La missione di chi c’informa

Non esistono dubbi: solo chi è

informato è davvero libero. Dunque, la funzione della stampa – e qui intendo pure radio, TV e blog – è cruciale per garantire la libertà.

A prescindere dalle opinioni, da noi spesso mescolate inestricabilmente ai fatti nei rapporti giornalistici, noi popolo dobbiamo poter essere al corrente di tutto.

Purtroppo tutto questo incoccia contro l’umana possibilità: nessun ente d’informazione potrà mai possedere tutte le notizie. E, proseguendo, dalla caterva d’informazioni che, comunque, riceve, dovrà far passare quelle che fisicamente possono essere contenute nello spazio in pratica disponibile per i giornali e i blog o nel tempo per radio e TV.

È del tutto ovvio che le notizie vadano valutate per importanza e le privilegiate alla pubblicazione saranno quelle, appunto, più importanti. E, allora, spesso ciò che riguarda l’inquinamento, la salute, le imprese non proprio gloriose di Grillo, eccetera devono essere accantonate a favore di quelle davvero imprescindibili.

Anni fa una mia conferenza umbra non trovò spazio nei giornali perché, in contemporanea, si celebrava non troppo distante la Sagra della Frittella, e un’altra a casa mia, a Modena, non passò perché lo spazio fu dedicato per metà alla Lega che cambiava indirizzo della sede e per il resto ad una festa di Carnevale rimandata. Che dire? Giusto!

Oggi Il Resto del Carlino di Modena – un giornale storico per noi emiliani – dedica tre colonne più una per la foto ad un evento che resterà inciso nelle memorie, andando ben al di là dell’effimero.

“Ennesimo trionfo modenese,” esordisce il pezzo. Un pezzo che continua: “E neppure l’arrivo dell’inglese Paul Hunn, da Londra, detentore del record mondiale nella categoria di potenza (…) ha impensierito gli assi nostrani in gara…” Un asso vero noi ce l’abbiamo certamente: è Michele Forgioni che ha conquistato la bellezza di due vittorie solitarie (potenza con un 131,2 decibel e durata, facendo addirittura a pezzi il vecchio record mondiale strabattuto di 16 secondi), e un ex equo nella categoria Freestyle. Il tutto davanti a 15.000 spettatori entusiasti.

Beh, lo ammetto: un po’ la cosa mi rode: quando io faccio le mie conferenze rompiscatole 15.000 spettatori li metto insieme in mille volte… E’ vero: io parlo di cancri, di malformazioni, di mascalzoni che vendono la nostra salute… Insomma, argomenti che solo un masochista potrebbe affrontare. Però, 15.000 persone…

Dimenticavo di scrivere di che cosa si trattava: una gara di rutti.