Le chiacchiere stanno a zero

Come qualcuno ha scritto, le chiacchiere stanno a zero.

Credo che continuare ad insistere nel dibattito su Grillo sia uno spreco di tempo e di energie. Solo un cerebroleso può non avere già espresso in cuor suo una valutazione basata su dati oggettivi riguardo la coerenza, l’onestà, la coscienza, il coraggio e l’intelligenza (non ho detto la furbizia che dell’intelligenza è il surrogato peggiore) del personaggio. Tutta questa attenzione è esattamente ciò che Casaleggio desidera e sollecita per mantenere viva l’attenzione su di una gallina che deve continuare a produrre uova d’oro e non rischiare che queste diventino di latta.

Mi accorgo che non c’è chiarezza sullo stato del microscopio. Quello portato ad Urbino continua ad essere inattivo, esattamente come previsto. Se qualcuno di voi ha voglia di mettersi in contatto con l’avvocatessa Marina Bortolani o con il professor Stefano Papa per farsi spiegare che cosa è stato dei proclami secondo cui l’apparecchio sarebbe stato messo a disposizione di ricercatori di ben altra taglia rispetto alla nostra per ricerche davvero importanti, è pregato di farlo e, magari, di comunicarmi le risposte. Io non riesco ad averne. Chissà, forse l’avvocatessa Bortolani potrebbe anche raccontare del “sottoutilizzo” da parte nostra. Dopotutto, alla fantasia non si possono porre limiti.

Di microscopi noi ne abbiamo attualmente uno in laboratorio ma questo ha due problemi. Essendo in prestito, per passare dal prestito al soggiorno permanente l’apparecchio deve essere pagato. Euro più, Euro meno, ci vogliono 400.000 Euro e ci vogliono in fretta. Molto in fretta. Altrimenti, abbiamo perso. L’altro problema è che, al momento, quell’apparecchio ha bisogno di manutenzione urgente, il che significa circa 20.000 Euro, ma la cifra esatta la si saprà ad intervento concluso.

Sto vedendo di aprire un conto Bancoposta intestato a me che funzionerà sia per versamenti provenienti da qualsiasi banca a mezzo bonifico sia con versamenti effettuati in qualunque ufficio postale. Attendo con ansia le reazioni di chi la sa lunga e metterà tutti in guardia: con i soldi che arriveranno Montanari cambierà lo yacht e la Ferrari, poi organizzerà audaci festini in laboratorio. Resta il fatto che io non chiedo niente a nessuno e chi non ha desiderio che le ricerche continuino o non vuole rischiare di vedermi a prendere il sole sul mio panfilo o a sfrecciare sulla mia Ferrari o a ballare con il gonnellino di banane sotto la cappa del laboratorio chimico può tranquillamente astenersi dal versare anche solo un centesimo.

A margine del tema ma non troppo, ho ricevuto due ringraziamenti: uno da Derby (Gran Bretagna) per aver dato una mano ad evitare che si costruisse laggiù un inceneritore e uno da Avigolfe, l’osservatorio militare francese, per aver messo alle strette un “esperto” molto simile a certi “esperti” nostrani. Tutto questo io l’ho fatto lavorando gratuitamente e grazie a ciò che ho imparato con il microscopio. D’ora in poi, sarà il professor Papa ad occuparsi delle questioni.