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L’autostrada minaccia l’aria balsamica dell’inceneritore

Di 29 Gennaio 2012 16 commenti

Sperando di non essere trascinato in tribunale per qualche reato legato al copyright o roba del genere, riporto qui, verbatim, ciò che tale Paolo Trande ha ritenuto opportuno pubblicare (http://www.facebook.com/notes/paolo-trande/polveri-sottili-il-problema-sono-le-auto-non-linceneritore/220029294751138):

Lo sapevamo e adesso arrivano i dati ufficiali di ARPA sulle polveri sottili (2009-2011) e sul contributo relativo delle diverse fonti di inquinamento da polveri sottili. Il problema è rappresentato dal traffico veicolare. Il 75% delle polveri proviene dai veicoli, 30% autostrada, 15% dall’industria, 9% dal riscaldamento domestico e solo lo 0,6% dall’inceneritore. Se guardiamo ai distretti di Carpi e Sassuolo si vede meglio che il problema principale di Modena è l’autostrada. Dopo gli insulti che abbiamo preso lunedì passato in consiglio comunale sull’inceneritore di Modena (l’equivalente di “avvelenatori” e “assassini” etc) oggi arrivano i dati ufficiali che dicono l’esatto contrario di quanto sostenuto da uno scaltro e “insincero” consigliere comunale e da un gruppo di cittadini (strumentalizzati dal consigliere comunale “insincero”) che da anni cercano di dimostrare che l’inceneritore è la causa principale di tutti i mali. Io la penso, più o meno, come il Comitato Scientifico di Moniter: “l’effetto è contenuto ma non nullo” ma questo non vuol dire che l’inquinamento a Modena è dovuto all’inceneritore. I dati di ARPA lo confermano. Se ragioniamo di rifiuti ci sono tante buone ragioni per sostenere il proposito che bisogna smaltire il meno possibile. Non c’è bisogno di sostenere che l’inceneritore è la causa dell’inquinamento, provoca malattie e morte (non c’è alcuna evidenza scientifica). Si può dire, e con buone ragioni, smaltiamo il meno possibile facendo prevenzione nella produzione rifiuti, raccolta differenziata di qualità, riuso/riciclo, senza fare “terrorismo ambientale e sanitario” come fanno alcuni e come, per fortuna, non fanno altre associazioni di ambientalisti veri che hanno un approccio scientifico. Concludo con una domanda: se questi dati sono veri (ARPA è seria, indipendente e autorevole) perché gli amici del Comitato Salute-Ambiente (ho stima vera di tutti quei cittadini che si battono per cause nobili, ho molta meno stima di uno che ne sfrutta la loto passione per ragioni elettorali) contro l’inquinamento da inceneritore (0,6% del totale!) non formano un Comitato per la chiusura dell’autostrada e per divieto del traffico veicolare privato? Io una risposta ce l’avrei: in questi miei anni di esperienza in consiglio comunale ho avuto la sensazione che alcuni non si battano contro l’inquinamento ma combattano Hera, cosa lecita per carità ma che non mi pare sia la causa, a guardare i dati delle polveri sottili, dell’inquinamento a Modena. Sarebbe sicuramente più efficiente e potenzialmente produttivo,  rispetto al tema inquinamento e tutela della salute, combattere il traffico veicolare privato. Se anche domami Hera chiudesse l’inceneritore elimineremmo lo 0,6% delle polveri sottili. Meglio di niente ma forse è il caso di puntare al bersaglio grosso ovvero al traffico veicolare privato.

ARPA MODENA

http://www.arpa.emr.it/modena/

PROVINCIA

http://www.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=6&IDSezione=343&ID=98373

E qui finisce il testo.

