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165 medici tutti matti?

Di 25 Febbraio 2011 7 commenti

Al Presidente della Provincia di Pisa ed ai Signori Sindaci

con questa lettera intendiamo rivolgere a tutti Voi un caloroso appello per un’ulteriore, opportuna riflessione sul problema dell’impianto di trattamento termico dei rifiuti, presentato con il nome di dissociatore molecolare o DM-Energy, che si vorrebbe costruire alla periferia della città di Pontedera in loc. Gello.
Visto

il rinvio del progetto, ancora per un anno, avrete più tempo per valutare quale possa essere l’impatto sanitario degli impianti di incenerimento e impostare un piano di gestione dei rifiuti che comprenda alternative che non mettano a rischio la salute dei vostri cittadini.
Pur non essendo competenti in campo impiantistico, sappiamo infatti che, sulla base della legislazione vigente, impianti di questo tipo sono da considerare impianti di incenerimento a tutti gli effetti. D’altra parte, in linea del tutto generale, si tratta di impianti caratterizzati dallo stesso tipo di materiali in ingresso – i rifiuti – e dallo stesso tipo di prodotti in uscita al termine del trattamento: scorie, ceneri pesanti, ceneri volatili, residui del trattamento dei fumi ed emissioni in atmosfera di materiale particolato e di gas.
Pertanto, in assenza di prova contraria, che d’altra parte non può esistere trattandosi di impianti sostanzialmente sperimentali, dobbiamo presumere che gli effetti sulla salute della popolazione siano analoghi a quelli conosciuti per gli inceneritori propriamente detti.
Possiamo assicurarvi che esiste una copiosissima letteratura sia nazionale che internazionale sui danni alla salute causati da questi impianti (tumori, malattie disormonali, disturbi dell’immunità, malattie polmonari e cardiocircolatorie ecc).
Ecco allora che per un medico, non per mero ideologismo, ma in nome del giuramento fatto, diventa imperativo interpretare non solo il ruolo professionale di curante ma ancor prima quello di interprete della prevenzione fin dove possibile ( art. 5 del nuovo Codice Deontologico; “il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione e di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva”)
Con l’incenerimento di rifiuti si liberano nell’aria e conseguentemente sul suolo una pericolosa serie di sostanze chimiche inquinanti. Vogliamo ricordare come qualsiasi sostanza inquinante – una volta prodotta – finisca inevitabilmente, pur se con tempi e modalità diverse, nella catena alimentare e che all’apice della stessa si trovano i neonati nutriti con latte materno.
Allo stato dei fatti tutti gli impianti attualmente in funzione sono da considerarsi moderni inceneritori: ebbene, non esiste alcuna prova che essi siano innocui, mentre si accumulano segnali tutt’altro che rassicuranti. Si rincorrono numerose le notizie sugli esiti preoccupanti delle analisi compiute sulle diossine e PCB trovati nei polli, nelle uova, nei pesci e in altri animali nei pressi all’inceneritore di Montale a Pistoia. Impianti di incenerimento sotto inchiesta della magistratura o comunque problematici sono all’ordine del giorno nel nostro paese: da Massafra a Terni, da Pietrasanta a Montale, da Colleferro a Modugno, fino al “famoso” inceneritore di Brescia – spesso portato ad esempio dai politici – che ha visto numerose aziende agricole dislocate in sua prossimità con il latte fuori norma per i valori di diossine e PCB.
I Sindaci della vicina Versilia si trovano ad oggi nella condizione contraria alla vostra, a dover richiedere una proposta di indagine proprio per valutare se l’aumento di tumori ed eventi ostetrici avversi che si è verificato sul loro territorio negli ultimi anni possa essere messo in relazione all’esposizione delle emissioni del loro inceneritore.
Gli impianti di incenerimento rientrano fra le industrie insalubri di classe I in base all’articolo 216 del testo unico delle Leggi sanitarie (G.U. n. 220 del 20/09/1994,129).
La formazione degli inquinanti dipende, oltre che dal materiale combusto, dalla mescolanza assolutamente casuale delle sostanze nei forni, dalle temperature di combustione e soprattutto dalle variazioni delle temperature stesse che si realizzano nei diversi comparti, come è stato descritto anche recentemente, e ciò vale anche per l’impianto che si vorrebbe costruire in questo territorio.
