Al Presidente della Provincia di Pisa ed ai Signori Sindaci
con questa lettera intendiamo rivolgere a tutti Voi un caloroso appello per un’ulteriore, opportuna riflessione sul problema dell’impianto di trattamento termico dei rifiuti, presentato con il nome di dissociatore molecolare o DM-Energy, che si vorrebbe costruire alla periferia della città di Pontedera in loc. Gello.
Visto
il rinvio del progetto, ancora per un anno, avrete più tempo per valutare quale possa essere l’impatto sanitario degli impianti di incenerimento e impostare un piano di gestione dei rifiuti che comprenda alternative che non mettano a rischio la salute dei vostri cittadini.
Pur non essendo competenti in campo impiantistico, sappiamo infatti che, sulla base della legislazione vigente, impianti di questo tipo sono da considerare impianti di incenerimento a tutti gli effetti. D’altra parte, in linea del tutto generale, si tratta di impianti caratterizzati dallo stesso tipo di materiali in ingresso – i rifiuti – e dallo stesso tipo di prodotti in uscita al termine del trattamento: scorie, ceneri pesanti, ceneri volatili, residui del trattamento dei fumi ed emissioni in atmosfera di materiale particolato e di gas.
Pertanto, in assenza di prova contraria, che d’altra parte non può esistere trattandosi di impianti sostanzialmente sperimentali, dobbiamo presumere che gli effetti sulla salute della popolazione siano analoghi a quelli conosciuti per gli inceneritori propriamente detti.
Possiamo assicurarvi che esiste una copiosissima letteratura sia nazionale che internazionale sui danni alla salute causati da questi impianti (tumori, malattie disormonali, disturbi dell’immunità, malattie polmonari e cardiocircolatorie ecc).
Ecco allora che per un medico, non per mero ideologismo, ma in nome del giuramento fatto, diventa imperativo interpretare non solo il ruolo professionale di curante ma ancor prima quello di interprete della prevenzione fin dove possibile ( art. 5 del nuovo Codice Deontologico; “il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione e di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva”)
Con l’incenerimento di rifiuti si liberano nell’aria e conseguentemente sul suolo una pericolosa serie di sostanze chimiche inquinanti. Vogliamo ricordare come qualsiasi sostanza inquinante – una volta prodotta – finisca inevitabilmente, pur se con tempi e modalità diverse, nella catena alimentare e che all’apice della stessa si trovano i neonati nutriti con latte materno.
Allo stato dei fatti tutti gli impianti attualmente in funzione sono da considerarsi moderni inceneritori: ebbene, non esiste alcuna prova che essi siano innocui, mentre si accumulano segnali tutt’altro che rassicuranti. Si rincorrono numerose le notizie sugli esiti preoccupanti delle analisi compiute sulle diossine e PCB trovati nei polli, nelle uova, nei pesci e in altri animali nei pressi all’inceneritore di Montale a Pistoia. Impianti di incenerimento sotto inchiesta della magistratura o comunque problematici sono all’ordine del giorno nel nostro paese: da Massafra a Terni, da Pietrasanta a Montale, da Colleferro a Modugno, fino al “famoso” inceneritore di Brescia – spesso portato ad esempio dai politici – che ha visto numerose aziende agricole dislocate in sua prossimità con il latte fuori norma per i valori di diossine e PCB.
I Sindaci della vicina Versilia si trovano ad oggi nella condizione contraria alla vostra, a dover richiedere una proposta di indagine proprio per valutare se l’aumento di tumori ed eventi ostetrici avversi che si è verificato sul loro territorio negli ultimi anni possa essere messo in relazione all’esposizione delle emissioni del loro inceneritore.
Gli impianti di incenerimento rientrano fra le industrie insalubri di classe I in base all’articolo 216 del testo unico delle Leggi sanitarie (G.U. n. 220 del 20/09/1994,129).
La formazione degli inquinanti dipende, oltre che dal materiale combusto, dalla mescolanza assolutamente casuale delle sostanze nei forni, dalle temperature di combustione e soprattutto dalle variazioni delle temperature stesse che si realizzano nei diversi comparti, come è stato descritto anche recentemente, e ciò vale anche per l’impianto che si vorrebbe costruire in questo territorio.
