma le mammelle erano di quelle che il dottore… Ecco, lo può vedere anche lei – dalla borsa con la scritta TOP SECRET uscì un documento: – il dottore definisce il distretto anatomico “un’appetitosa quarta misura”. Abbiamo motivo di pensare che fosse lei.”

“Lei…?”

“Lei.”

Il generale sospirò. Si alzò dalla poltrona della la scrivania e andò alla finestra. Oltre il vetro, davanti ai suoi occhi si estendeva un’ala del palazzo della CIA, la sezione “Chi fa la spia è figlio di Maria”. Lui, Palleus, il figlio d’immigrati, l’emblema più luminoso del sogno americano dopo il Presidente, era a capo di tutto. Ogni sezione di quell’immensa costruzione, ogni uomo, ogni naso finto, ogni documento, vero o falso per ragione di stato che fosse, dipendeva da lui.

“Come è stato possibile?” quasi gridò il generale girandosi di scatto.

“Stavamo controllando da anni e ora…”

Il dossier parlava chiaro: La persona protagonista del rapporto, persona indicata come XY, aveva una biografa ufficiale, la signora O’ Tettons, che lo seguiva ovunque, dal supermercato all’Afghanistan, dalla Casa Bianca al… beh, a quanto pareva, dalla Casa Bianca al bagno dei maschi della CIA. Poi… poi era successo: XY si era trovato la O’ Tettons nella branda e… l’uomo è uomo. Da allora XY intratteneva relazioni adulterine con la signora ogni martedì e venerdì dalle 17  e 15 alle 20 e 25 e si avrebbe motivo di sospettare che, in cambio di prestazioni sessuali  molto particolari consistenti nel sussurrare all’orecchio “Bel soldatino, ti faccio pum pum”, XY rivelasse informazioni coperte da segreto. La ricetta della torta di formaggio della signora Clinton pareva fosse tra quelle.”

“Chi è XY?”

“Beh…”

“Forza, Mc Fickanas!”

“Insomma, signor generale… XY è… XY è lei.”

“Io? Accidenti: chi l’avrebbe mai detto! Io… sono veramente dappertutto. Allora, bisogna incastrarmi.”

“Sì, generale.”

“Avete interrogato la signora Palleus?”

“Sì, generale.”

“E…?”

“Abbiamo qui una dichiarazione scritta di suo pugno. Ecco, dice: “Non sono al corrente dell’annosa relazione tra mio marito e la signora O’ Tettons. Mio marito non me ne ha mai parlato. L’unica cosa che posso testimoniare è che mio marito non è raggiungibile telefonicamente il martedì e il venerdì tra le 17 e 15 e le 20 e 25,ma credo che questo non abbia a che fare con la signora O’Tettons ma con le partite di battaglia navale che mio marito gioca con gli esperti della Segreteria di Stato.”

“Perbacco, non sa niente. Strano: io le dico sempre tutto. Dunque, è evidente: agisco in gran segreto.”

Mc Fickanas spalancò le braccia e abbassò la testa.

“Bene, colonnello, adesso si parte al contrattacco. Senza dirmi niente, senza che io me ne accorga, mettete il mio telefono sotto controllo, sistemate una telecamera nascosta puntata sulla branda che sta dietro quella tenda e confrontate le mutande della signora O’ Tettons con quelle che tengo nella cassaforte nascosta dietro la fotografia di mia moglie. Questa storia deve finire!”

“Agli ordini, generale.”

Il colonnello Mc Fickanas batté i tacchi e uscì.

Palleus diede un pugno sulla scrivania. Si alzò e gonfiò il petto :“Magnifico! Se riusciamo a beccarmi, sarà un colpo mortale per quei maledetti infiltrati che arrivano qui sotto la copertura del sogno americano!”

2 Commenti
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emanuele colombo
12 anni fa

Lidia Undiemiecco un’altro “gabbato” illustre del M5S: Lidia Undiemi, economista siciliana, resasi nota in questi ultimi tempi per la sua opera di divulgazione (e di forte contrapposizione) del trattato ESM (meccanismo europeo di stabilità, per gli amici “fondo salvastati”) ovviamente ignorata da tv e giornali. Come voi saprete, nel silenzio più tombale di media e politici, l’ESM è stato ratificato dal nostro parlamento.Ovviamente a festa conclusa sembra che si sia svegliato il M5S con l’incontro a Roma del 4 novembre nel quale due sedicenti “analisti finanziari” vicino al movimento avrebbero intrattenuto una folta schiera di attivisti mettendoli in guardia sugli… Leggi il resto »

vraso
12 anni fa

Premio Strega o Campiello
Stefano, Stefano quando è che ti decidi a candidarti per il premio Strega? 🙂