Fra gli inquinanti emessi dagli inceneritori possiamo distinguere le seguenti grandi categorie:
Particolato inalabile (PM10), Particolato fine (PM2.5) e Nanoparticolato (inferiore al decimo di micron). Il nanoparticolato, non essendo trattenuto né dai filtri degli impianti (per le nanopolveri non esistono sistemi di captazione efficaci), né da quelli dell’albero respiratorio, si comporta come una spugna per le sostanze inquinanti e, una volta inalato, le veicola direttamente nel sangue determinando reazioni infiammatorie croniche a carico di svariati sistemi come il cardiocircolatorio e il neurologico.
Metalli pesanti, e i temibili VOC. Quand’anche nella fase pirolitica del trattamento queste ultime molecole venissero degradate a composti più semplici, esse si possono riformare nelle fasi successive, a seguito di reazioni secondarie, come è stato dimostrato per altri impianti. I VOC sono in gran parte estremamente tossici (agiscono legandosi ai recettori nucleari e alterando la trascrizione genetica determinano patologie endocrine, riproduttive, immunitarie ed oncologiche) e molti liposolubili (per questo più tossici per le donne e di conseguenza per feti e neonati). Fra questi ve ne è un gruppo denominato Persistent Organic Pollution (POP), cui fanno parte furani, diossine e PCB, tipicamente emessi da inceneritori, che sono estremamente persistenti e bioaccumulabili (con la Convenzione di Stoccolma del 2001 il nostro Paese ha preso l’impegno di perseguire l’obiettivo di eliminarne o quantomeno ridurne la dispersione nell’ambiente).
Le conseguenze esplicate da ciascuno di essi possono essere diverse e più gravi in relazione alla predisposizione individuale e alle varie fasi della vita e sono soprattutto pericolose per gli organismi in accrescimento.
Altrettanto preoccupante è la presenza dei metalli pesanti nelle emissioni di questi impianti. Anche il recente studio ” Patos” della regione Toscana -che ha raccolto e tipizzato il particolato atmosferico di diverse centraline dislocate nel territorio – attribuisce la maggior variabilità di metalli pesanti riscontrata a Montale, territorio rurale, proprio alla presenza di un impianto di incenerimento per varie tipologie di rifiuti. Arsenico, Berillio, Cadmio, Cromo, Nickel, sono cancerogeni certi (IARC 1) per polmone, vescica, rene, colon, prostata; Mercurio e Piombo sono classificati con minor evidenza dalla IARC (livello 2B) ed esplicano danni soprattutto a livello neurologico e cerebrale provocando difficoltà dell’apprendimento, riduzione del quoziente intellettivo (QI), iperattività nei bambini.
L’impianto previsto, non solo non farebbe eccezione, ma costituirebbe anzi una sorgente emissiva di metalli pesanti in particolare per la presenza, tra i rifiuti trattati, di car-fluff. Sotto questo profilo, il trattamento termico operato dall’impianto rischia di rendere maggiormente biodisponibili e quindi più pericolosi per la salute i metalli pesanti presenti nei materiali d’ingresso.
L’enorme dimensione di questo inceneritore neutralizza eventuali migliorie di abbattimento degli inquinanti e per tale motivo la massa dei tossici aerodispersibili probabilmente supererà di gran lunga gli inceneritori più anacronistici ma più piccoli.
Considerare l’incenerimento come pratica virtuosa per smaltire i rifiuti vuol dire mistificare la realtà e ignorare studi allarmanti sull’alta incidenza tumorale nelle aree prossime ad inceneritori che riguardano non solo l’Italia, ma anche la Francia e l’Inghilterra («Etude d’incidence des cancers à proximité des usines d’incinération d’ordures ménagères» 2008 Secrétariat du Département santé environnement, Institut de veille sanitaire 12 rue du Val d’Osnes 94415 Saint -Maurice Cedex; “The Health Effects of Waste Incinerators” 4th Report of the British Society for Ecological Medicine Second Edition June 2008). A questo proposito si segnala l’ennesimo recentissimo studio condotto nell’area di ricaduta dell’inceneritore di Besançon dove si osserva una correlazione statisticamente significativa fra concentrazioni seriche di sostanze diossino-simili e PCB ed insorgenza di linfoma Non-Hodgkin. Studi di cui sarete sicuramente a conoscenza e per i quali rimaniamo a disposizione per fornivi il materiale se vi necessita.