Fra gli inquinanti emessi dagli inceneritori possiamo distinguere le seguenti grandi categorie:
Particolato inalabile (PM10), Particolato fine (PM2.5) e Nanoparticolato (inferiore al decimo di micron). Il nanoparticolato, non essendo trattenuto né dai filtri degli impianti (per le nanopolveri non esistono sistemi di captazione efficaci), né da quelli dell’albero respiratorio, si comporta come una spugna per le sostanze inquinanti e, una volta inalato, le veicola direttamente nel sangue determinando reazioni infiammatorie croniche a carico di svariati sistemi come il cardiocircolatorio e il neurologico.
Metalli pesanti, e i temibili VOC. Quand’anche nella fase pirolitica del trattamento queste ultime molecole venissero degradate a composti più semplici, esse si possono riformare nelle fasi successive, a seguito di reazioni secondarie, come è stato dimostrato per altri impianti. I VOC sono in gran parte estremamente tossici (agiscono legandosi ai recettori nucleari e alterando la trascrizione genetica determinano patologie endocrine, riproduttive, immunitarie ed oncologiche) e molti liposolubili (per questo più tossici per le donne e di conseguenza per feti e neonati). Fra questi ve ne è un gruppo denominato Persistent Organic Pollution (POP), cui fanno parte furani, diossine e PCB, tipicamente emessi da inceneritori, che sono estremamente persistenti e bioaccumulabili (con la Convenzione di Stoccolma del 2001 il nostro Paese ha preso l’impegno di perseguire l’obiettivo di eliminarne o quantomeno ridurne la dispersione nell’ambiente).
Le conseguenze esplicate da ciascuno di essi possono essere diverse e più gravi in relazione alla predisposizione individuale e alle varie fasi della vita e sono soprattutto pericolose per gli organismi in accrescimento.
Altrettanto preoccupante è la presenza dei metalli pesanti nelle emissioni di questi impianti. Anche il recente studio ” Patos” della regione Toscana -che ha raccolto e tipizzato il particolato atmosferico di diverse centraline dislocate nel territorio – attribuisce la maggior variabilità di metalli pesanti riscontrata a Montale, territorio rurale, proprio alla presenza di un impianto di incenerimento per varie tipologie di rifiuti. Arsenico, Berillio, Cadmio, Cromo, Nickel, sono cancerogeni certi (IARC 1) per polmone, vescica, rene, colon, prostata; Mercurio e Piombo sono classificati con minor evidenza dalla IARC (livello 2B) ed esplicano danni soprattutto a livello neurologico e cerebrale provocando difficoltà dell’apprendimento, riduzione del quoziente intellettivo (QI), iperattività nei bambini.
L’impianto previsto, non solo non farebbe eccezione, ma costituirebbe anzi una sorgente emissiva di metalli pesanti in particolare per la presenza, tra i rifiuti trattati, di car-fluff. Sotto questo profilo, il trattamento termico operato dall’impianto rischia di rendere maggiormente biodisponibili e quindi più pericolosi per la salute i metalli pesanti presenti nei materiali d’ingresso.
L’enorme dimensione di questo inceneritore neutralizza eventuali migliorie di abbattimento degli inquinanti e per tale motivo la massa dei tossici aerodispersibili probabilmente supererà di gran lunga gli inceneritori più anacronistici ma più piccoli.
Considerare l’incenerimento come pratica virtuosa per smaltire i rifiuti vuol dire mistificare la realtà e ignorare studi allarmanti sull’alta incidenza tumorale nelle aree prossime ad inceneritori che riguardano non solo l’Italia, ma anche la Francia e l’Inghilterra («Etude d’incidence des cancers à proximité des usines d’incinération d’ordures ménagères» 2008 Secrétariat du Département santé environnement, Institut de veille sanitaire 12 rue du Val d’Osnes 94415 Saint -Maurice Cedex; “The Health Effects of Waste Incinerators” 4th Report of the British Society for Ecological Medicine Second Edition June 2008). A questo proposito si segnala l’ennesimo recentissimo studio condotto nell’area di ricaduta dell’inceneritore di Besançon dove si osserva una correlazione statisticamente significativa fra concentrazioni seriche di sostanze diossino-simili e PCB ed insorgenza di linfoma Non-Hodgkin. Studi di cui sarete sicuramente a conoscenza e per i quali rimaniamo a disposizione per fornivi il materiale se vi necessita.
