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Tarallucci e vino

Di 8 Settembre 2011 4 commenti

Qualche giorno fa Il Fatto Quotidiano ha pubblicato un paio di articoli sulla vicenda, a dir poco curiosa (e mi fermo qui), relativa alIo strano caso della centrale elettrica di Porto Tolle nel Parco del Delta del Po (http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/05/centrale-enel-di-porto-tolle-indagato-scaroni-non-ha-tutelato-la-salute-dei-lavoratori/ e http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/31/servizi-mazzette-e-p4-le-trame-oscure-intorno-alla-centrale-enel-di-porto-tolle/149039/).

Il gestore (ENEL) fu a suo tempo processato e condannato con tanto di sentenza confermata in Cassazione per aver inquinato irreversibilmente le zone circostanti.

 
A processo di primo grado terminato dove io ero consulente tecnico della Procura, il PM Manuela Fasolato ci chiese di esaminare i reperti bioptici di 35 soggetti abitanti nei pressi della centrale che si erano ammalati di varie patologie prevalentemente di natura oncologica. Lo scopo era quello di stabilire un’eventuale connessione tra malattia ed inquinamento. Il risultato fu che per diversi di quei casi, almeno per noi, la connessione c’era. Dunque, procedere ancora contro ENEL doveva, sempre a parer nostro, essere un’azione del tutto ovvia. Poi sarebbe stato il giudice a giudicare.

Invece, con un atto ancora in attesa di spiegazioni che io sia in grado di capire, il PM Manuela Fasolato, servendosi di consulenti che mi limiterò a definire inesperti della scienza della nanopatologie e del tutto ignari delle tecniche che noi impieghiamo, smentendo l’impianto scientifico che le aveva permesso di vincere i processi chiese che il tutto venisse archiviato. Aggiungo che noi fummo tenuti sempre all’oscuro del progetto di archiviazione né mai abbiamo avuto un confronto con questi consulenti, se non altro per metterli davanti alle enormità con cui hanno costellato il loro documento.

Ora qualcosa sta emergendo e Il Fatto Quotidiano ne ha riferito.

Un amico ha inviato il commento che segue al giornale:

“Io vorrei capire come sia stato possibile che un primo processo, legato ai danni ambientali dell’impianto Enel, si sia concluso con una condanna in terzo grado per i responsabili, mentre un secondo processo, legato alla salute dei cittadini, ovvero ai danni da questi subiti dagli stessi inquinanti ACCERTATI nel precedente processo, sia stato invece archiviato. C’è qualcosa che non mi torna.
Leggendo, poi, questa puntuale ricostruzione dei fatti effettuata da uno dei periti del primo processo:
https://www.stefanomontanari.net/sito/images/pdf/archiviazione_rovigo_processo_enel.pdf
i dubbi si moltiplicano.
Saprà/vorrà Il Fatto Quotidiano fare chiarezza su questa fumosa e, al solito, squallida vicenda?”

Purtroppo, però, pare che solo gli abbonati possano commentare e, dunque, la questione è caduta nel vuoto. La domanda, tuttavia resta.
Ora, comunque, quell’impianto condannato verrà trasformato, in barba ad ogni ragionevolezza e con più di uno slalom burocratico, da centrale ad oli pesanti a centrale a carbone. Chi ha qualche competenza sanitaria non avrà difficoltà a rendersi conto di quali saranno le conseguenze.

 

P.S. del 9 settembre: il commento è stato pubblicato (http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/05/centrale-enel-di-porto-tolle-indagato-scaroni-non-ha-tutelato-la-salute-dei-lavoratori/155408/comment-page-1/#comment-2381389)

4 Commenti
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edimattioli
13 anni fa

e pensare che c’è stato un tempo in cui …… http://www.youtube.com/watch?v=8zdld-ssEFk e pensare che ora lo stesso Gillo ha consentito e favorito che il microscopio, pagato dai cittadini, venga INutilizzato all’ARPA di Pesaro … http://www.podcast.rai.it/podcastcdn/TG_regionali/TG_Marche/448882.mp4 a tal proposito, qualcuno ha avuto notizie, anche di un solo utilizzo, dal mese di giugno? RISPOSTA Il microscopio sta facendo diligentemente ciò che chi ce lo ha sottratto desiderava: niente. Credo che ora sarà molto più acrobatico anche per i grillini più imbevuti di grillismo fingere che non sia successo niente e che il loro duce di plastica agisca per il bene comune. Come… Leggi il resto »

sbadituf
13 anni fa

dov’è il commento?
…non lo vedo tra i 13 pubblicati (a meno che tu non abbia cambiato nome) 😛

RISPOSTA

Il commento è sotto il nome di rdc.gianluca. Naturalmente dalla redazione silenzio tombale.

edimattioli
13 anni fa

direi che è questo:
rdc.gianluca
8 settembre 2011 alle 20:02

Io vorrei capire come sia stato possibile che un primo processo, legato ai danni ambientali dell’impianto Enel, si sia concluso con una condanna in terzo grado per i responsabili, mentre un secondo processo, legato alla salute dei cittadini, ovvero ai danni da questi subiti dagli stessi inquinanti ACCERTATI nel precedente processo, sia stato invece archiviato. C’è qualcosa che non mi torna.
Leggendo, poi, questa puntuale ricostruzione dei fatti effettuata da uno dei periti del primo processo:
https://www.stefanomontanari.net/sito/images/pdf/archiviazione_rovigo_processo_enel.pdf
i dubbi si moltiplicano.
Saprà/vorrà Il Fatto Quotidiano fare chiarezza su questa fumosa e, al solito, squallida vicenda?

dimitri
13 anni fa

motivazioni?
dove posso leggere le motivazioni della sentenza?

RISPOSTA

Non desiste motivazione della sentenza perché non c’è sentenza. Esiste solo una richiesta di archiviazione che io ho potuto leggere ma che non ho. I commenti sono tra i documenti pdf di questo sito. https://www.stefanomontanari.net/sito/images/pdf/archiviazione_rovigo_processo_enel.pdf