Inoltre Vi invitiamo per il noto “principio di precauzione” ad un uso prudente ed il più possibile informato del vostro potere decisionale (il testo della Costituzione Europea all’art. 111-233 puntualizza “tutte le situazioni in cui si identifichi un rischio ma non vi siano prove scientifiche sufficienti a dimostrarne la presenza o l’assenza, o a determinare adeguati livelli di protezione”).
E’ qui necessario ribadire che il “principio di precauzione” non si basa sulla disponibilità di dati che provino la presenza di un rischio, bensì sulla mancanza di dati che garantiscano l’assenza di tale rischio (tale principio vale ancor di più se le evidenze epidemiologiche esistono e sono numerose come nel nostro caso).
Una buona occasione per fare Prevenzione Primaria è, a nostro avviso, quella di scegliere metodi di gestione dei rifiuti alternativi all’incenerimento, evitando di costruire impianti che emettono pericolosi inquinanti.
Del tutto recentemente questo concetto di semplice ed immediato buon senso è stato con forza ripreso dal Prof. David Kriebel della Health Environment School del Mussachussets, che sulla rivista Occup. Environ. Med. commentando un’indagine condotta da ricercatori dell’Università di Lione, in un’area in cui sono attivi 21 inceneritori (indagine che ha evidenziato rischi statisticamente significativi di gravi malformazioni urogenitali fino quasi a sei volte l’atteso in relazione all’esposizione a diossine emesse dagli impianti) letteralmente ha affermato:
“ Lo studio Cordier suscita serie preoccupazioni in relazione ai rischi per la salute dovuti alle emissioni di impianti urbani di incenerimento di rifiuti. Questo dato, combinato con l’evidenza di altri effetti negativi di questa tecnologia, dovrebbe essere di per sé determinante nella scelta della gestione dei rifiuti. Infatti oltre ad essere molto pericolosi per la salute, tali impianti:
1)provocano la produzione di ceneri pesanti e scorie tossiche comunque da smaltire;
2)contribuiscono al riscaldamento globale;
3)ma soprattutto impediscono la riduzione dei rifiuti e il riciclaggio, poiché una volta che questi impianti costosissimi sono stati costruiti, i gestori vogliono avere garantita una sorgente continua di rifiuti per alimentarli”.
Noi, in qualità di medici curanti, possiamo limitarci a tentar di contenere i danni, tagliando i rami dell’albero delle patologie mediate dagli inquinanti, in molti casi senza riuscirvi, voi dovreste agire sulle sue radici, evitando che tali patologie insorgano.
E noi siamo qui a ricordarvi che solo agendo sulle radici, potremo sperare di arginare le patologie che devastano le vite di tutti noi e dei nostri cari.
Sotto questo profilo appare moralmente inaccettabile creare le condizioni per esporre la popolazione a rischi assolutamente evitabili.
Non vogliamo ulteriormente dilungarci sul descrivere le alternative all’incenerimento dei rifiuti basate su processi di trattamento a freddo e su processi che limitino i conferimenti in discarica, i quali riteniamo dovranno costituire l’unica strada da perseguire fin da subito.
Potreste commettere un grave errore “amministrativo” con conseguenze sanitarie incalcolabili per i prossimi decenni, mettendo a rischio un territorio, il nostro, con ampie aree dedicate all’agricoltura e all’allevamento. Ciò comporterebbe una fonte di rischio alimentare ulteriore sia per la popolazione della zona sia per la popolazione distante che facesse uso di prodotti locali.
Battersi per un’etica dell’ambiente – oggi più di ieri – significa salvaguardare la propria e l’altrui vita, sollecitare nuove e più importanti idealità di sviluppo solidale e sostenibile e soprattutto rispettare le generazioni future.
L’etica della responsabilità che ci spinge a scrivere questa lettera deve essere la stessa che vi guida verso una irrinunciabile difesa degli interessi della salute della comunità senza cedimenti inopportuni alle logiche finanziarie.
Rivolgendoci alle S.V.,come Amministratori e Sindaci,” primi responsabili della salute dei cittadini”, ma anche come padri e madri di famiglie residenti nella Valdera, abbiamo voluto chiarire le motivazioni scientifiche e deontologiche che ci hanno indotto alla sottoscrizione di questa lettera.

AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
Andrea Pieroni

AI SINDACI DELL’UNIONE VALDERA
Corrado Guidi                Sindaco di Bientina
Roberto Serafini            Sindaco di Buti
Thomas D’Addona         Sindaco di Crespina
Francesca Mancini          Sindaco di Chianni
Giorgio Vannozzi            Sindaco di Casciana Terme
Lucia Ciampi                  Sindaco di Calcinaia
Filippo Fatticcioni           Sindaco di Capannoli
Ivan Mencacci               Sindaco di Lari
Fabio Tedeschi              Sindaco di Lajatico
Alberto Falchi                Sindaco di Palaia
Silvano Crecchi              Sindaco di Peccioli
Alessandro Ceccarelli      Sindaco di Ponsacco
Simone Millozzi              Sindaco di Pontedera
Maria Antonietta Fais     Sindaco di Terricciola
David Turini                  Sindaco di Santa Maria a Monte
Umberto Marvogli          Sindaco di Castelfranco

Per conoscenza:
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE
Enrico Rossi

AL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI PISA
Antonio De Bonis

AI SINDACI DEI COMUNI LIMITROFI A QUELLI DELL’UNIONE VALDERA
Moreno Franceschini         Sindaco di Cascina
Marco Filippeschi              Sindaco di Pisa
Carlo Carli                       Sindaco di Fauglia
Lorenzo Bacci                 Sindaco di Collesalvetti
Bruno Possenti               Sindaco di Calci
Osvaldo Ciaponi              Sindaco di Santa Croce
Alessandra Vivaldi           Sindaco di Montopoli
Juri Taglioli                    Sindaco di Vicopisano
Paolo Panattoni             Sindaco di San Giuliano Terme

 Elenco dei 165 medici firmatari della lettera appello contro l’inceneritore (in ordine alfabetico)