Inoltre Vi invitiamo per il noto “principio di precauzione” ad un uso prudente ed il più possibile informato del vostro potere decisionale (il testo della Costituzione Europea all’art. 111-233 puntualizza “tutte le situazioni in cui si identifichi un rischio ma non vi siano prove scientifiche sufficienti a dimostrarne la presenza o l’assenza, o a determinare adeguati livelli di protezione”).
E’ qui necessario ribadire che il “principio di precauzione” non si basa sulla disponibilità di dati che provino la presenza di un rischio, bensì sulla mancanza di dati che garantiscano l’assenza di tale rischio (tale principio vale ancor di più se le evidenze epidemiologiche esistono e sono numerose come nel nostro caso).
Una buona occasione per fare Prevenzione Primaria è, a nostro avviso, quella di scegliere metodi di gestione dei rifiuti alternativi all’incenerimento, evitando di costruire impianti che emettono pericolosi inquinanti.
Del tutto recentemente questo concetto di semplice ed immediato buon senso è stato con forza ripreso dal Prof. David Kriebel della Health Environment School del Mussachussets, che sulla rivista Occup. Environ. Med. commentando un’indagine condotta da ricercatori dell’Università di Lione, in un’area in cui sono attivi 21 inceneritori (indagine che ha evidenziato rischi statisticamente significativi di gravi malformazioni urogenitali fino quasi a sei volte l’atteso in relazione all’esposizione a diossine emesse dagli impianti) letteralmente ha affermato:
“ Lo studio Cordier suscita serie preoccupazioni in relazione ai rischi per la salute dovuti alle emissioni di impianti urbani di incenerimento di rifiuti. Questo dato, combinato con l’evidenza di altri effetti negativi di questa tecnologia, dovrebbe essere di per sé determinante nella scelta della gestione dei rifiuti. Infatti oltre ad essere molto pericolosi per la salute, tali impianti:
1)provocano la produzione di ceneri pesanti e scorie tossiche comunque da smaltire;
2)contribuiscono al riscaldamento globale;
3)ma soprattutto impediscono la riduzione dei rifiuti e il riciclaggio, poiché una volta che questi impianti costosissimi sono stati costruiti, i gestori vogliono avere garantita una sorgente continua di rifiuti per alimentarli”.
Noi, in qualità di medici curanti, possiamo limitarci a tentar di contenere i danni, tagliando i rami dell’albero delle patologie mediate dagli inquinanti, in molti casi senza riuscirvi, voi dovreste agire sulle sue radici, evitando che tali patologie insorgano.
E noi siamo qui a ricordarvi che solo agendo sulle radici, potremo sperare di arginare le patologie che devastano le vite di tutti noi e dei nostri cari.
Sotto questo profilo appare moralmente inaccettabile creare le condizioni per esporre la popolazione a rischi assolutamente evitabili.
Non vogliamo ulteriormente dilungarci sul descrivere le alternative all’incenerimento dei rifiuti basate su processi di trattamento a freddo e su processi che limitino i conferimenti in discarica, i quali riteniamo dovranno costituire l’unica strada da perseguire fin da subito.
Potreste commettere un grave errore “amministrativo” con conseguenze sanitarie incalcolabili per i prossimi decenni, mettendo a rischio un territorio, il nostro, con ampie aree dedicate all’agricoltura e all’allevamento. Ciò comporterebbe una fonte di rischio alimentare ulteriore sia per la popolazione della zona sia per la popolazione distante che facesse uso di prodotti locali.
Battersi per un’etica dell’ambiente – oggi più di ieri – significa salvaguardare la propria e l’altrui vita, sollecitare nuove e più importanti idealità di sviluppo solidale e sostenibile e soprattutto rispettare le generazioni future.
L’etica della responsabilità che ci spinge a scrivere questa lettera deve essere la stessa che vi guida verso una irrinunciabile difesa degli interessi della salute della comunità senza cedimenti inopportuni alle logiche finanziarie.
Rivolgendoci alle S.V.,come Amministratori e Sindaci,” primi responsabili della salute dei cittadini”, ma anche come padri e madri di famiglie residenti nella Valdera, abbiamo voluto chiarire le motivazioni scientifiche e deontologiche che ci hanno indotto alla sottoscrizione di questa lettera.
AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
Andrea Pieroni
AI SINDACI DELL’UNIONE VALDERA
Corrado Guidi Sindaco di Bientina
Roberto Serafini Sindaco di Buti
Thomas D’Addona Sindaco di Crespina
Francesca Mancini Sindaco di Chianni
Giorgio Vannozzi Sindaco di Casciana Terme
Lucia Ciampi Sindaco di Calcinaia
Filippo Fatticcioni Sindaco di Capannoli
Ivan Mencacci Sindaco di Lari
Fabio Tedeschi Sindaco di Lajatico
Alberto Falchi Sindaco di Palaia
Silvano Crecchi Sindaco di Peccioli
Alessandro Ceccarelli Sindaco di Ponsacco
Simone Millozzi Sindaco di Pontedera
Maria Antonietta Fais Sindaco di Terricciola
David Turini Sindaco di Santa Maria a Monte
Umberto Marvogli Sindaco di Castelfranco
Per conoscenza:
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE
Enrico Rossi
AL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI PISA
Antonio De Bonis
AI SINDACI DEI COMUNI LIMITROFI A QUELLI DELL’UNIONE VALDERA
Moreno Franceschini Sindaco di Cascina
Marco Filippeschi Sindaco di Pisa
Carlo Carli Sindaco di Fauglia
Lorenzo Bacci Sindaco di Collesalvetti
Bruno Possenti Sindaco di Calci
Osvaldo Ciaponi Sindaco di Santa Croce
Alessandra Vivaldi Sindaco di Montopoli
Juri Taglioli Sindaco di Vicopisano
Paolo Panattoni Sindaco di San Giuliano Terme
Elenco dei 165 medici firmatari della lettera appello contro l’inceneritore (in ordine alfabetico)
1 ARAGOSA ANTONIO Medico di famiglia Pontedera
2 ARMILLOTTA NICOLA Radiologo Pontedera
3 AZZARELLI ANDREA Cardiologo Gello
4 BALDACCI CHIARA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
5 BALDACCI MASSIMO Medico Generico Ponsacco
6 BALDI PATRIZIA Anestesista AUOP
7 BARTOLOTTO ALESSANDRA Diabetologa Pisa
8 BASSI AGOSTINO Medico di famiglia Castelfranco
9 BATTINI LORELLA Ginecologo Fornacette
10 BERNARDI FRANCESCA Ginecologo e Medico prenatale Pontedera
11 BIGLIAZZI GUIDO Medico oculista Treggiaia
12 BIMBI SAURO Medico di famiglia Castelfranco
13 BIVER PASCAL Neonatologo Pisa
14 BOCCI SERGIO Medico DEU USL 5
15 BOLDRINI ANTONIO Direttore Neonatologia Pisa
16 BONUCCELLI ALESSANDRO Ginecologo S. Lucia
17 BOTTONE PIETRO Ginecologo AOP
18 BULLERI ALESSANDRA Radiologa Pisa
19 CADUTO JOSAFAT Medico di famiglia Castelfranco
20 CALDERAZZI ANDREA Professore Associato di Radiologia Pisa
21 CAPPELLI NICOLA Professore Associato di Ginecologia ed Ostetricia Pisa
22 CAPRAI SILVIA Pediatra Pontedera
23 CARAMELLA DAVIDE Direttore Radiologia Pisa
24 CARMIGNANI ARIANNA Ginecologo AOP
25 CARUSI ALESSIA Odontoiatra Ponsacco
26 CARUSI FILIPPO Odontoiatra Ponsacco
27 CASTELLANI CECILIA Ginecologo S. Lucia
28 CECCHETTI RICCARDO Reumatologo Gello
29 CECCHI MARTINA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
30 CELA VITO Ginecologo AOUP
31 CETANI FILOMENA Endocrinologa Pisa
32 CHATZIANAGNOSTOU KYRIAZOULA Diabetologo CNR Pisa
33 CHIARADIA PAOLO Specialista in Medicina Interna USL 5 – S.Lucia
34 CIARDELLI MASSIMILIANO Neonatologo presso AOUP
35 COMITE CLAUDIO Anestesista Pisa
36 COSIO STEFANIA Ginecologo oncologo Pisa
37 CUBEDDU ALESSANDRA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
38 CUTTANO ANTONIO Pediatra presso Neonatologia di Pisa
39 D’ACUNTO ANTONIO Ginecologo Pisa
40 DANI LUCIA Nefrologa Pontedera
41 DE PASQUALE LUCIANA Neuropsichiatra Pisa