Ecco: lasciando da parte il progetto Moniter per non cadere nel tragicomico, cominciamo dall’affermazione sulla credibilità dell’ARPA. Per ridurre l’assunto ad un personale atto di fede del signor Trande basterebbe andarsi a riprendere tutti i casi in cui i funzionari sono finiti nei guai giudiziari, tutti i casi in cui i controlli non sono effettuati proprio, guarda caso, quando accade un guaio ecologico (Modena ovviamente compresa), tutti i casi in cui l’ARPA, non saprei se per incapacità o per altro, non cava un ragno dal buco (esempio per restare a Modena: Nonantola), tutti i casi in cui ARPA mente grottescamente (esempio la “non diossina” del rogo DeLonghi), tutte le taroccature delle centraline (addirittura riportate dal Corriere della Sera), tutti i casi di mancati controlli (Terni, Falascaia…) Insomma, lasciamo perdere l’attendibilità dell’ARPA che Vincenzo Pepe definì “carrozzoni politici senza alcuna indipendenza scientifica” (L’Espresso del 29 novembre 2007 pag. 72) e veniamo ai numeri.

 

Qualche settimana fa, nel corso di un incontro pubblico a Mirandola, ebbi modo di chiedere a Stefano Tibaldi che dell’ARPA Emilia Romagna è il direttore come l’ente che dirige calcoli le percentuali citate nell’articolo. Per farlo seriamente, dicevo io, occorre quantificare inquinante per inquinante (e gl’inquinanti sono infinitamente di più dei pochissimi regolati per legge) e fonte per fonte e poi stabilire su che cosa si calcola la percentuale. Massa in cui si fa un minestrone di tutto? Tossicità equivalente (TEQ) di ogni inquinante e poi si fa la somma degli addendi relativizzati? Altro? Ancora più complesso è il problema delle polveri. Primarie e secondarie? Misurate per massa, il che non avrebbe significato, o valutando l’inverso della dimensione e contandone il numero? E la loro composizione elementare? E la loro forma? E il contributo che ogni fonte dà alla sinergia tra inquinanti? Questo per non citare che un piccolo repertorio dei problemi davanti ai quali ci si trova per forza quando si vuole ottenere una valutazione espressa in numeri in questo campo. Che mi rispose Stefano Tibaldi? Sorrise con un po’ d’imbarazzo, allargò le braccia e lasciò chiaramente intendere che si va a tentoni e poi, via con il resto dell’incontro con gli altri relatori, tutti ovviamente allineati, come se nulla fosse avvenuto. Comunque sia, nessuno tema: è già in programma la soppressione di diverse centraline di controllo, così ottenendo almeno il vantaggio di levarsi di torno l’incomodo di doverle “regolare”.

Tanto per aggiungere un particolare allo stato eccellente di salute ecologica modenese sostenuto dalle “autorità”, sabato 21 gennaio scorso intorno alle 8 e 30 del mattino mi trovavo in Viale Amendola sotto una nevicata fittissima. Il cielo, però, era sgombro di nubi. Ciò che stava accadendo era il fenomeno della cosiddetta “neve chimica”: precipitavano a terra enormi quantità di polveri che avevano fatto da nucleo di condensazione per l’umidità atmosferica a sua volta ghiacciata. Qualche decina di minuti più tardi, in un altro punto della città (Viale dello Sport), la temperatura si era alzata e non nevicava più, ma, guardando controsole, la caduta delle polveri era visibilissima. Autostrada o no, l’aria non pareva proprio godere del miglioramento sostenuto dai politicuzzi nostrani.

Del business tutt’altro che trascurabile legato all’enorme inceneritore modenese non voglio parlare qui perché oggi è domenica e non ho voglia di arrabbiarmi. Dunque, facciamo finta di avere bisogno di un’impianto che non è altro se non il monumento all’incapacità di chi pastrocchia con la gestione di una comunità e all’ingenua follia di chi dà loro mandato di governare. E nemmeno voglio parlare dell’acquisto da parte del Comune, acquisto effettuato a prezzo stravagante (i soldi erano, naturalmente, della comunità), di una casa a ridosso dell’inceneritore per tacitare i proprietari che non se la passavano proprio bene in termini di salute, compresa quella dei loro conigli che non figliavano più.

Io non so chi sia il signor Paolo Trande autore dell’articoletto che riprende quanto già pubblicato altrove, ma mi pare che non abbia dimestichezza con il problema e non vada al di là di un goffo tentativo di difendere l’indifendibile tipico di quelli che noi ci ostiniamo a chiamare uomini politici e di chi “dobbiamo aver fiducia delle istituzioni”, una fiducia che, almeno per quanto mi riguarda, precipita ogni giorno più in basso.

