La calunnia è un venticello

P.S. del 2 dicembre 2020 – Un amico mi manda il link https://www.nextquotidiano.it/stefano-montanari-infermieri-denuncia-cosa-ha-detto/ e mi chiede notizie.

Che cosa posso dire di fronte ad una tenera baggianata del genere? Semplicemente che non mi va di sparare sulla Croce Rossa e che gl’infermieri meritano rispetto. Comunque, no: passati sei mesi dalla ferale notizia non ho ricevuto nessuna denuncia. Quindi, o la denuncia non è mai stata sporta e si trattava dell’ennesima manifestazione di un club di giocatori di rubamazzo o i legali del club hanno avuto l’onestà di sconsigliare perdite di tempo o chi ha ricevuto il documento ha provveduto a fare un uso utile del foglio di carta.

Speravo di aver chiuso con la mortificante vicenda, certo non mortificante per me, dell’esposto con il quale un circoletto di dilettanti caratterizzati da una varietà d’interessi ha sollecitato senza fortuna l’attenzione della magistratura.

Da ieri, cioè da quando ho pubblicato https://www.stefanomontanari.net/la-dannazione-di-montanari/, sto ricevendo diversi messaggi sul tema. E, allora, approfittando della domenica, torno in argomento, sperando di chiuderlo qui.

Da vecchio sportivo io non amo infierire su un avversario fin troppo evidentemente inferiore che, per soprammercato, non ha mai avuto il coraggio di confrontarsi (nello sport, nella scienza e nella vita si fa così) e ha grottescamente tentato di battagliare standosene non proprio onorevolmente al riparo, a suon d’insulti bavosi e di menzogne che ne fotografano impietosamente il livello intellettuale, culturale e, soprattutto, morale.

Riporto, allora, uno stralcio dell’elaborato di un legale che io ebbi la ventura di avere, per sua stessa offerta gratuita, al mio fianco e che poi (e qui sospendo ogni giudizio su di lui) ha trovato preferibile cambiare rotta e seguire altre strade conseguendo, peraltro, identico risultato. Del resto, era fin troppo ovvio che un atto come quello che mi accusava non aveva la minima possibilità di successo. Il motivo della sua esistenza non era certo quello di ottenere una mia impossibile condanna, bensì quello di far sì che il mio nome restasse per omnia saecula in pasto ai pettegoli che affollano i cortili del mondo.

Chi ha la pazienza e lo stomaco all’altezza dell’impresa, può leggere l’integrale a https://www.pattoperlascienza.it/wp-content/uploads/2020/03/Testo-Esposto-Montanari.pdf

Cito verbatim lo stralcio che non è certo l’unico ad essere meritevole di attenzione, limitandomi per pietà umana a quello:

“La voce del Montanari genera un’enorme confusione nella gente dato l’appeal e la credibilità che lo stesso gode su scala nazionale su ampie fasce di popolazione e l’elevato numero di visualizzazioni evidenziano come tali video siano entrati tra la gente (1), andando nella direzione contraria a quella indicata dalle Istituzioni Sanitarie, Organizzazione Mondiale della Sanità e Istituto Superiore della Sanità (2) su tutte. Soprattutto la condotta di Montanari è particolarmente grave perché inficia l’azione informativa e regolatrice delle Istituzioni Pubbliche diretta a contenere la diffusione del virus ed a salvare quante più vite possibili, soprattutto tesa a convincere i cittadini a tenere comportamenti corretti in questa fase critica della pandemia. Montanari è un divulgatore scientifico (3) per cui la sua voce è recepita dalla gente come autorevole e pertanto le sue affermazioni assumono un aspetto ancor più grave. Destituite soprattutto di ogni fondamento scientifico sono le affermazioni del Montanari (4) posto che ogni giorno aumenta il numero dei contagiati e dei morti, e soprattutto perché la riduzione al minimo di ogni contatto umano appare oggi uno degli strumenti più efficaci per ridurre la diffusione del contagio su scala nazionale (5) e disconoscere tale evidenza scientifica (6) potrebbe costituire un illecito anche di natura penale (7).”