42 DE RUGGERO ALESSANDRO Ginecologo AOUP
43 DEL SARTO GIULIANA Medico di famiglia Castelfranco
44 DEL TACCA MARIO Direttore Farmacologia Università di Pisa
45 DERI FABIO Medico di medicina generale Pontedera
46 DI BERNARDINO OLGA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
47 FACCHINI VIRGILIO Ex Direttore II Divisione Ostetricia Pisa
48 FALASCHI MANOLA Medico di base Collesalvetti
49 FORNARI LETIZIA Ginecologo AOP
50 FRESCHI LETIZIA Ginecologa Pisa
51 FRUZZETTI FRANCA Ginecologo AOUP
52 FULCERI ANSELMO Ginecologo AOP Fornacette
53 FUSTAINO LOREDANA Chirurgo Oncologia della mammella Pisa
54 GADDUCCI ANGELO Direttore Oncologia Ginecologica OUP
55 GAFFORIO LUCA Ginecologo Ponsacco
56 GALEOTTI ELSA Anestesista Pontedera
57 GAMBACCIANI MARCO Ginecologo AOUP
58 GARETTI GIAN LUCA Medico di base – ISDE
59 GARGINI ANTONIO Ginecologo Calci
60 GARIBALDI SILVIA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
61 GENNAZZANI ANDREA Direttore della Clinica Osterica I Pisa
62 GERBI NICOLA Medico generale e Specialista in Medicina del lavoro – Cascina
63 GHIADONI LORENZO Internista presso Clinica Medica Pisa
64 GHILLI MATTEO Pediatra Neonatologia Pisa
65 GHIO ALESSANDRA Diabetologa Pisa
66 GHIRRI PAOLO Neonatologo Pisa
67 GIACONI CLAUDIA Radiologa Cascina
68 GIANNINI ANDREA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
69 GIUNTINI ARIANNA Ginecologo Capannoli
70 GIUSEPPE RUGGERO Medico di Medicina generale Ponsacco
71 GIUSTARINI SANDRA Medico di Medicina generale Pontedera
72 GIUSTI GIULIANO Professore Associato Ginecologia Università Pisa
73 GRANA MARIA Direttore Anestesia e Rianimazione AOP
74 GRANCHI MARCO Pediatra convenzionato Gello
75 GRENCI ROBERTO Medico di medicina generale Ponsacco
76 GUAZZELLI GIORGIO Direttore Ginecologia e Ostetricia Pontedera
77 GUERRINI LAURA Pediatra neonatologo AOUP
78 GUIDI ALESSANDRA Nefrologa San Miniato
79 LACARIA EMILIA Diabetologa Pisa
80 LAMBARDI ALESSIO Medico DEU Ponsacco
81 LAZZERESCHI MICHELE Radiologo Pontedera
82 LEVANTI SALVATORE Ginecologo Pisa
83 LIUT MARTINA Ginecologo Pontedera
84 LOPRIENO GREGORIO Tossicologo dell’ambiente e spec. di Igiene e medicina prevenzione
85 LORENZETTI FULVIO Chirurgo plastico UOP
86 LUTI LAURA Oncoematologa pediatrica AOUP Pontedera
87 MACELLONI ROBERTO Geriatra Gello
88 MAGGIORE GIUSEPPE Direttore della Pediatria II Pisa
89 MAGNANI AMERIGO Odontoiatra S. Lucia
90 MAGNANI ROBERTO Odontoiatra S. Lucia
91 MARCO PUGLIESE Pediatra Convenzionato
92 MASI FRANCESCA Psicologa Ponsacco
93 MASSEI PIETRO Medico Convenzionato – Reumatologo Ponsacco
94 MASULLO MARIAGRAZIA Radiologa Pisa
95 MAURIZIO ROMANI Medico omeopata Firenze
96 MAZZANTIN GIUSEPPE Guardia medica Ponsacco
97 MENICHINI ELISABETTA Odontoiatra Ponsacco
98 MENICHINI GIOVANNI Dermatologo Cenaia
99 MERLINI SARA Medico Peccioli
100 MONICELLI ANTONIO Odontoiatra Vicopisano
101 MORETTO CARLO Chirurgo Addominale Cisanello Pisa
102 MORGANTINI GIOVANNA Medico psicoterapeuta Gello
103 MORINI PAOLO Ginecologo AOP
104 NACCARATO GIUSEPPE Professore associato di Anatomia Patologica Pisa
105 NARDINI VINCENZO Direttore Anatomia Patologica III AOP
106 NINNI ELENA Odontoiatra Ponsacco
107 NINNI FILIPPO Ginecologo AOP
108 ONETTO FEDERICA Geriatra Livorno