Se questo signore è disponibile a fornire tutti gli elementi di calcolo discutendoli uno per uno in base a ciò che la scienza insegna, sarò lieto d’incontrarlo privatamente o pubblicamente e anche di farmi convincere. Nel caso in cui svicolasse, beh, non ci sarebbe niente di nuovo sotto il sole o quel che riece ancora a penetrare a Modena.

16 Commenti
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MARTINELLI
13 anni fa

L’ARPA?!!!
L’ARPA?

Rileggetevi questo:

“Quando ero presidente del Consorzio dei rifiuti a Caserta ho chiesto la Tracciabilità della Diossina e degli altri inquinanti.
Ho subito minacce, mi hanno lasciato solo e mi sono dovuto dimettere.
Le Arpa italiane lavorano malissimo, le analisi si contano con il contagocce.
Il motivo?
Sono carrozzoni politici, senza alcuna indipendenza scientifica.
Pubblicare dati negativi turberebbe il consenso politico, e il direttore di turno perderebbe la poltrona”.

Vincenzo Pepe, intervista su L’Espresso del 29 Novembre 2007 – Pag. 72

gelu
13 anni fa

rabbia
Anche da noi ai piani alti non capiscono NULLA: [url]http://quibrescia.it/cms/?p=84590[/url]

simonsimon
13 anni fa

P.Trande
é ” Capogruppo Pd in Consiglio Comunale a Modena ” . Questo commento pubblicato su facebook avviene dopo che il 16 gennaio scorso il consiglio comunale di Modena ha nuovamente bocciato tre ordini del giorno presentati dal consigliere indipendente Vittorio Ballestrazzi, che riguardavano la gestione dei rifiuti. Uno parlava delle regole generali della gestione dei rifiuti, uno chiedeva la moratoria della costruzione della terza linea dell’inceneritore e uno chiedeva di istituire la raccolta porta a porta su tutto il territorio del comune di Modena.

bosco
13 anni fa

ARPAA me lascia sempre perplesso verificare certe assurdta’ senza alcuna reazione.L’ARPA e’ dichiaratamente incapace o collusa ma NUSSUNO riesce a farla per lo meno finire al centro di controlli.Perche’?Perche’ l’ARPA sta’ li apposta e chi dovrebbe controllare lei e’ di fatto quello che lei stessa potrebbe danneggiare se questi controlli li facesse davvero e SERIAMENTE.Quindi, il cerchio si chiude, la gente puo’ anche denunciare tanto alla fine tutto sparisce in una bolla di sapone esplosa.Vorrei tanto capire se esiste un modo per portare il problema all’attenzione di qualche ordano ESTERNO che possa perseguire chi lavora nell’ARPA e chi la gestisce… Leggi il resto »

sammartino
13 anni fa

santoDottore, Lei e’ un Santo!!! Sacrifica buona parte della Sua domenica per ribadire ai Suoi lettori l’inadeguatezza scientifica dell’ARPA, in questo caso ARPAM.Lei ha chiesto a Stefano Tibaldi (presumo dott.) come facciano i calcoli; dottore che bisogno c’e’ di chiedere a qualcuno, Lei e’ piu’ che competente per leggere http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/aria/generale_938.asp e relativi approfondimenti http://www.arpa.emr.it/cms3/documenti/aria/IQA.pdfdove si puo’ seguire passo passo il calcolo dell’IQAe’ anche da notare che ammettono l’inadeguatezza di tale indice esattamente come ha fatto Lei sul sito nanodiagnostics a proposito delle merendine killer [b]Per costruire un indice di qualità dell´aria su basi scientifiche sarebbe necessario conoscere il rischio sanitario… Leggi il resto »