1. Chissà se i sottoscrittori del documento si sono mai interrogati sul perché “il Montanari” abbia appeal e goda di credibilità. Magari i personaggi potrebbero cominciare a dare un’occhiata al quoziente intellettivo, al grado di cultura e al livello di onestà di coloro che preferiscono “il Montanari” e a confrontare il tutto con chi, invece, dà credito alle loro esternazioni. Stando a tale Enrico Fermi, scienziato è chi ha scoperto qualcosa. Io l’ho fatto. Chi andasse a scartabellare tra le glorie dei personaggi sottoscrittori del documento troverebbe, invece, ben poco (spero si apprezzi la mia misericordia nel non andare oltre). Dunque, nel circoletto non ci sono scienziati e la parola scienza utilizzata per autodefinirsi è quanto meno abusiva. Prescindendo da ciò, tutto quanto io affermo è dimostrato scientificamente, e molto è opera di mia moglie, la dottoressa Antonietta Gatti, e mia. Le regole del gioco pretendono che chi voglia contrastare una dimostrazione corredata di relativi dati sperimentali propri rifaccia l’indagine esibendone i risultati. Da qui l’inevitabile confronto. Invece… Invece nulla di tutto ciò e questo per una ragione ovvia: quei signori non hanno prodotto uno straccio di dato, e tutto quanto sono in grado di fare è strillare insulti e usare denaro e mezzi pubblici per sostenere le proprie altrimenti insostenibili ragioni. Rivolgersi alla magistratura, poi, è tragicamente comico oltre che costoso per i contribuenti.
2. Organizzazione Mondiale della Sanità e Istituto Superiore di Sanità sono nella stessa condizione dei dilettanti di cui sopra, con l’aggravante di dettare legge. Si confrontino pure loro. Detto per inciso, quelle istituzioni le paghiamo noi.
3. Certo: io sono un “divulgatore scientifico” e lo sono perché, al contrario di chi intriga nei corridoi del potere e dei tribunali, io lavoro sul campo, offro dati oggettivi, e lo faccio non solo senza conflitti d’interesse, ma a mie spese e a mio rischio. Se avessi mirato a denaro e carriera, avrei tacitato i campanelli della coscienza e mi sarei schierato in ben altro modo. Sono pure un divulgatore scientifico perché è dovere degli scienziati (i personaggi del circoletto, quindi, sono esenti da obblighi) illustrare al pubblico la loro attività. Questo è ben altra cosa di quanto non sia infestare le TV raccontando stravaganti enormità. Questo significa, invece, esprimere in un linguaggio comprensibile a tutti quelli che sono i risultati della scienza pulita, senza distorsioni e senza tacere niente, qualunque conseguenza comporti quel comportamento.
4. Se ciò che dico è “destituito di fondamento”, non posso non domandarmi come mai nessuno esca allo scoperto e venga a confrontarsi. Facendolo, sarebbe servita su un piatto d’argento l’occasione di liberarsi una volta per tutte di un nemico così evidentemente fastidioso.
5. I risultati di lockdown e altre amenità, intubazioni e trattamenti antivirali compresi, sono sotto gli occhi di tutti: il fallimento totale, e questo si dimostra da sé, visto che il regime afferma che la situazione non è affatto migliorata. Con comica bizzarria, poi, si ripropone la stessa medicina che ha fallito. Ma questo è un altro discorso che richiederebbe interventi di magistrati, psicologi delle masse e medici veri.
6. “Evidenza scientifica”: non credo ci sia bisogno di commenti. Onestà… Cultura… Intelligenza… I personaggi sanno di scienza ciò che Don Abbondio sapeva di Carneade.
7. Era fin troppo ovvio che la magistratura avrebbe cestinato l’esposto (ma esiste qualcosa come un esposto penale?). Del resto, seppure malmenata e in articulo mortis, la legge è ancora tecnicamente in vita e diventerebbe difficile ignorarla del tutto. Se ci trovassimo in un paese nel quale vigessero regole diverse dalle nostre, aver chiamato in causa la magistratura per una stravaganza come quella in oggetto avrebbe avuto un costo, e un costo, magari non solo di mero carattere pecuniario, avrebbe avuto l’aver fatto perdere tempo alle istituzioni. Da noi, invece, è sufficiente prendere un foglio di carta, scrivere qualunque cosa ecciti la fantasia e recapitare il tutto all’ufficio del caso. Credo che basti addirittura consegnarlo al maresciallo dei Carabinieri. A quel punto, chi è tirato in ballo deve difendersi, il che costa denaro (gli avvocati non lavorano gratis) e tempo. Poi, ad archiviazione avvenuta a fronte di qualcosa che non ha una gamba su cui reggersi, il meschinello deve sopportare gli attacchi di una torma d’imbecilli che lo insultano semplicemente sulla base di un’accusa totalmente infondata. Insomma, qualunque cosa accada i diffamatori e i calunniatori il loro risultato lo portano a casa gratis.