109 ORSINI STEFANO Medico di medicina generale Ponsacco
110 PAGANO CALOGERO Guardia Medica Ponsacco
111 PALATRESI RICCARDO Medico di medicina generale Vinci
112 PAOLICCHI ALESSANDRO Radiologo Pontedera
113 PARAGLIOLA TERESA Medico DEU Geriatra Pisa
114 PARDELLI ISABELLA Anestesista AOP
115 PARDOSSI ROMANO Medico di famiglia Pardossi Calcinaia
116 PAZZAGLIA MICHELA Geriatra Latignano
117 PECENCO SILVIA Dermatologa Cascina
118 PELLEGRINETTI GRAZIELLA Neonatologa Pisa
119 PENNO GIUSEPPE Diabetologo Pisa
120 PERRINI VITO Medico presso anestesia e rianimazione AOP
121 PERUTELLI ALESSANDRA Ginecologo AOP Pisa
122 PIAGGESI LAURA Ginecologa Ospedale Pontedera – S. Lucia
123 PICCINI FRANCESCA Anestesista AOP
124 PISANESCHI SILVIA Medico presso Clinica Ostetrica
125 PISTOLESI SONIA Medico di famiglia Pontedera
126 POLITI SAVINA Diabetologa Pisa
127 RAGONI EDO Medico di Medicina generale Fornacette
128 RAVAGLI SUSANNA Specialista in Psichiatria c/o Sert Pontedera – Cascina
129 RICCERI WALTER Medico di distretto
130 ROCCHI VALERIA Reumatologa Pisa
131 RONCELLA MANUELA Direttore Chirurgia oncologica mammella Pisa
132 ROSSETTI ELENA Chirurgo oncologia della mammella Pisa
133 ROSSI ANNA MARIA Cardiologa Gello
134 RUGGERO GIUSEPPE Medico di Medicina generale Ponsacco
135 SALERNO MARIA GIOVANNA Direttore Unità Operativa Ostetricia e Ginecologia II Pisa
136 SALVADORI TIZIANA Medico Cenaia
137 SANSONE ENZA Ginecologo AOP
138 SARDI MANUELA Medico di Medicina generale Cenaia
139 SCACCIATI FABIO Medico convenzionato immunoematologo Gello
140 SCARPELLINI PIETRO Psichiatra Cenaia
141 SCAVELLO ANGELA Anestesista AOUP
142 SIGALI EMILIO UMBERTO UO Neonatologia Pisa
143 SIMI GIOVANNA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
144 SIMONA VESTRI Medico di base Cascina
145 SIMONCINI TOMMASO Professore associato Ginecologia Università di Pisa
146 SPINETTI ADRIANA Ginecologa Livorno
147 SPIRITO NICOLETTA Medico Pisa
148 SPISNI LAURA Direttore DEU Ospedale Lotti Pontedera
149 SQUARCINI GIULIANO Cardiologo Pontedera
150 STELLA CINI Pneumologo Lari
151 TAPONECO FABIO Ginecologo AOP
152 TAVELLA NICOLA Medico convenzionato SSN specializzando in Ginecologia Pontedera
153 TEDESCHI ANNA UO diabetologia e malattie metaboliche Cisanello
154 TERRANOVA GIUSEPPINA UO Governo clinico e UO Medicina legale USL5
155 TESI MASSIMO Medico di famiglia Montopoli
156 TOGNARELLI PAOLO Anestesista Gello
157 URBANI CLAUDIO Endocrinologo Cisanello – Castelfranco
158 URBANI PAOLO Medico di Medicina generale e del Lavoro Castelfranco
159 VALENTINO VALERIA Ginecologo Pisa
160 VANNI GLORIA Medico di Medicina generale Pontedera
161 VIGOTTI MARIA ANGELA Ricercatrice CNR ISDE Pisa
162 VIRDIS AGOSTINO Cardiologo presso Clinica Medica Pisa
163 VOLPE LAURA Diabetologa Pisa
164 VUERICH MARCO Neonatologo AOUP
165 ZANCA GIULIA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
xDa parte mia un GRAZIE a questi coraggiosi medici che hanno sottoscritto il prezioso documento (cambio subito il mio medico di base, che non ha firmato, scegliendone uno in questa lista).Riporto alcuni dati riguardo ai morti di tumore in Italia (ISTAT):1980 122.0001990 147.0002000 159.0002001 163.0002002 162.0002003 167.144(1)2004 164.790(1)2006 168.644(1)2007 172.825(1)E al di là dei numeri, lo vediamo tutti, nel nostro quotidiano, quello che sta succedendo, no?E’ in corso un vero e proprio genocidio ed è evidente che la medicina brancola ancora nel buio più completo.(2)Questi medici hanno voluto dare il proprio contributo in termini di PREVENZIONE, che ricordo non è… Leggi il resto »