Sauro.S
13 anni fa

Come estrarre il coniglio dal cappelloDunque, il problema dell’inquinamento a Modena è dovuto in gran parte dal traffico, quindi l’assessore all’ambiente di Modena cosa propone di abbassare il limite di velocità a 90 Km/h in autostrada (sulla tratta interessata alla città) e l’obbligo di circolazione solamente ai veicoli eurofiltroantiparticolato!(Chissà se i “messi comunali” vanno ancora per le officine a promuovere i filtri antiparticolati after-market!!!) Qualche industria che inquina l’abbiamo certo, ma il termovalorizzatore ci aiuta a purificare l’aria in quanto dai dati del Sig. Tibaldi risulta che è molto più inquinata l’aria in entrata che quella in uscita dal camino…… Leggi il resto »

Sauro.S
13 anni fa

TitanicLa serata tenutasi a Mirandola qualche settimana fa, ha ribadito ancora una volta, a che persone è in mano la nostra salute. Disarmante la naturalezza con cui dichiaravano di aver speso milioni di euro in E.R, “per fare statistica”, per non parlare dei “protocolli” usati. Voglio ringraziarvi ancora una volta per il vostro prezioso intervento.ha contribuito alla discussione della problematica scientifica e sanitaria, peraltro confermata dall’ordine dei medici e chirurghi, medici di base, infermieri e politici presenti in sala e riportare con i piedi piedi per terra e alle loro responsabilità i relatori sul palco. Per alcuni sarà un’assurdità, ma… Leggi il resto »

efione92
13 anni fa

Cosa fa l’Arpa?!?Qual’è la cosa più comica? Che chi difende questa politica e chi continua a disinformare si uccide con le sue mani. Cosa c’è di più da dire? Siamo nel paese dove la corruzione la fa da padrona…c’è da meravigliarsi se la politica difende ancora questi progetti? Ci sarebbe da meravigliarsi più che altro se cominciassero a dire la verità. Ecco qua tanto per fare un esempio sulle ARPA:[url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_marzo_1/Pm10-i-dati-dell-Arpa-Piu-bassi-di-quelli-reali-gianni-santucci-1602572521734.shtml]Il dossier europeo sulle centraline: le cifre Arpa inferiori ai valori reali del Pm10 anche del 40 per cento[/url] “…I rapporti seguenti andranno avanti con relazioni su altre campagne di controllo,… Leggi il resto »

sammartino
13 anni fa

certificazione di qualita’ ho molto apprezzato la Sua risposta scientifica.Ha pero’ dimenticato di rispondere alla domanda[b]il suo laboratorio che certificazione ha?[/b]probabilmente non serve, chi puo’ mettere in discussione analisi firmate Montanari? Se lo dice Montanari basta la parola!!!! RISPOSTA Mi scusi ma glie l’ho già scritto: non sono all’altezza di seguirla e, per questo, non leggo le sue più che quotidiane esternazioni se non nelle prime righe, e neppure sempre. Mi stupisce un po’ che una persona informata come lei sul mio conto ignori la classificazione che ci dà la CE. Cerchi e troverà. Nel caso ci fossero scappellamenti sia… Leggi il resto »

sammartino
13 anni fa

modestiapotrebbe comunicare di aver finalmente pubblicato qualcosa sulle malformazioni fetali!!!Non e’ Nature, non risulta nell’elenco ISI, se non sbaglio si paga per pubblicarci, quasi una squadra di calcio per gli autori ma e’ pur sempre una pubblicazione sottoposta a referaggio!!!! Frontiers in Bioscience, Elite EditionVolume E3Issue 1Pages 221-226Journal; Online Computer File2011CODEN: FBEEASISSN: 1945-0508 Heavy metals nanoparticles in fetal kidney and liver tissues By: Gatti, Antonietta M.; Bosco, Paolo; Rivasi, Francesco; Bianca, Sebastiano; Ettore, Giuseppe; Gaetti, Luigi; Montanari, Stefano; Bartoloni, Giovanni; Gazzolo, Diego The proliferation of the nanotechnologies with the prodn. of engineered nanoparticles presents a dilemma to regulators regarding hazard… Leggi il resto »

sammartino
13 anni fa

mancava un pezzopotrebbe comunicare di aver finalmente pubblicato qualcosa sulle malformazioni fetali!!!Non e’ Nature, non risulta nell’elenco ISI, se non sbaglio si paga per pubblicarci, quasi una squadra di calcio per gli autori ma e’ pur sempre una pubblicazione sottoposta a referaggio!!!! Frontiers in Bioscience, Elite EditionVolume E3Issue 1Pages 221-226Journal; Online Computer File2011CODEN: FBEEASISSN: 1945-0508 Heavy metals nanoparticles in fetal kidney and liver tissues By: Gatti, Antonietta M.; Bosco, Paolo; Rivasi, Francesco; Bianca, Sebastiano; Ettore, Giuseppe; Gaetti, Luigi; Montanari, Stefano; Bartoloni, Giovanni; Gazzolo, Diego The proliferation of the nanotechnologies with the prodn. of engineered nanoparticles presents a dilemma to regulators… Leggi il resto »

sammartino
13 anni fa

eppure risultano 19636 caratteri rimasti
Come vede mi aggiorno, quindi probabilmente il laboratorio Nanodiagnostics non possiede certificazioni; non sia ridicolo con la storia della certificazione CE o pubblichi qualche documento che lo dimostri. Rimane il fatto che per le analisi nanodiagnostics certifica lo scienziato Montanari, quindi “basta la parola” come si diceva in una vecchissima pubblicita’.

gbracca
13 anni fa

100 di queste eccellenze
[url]http://microscopioesem.wordpress.com/2011/02/16/cento-di-queste-eccellenze/[/url]

@Sammartino: mi scusi, ma lei è davvero una professoressa universitaria?!? Non per altro, ma essendo in procinto di iscrivere mio figlio presso uno dei rinomatissimi atenei italici, vorrei capire a chi lo affido…

RISPOSTA

Se prendiamo sul serio le supercazzole e perdiamo pure tempo a rispondere, è la fine.

RISPOSTA ALLA RISPOSTA
Lo so. Il guaio è che mio figlio è diventato davvero insistente con questa storia dell’università!

sammartino
13 anni fa

la certificazioneGent.mo BraccaNon sono una professoressa universitaria, sono una ricercatrice universitaria alla quale affidano degli insegnamenti (volendo mi potrei fregiare del titolo prof. Aggregato); di persone nella mia stessa posizione ce ne sono tantissime (anche la dr.ssa Gatti lo era) questo e’ uno scandalo ma tutti gli studenti universitari lo sanno e a quanto pare non reclamano pur avendo diritto al meglio ossia a docenti che hanno vinto un concorso da professore universitario.Capisco la preoccupazione per suo figlio ma non credo di poterle dare suggerimenti; ritengo sia molto piu’ proficuo chiedere il parere dell’llustre dott. Montanari circa l’Universita’ meno peggio… Leggi il resto »

Sauro.S
13 anni fa

OFF TOPICVorrei sollecitare tutti nel postare solamenti commenti relativi al post pubblicato. Come sempre, anche questo articolo ci dovrebbe far riflettere….., quindi non pubblichiamo post “off topic”.Grazie RISPOSTA Sono pienamente d’accordo. Il problema, però, è quello delle persone “off topic” in generale. Se io non pubblicassi (ma le pubblicazioni avvengono in automatico senza intervento da parte di nessuno) i verbosi pistolotti di qualche diversamente abile (dal punto di vista cerebrale, culturale e morale) sarei immediatamente tacciato di esercitare una turpe censura. Già l’accusa mi viene comunque perché il mondo è degl’imbecilli, anche se io non ho mai censurato nulla nella… Leggi il resto »

Francesco Michelacci
13 anni fa

Ravenna
Pare che anche in riviera ci si stia accorgendo che qualcosa non va.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/25/ravenna-diossina-latte-materno-risposta-choc-%E2%80%9Cnormale-questa-zona%E2%80%9D/193636/

RISPOSTA

Purtroppo piangere sul latte versato, per di più corretto alla diossina, non serve a niente. Se si è così folli da conoscere perfettamente la situazione e non fare nulla per prevenire, si merita ciò che si ha.