ignorare l’evidenza?“Potreste commettere un grave errore “amministrativo”” Questo e’ forse l’unico passaggio che terranno in considerazione.Me lo continuo a chiedere, dandomi poi la medesima risposta:Come e’ possibile che costoro decidano di costruire un ecomostro nonostante le evidenze scientifiche negative?Come possono ignorare ogni appello, ogni prova concreta?Se la costituzione stessa considera la salute del cittadino come interesse PRIMARIO, come possono loro metterne altri davanti?Il tutto senza MAI pagare in prima persona?E quando e’ accaduto che la gente si e’ trasformata in budino molle senza nemmeno piu’ la forza e la volonta’ di abbattere cio’ che il DELIRIO di alcuni eregge contro… Leggi il resto »
lo so
[quote name=”dimitri”]
RISPOSTA
Non è vero che la Medicina brancola nel buio. La Medicina ha parecchie prove certe e una quantità immane d’indizi, e a insabbiare e ad imbavagliare tutto questo patrimonio di conoscenza sono quelli che noi abbiamo travestito da scienziati.[/quote]
lo so lo so, quelli che brancolano nel buio sono i medici e i ricercatori imbavagliati.
se si volesse, il problema cancro sarebbe risolto in poco tempo.
verifiche e presa di coscienzaPREVENZIONE PRIMARIA, ovvero non ammalarsi, perchè le malattie che guariscono al 100% sono quelle che non sono MAI venute!!! Nel 2006 il codice di deontologia medica è stato integrato con l’art. 5 “Educazione alla salute e rapporti con l’ambiente”, in base al quale “Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. A tal fine il medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all’utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile. Il… Leggi il resto »
MalattieNoi ormai non votiamo più: l’ultima speranza è stata votare per Lei, dott. Montanari. Credo che il numero del non-voto sia abbastanza alto, ma non funziona comunque. Se ne fregano e basta. La tv è spenta, i quotidiani si reggono con l’aiuto dello stato. Mi chiedo: anche i politici si ammalano. Perchè non si chiedono il motivo della malattia? ci arriverebbero anche loro a sapere la verità, no? è la malattia che ti spinge a fare ricerche, a saperne di più, a… voler guarire, inutilmente. Ringrazio tutte le persone sane che si spendono per il microscopio. RISPOSTA Come ogni criminale,… Leggi il resto »
ci siamo!!!
con 5,80 euro ci si leva la paura !!! http://www.sanispira.it/doc/interna/DOC24.pdf
… senza parole!
RISPOSTA
Mi chiedo a che cosa serva un prodotto del genere a Brescia. Mi pareva che un corteo di scienziati di prima grandezza avesse certificato che, grazie al termomiracolizzatore che svetta dritto e orgoglioso della sua azzurrità, l’aria che esce sia molto più pulita di quella che entra. E, allora, perché tapparsi il naso? Bresciani, approfittate del privilegio che avete e respirate a pieni polmoni!
Albert Einstein
“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
ALBERT EINSTEIN