1  ARAGOSA ANTONIO  Medico di famiglia Pontedera
2  ARMILLOTTA NICOLA  Radiologo Pontedera
3  AZZARELLI ANDREA  Cardiologo Gello
4  BALDACCI CHIARA  Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
5  BALDACCI MASSIMO  Medico Generico Ponsacco
6  BALDI PATRIZIA   Anestesista AUOP
7  BARTOLOTTO ALESSANDRA  Diabetologa Pisa
8  BASSI AGOSTINO   Medico di famiglia Castelfranco
9  BATTINI LORELLA  Ginecologo Fornacette
10  BERNARDI FRANCESCA  Ginecologo e Medico prenatale Pontedera
11  BIGLIAZZI GUIDO  Medico oculista Treggiaia
12  BIMBI SAURO   Medico di famiglia Castelfranco
13  BIVER PASCAL   Neonatologo Pisa
14  BOCCI SERGIO   Medico DEU USL 5
15  BOLDRINI ANTONIO  Direttore Neonatologia Pisa
16  BONUCCELLI ALESSANDRO  Ginecologo S. Lucia
17  BOTTONE PIETRO   Ginecologo AOP
18  BULLERI ALESSANDRA  Radiologa Pisa
19  CADUTO JOSAFAT   Medico di famiglia Castelfranco
20  CALDERAZZI ANDREA  Professore Associato di Radiologia Pisa
21  CAPPELLI NICOLA  Professore Associato di Ginecologia ed Ostetricia Pisa
22  CAPRAI SILVIA   Pediatra Pontedera
23  CARAMELLA DAVIDE  Direttore Radiologia Pisa
24  CARMIGNANI ARIANNA  Ginecologo AOP
25  CARUSI ALESSIA   Odontoiatra Ponsacco
26  CARUSI FILIPPO   Odontoiatra Ponsacco
27  CASTELLANI CECILIA  Ginecologo S. Lucia
28  CECCHETTI RICCARDO  Reumatologo Gello
29  CECCHI MARTINA   Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
30  CELA VITO   Ginecologo AOUP
31  CETANI FILOMENA  Endocrinologa Pisa
32  CHATZIANAGNOSTOU KYRIAZOULA  Diabetologo CNR Pisa
33  CHIARADIA PAOLO  Specialista in Medicina Interna USL 5 – S.Lucia
34  CIARDELLI MASSIMILIANO  Neonatologo presso AOUP
35  COMITE CLAUDIO  Anestesista Pisa
36  COSIO STEFANIA  Ginecologo oncologo Pisa
37  CUBEDDU ALESSANDRA  Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
38  CUTTANO ANTONIO  Pediatra presso Neonatologia di Pisa
39  D’ACUNTO ANTONIO  Ginecologo Pisa
40  DANI LUCIA  Nefrologa Pontedera
41  DE PASQUALE LUCIANA  Neuropsichiatra Pisa
42  DE RUGGERO ALESSANDRO  Ginecologo AOUP
43  DEL SARTO GIULIANA  Medico di famiglia Castelfranco
44  DEL TACCA MARIO  Direttore Farmacologia Università di Pisa
45  DERI FABIO  Medico di medicina generale Pontedera
46  DI BERNARDINO OLGA  Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
47  FACCHINI VIRGILIO  Ex Direttore II Divisione Ostetricia Pisa
48  FALASCHI MANOLA  Medico di base Collesalvetti
49  FORNARI LETIZIA  Ginecologo AOP
50  FRESCHI LETIZIA  Ginecologa Pisa
51  FRUZZETTI FRANCA  Ginecologo AOUP
52  FULCERI ANSELMO  Ginecologo AOP Fornacette
53  FUSTAINO LOREDANA  Chirurgo Oncologia della mammella Pisa
54  GADDUCCI ANGELO  Direttore Oncologia Ginecologica OUP
55  GAFFORIO LUCA  Ginecologo Ponsacco
56  GALEOTTI ELSA  Anestesista Pontedera
57  GAMBACCIANI MARCO  Ginecologo AOUP
58  GARETTI GIAN LUCA  Medico di base – ISDE
59  GARGINI ANTONIO  Ginecologo Calci
60  GARIBALDI SILVIA  Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
61  GENNAZZANI ANDREA  Direttore della Clinica Osterica I Pisa
62  GERBI NICOLA   Medico generale e Specialista in Medicina del lavoro – Cascina
63  GHIADONI LORENZO  Internista presso Clinica Medica Pisa
64  GHILLI MATTEO   Pediatra Neonatologia Pisa
65  GHIO ALESSANDRA  Diabetologa Pisa
66  GHIRRI PAOLO   Neonatologo Pisa
67  GIACONI CLAUDIA  Radiologa Cascina
68  GIANNINI ANDREA  Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
69  GIUNTINI ARIANNA  Ginecologo Capannoli
70  GIUSEPPE RUGGERO  Medico di Medicina generale Ponsacco
71  GIUSTARINI SANDRA  Medico di Medicina generale Pontedera
72  GIUSTI GIULIANO  Professore Associato Ginecologia Università Pisa
73  GRANA MARIA   Direttore Anestesia e Rianimazione AOP
74  GRANCHI MARCO   Pediatra convenzionato Gello
75  GRENCI ROBERTO   Medico di medicina generale Ponsacco
76  GUAZZELLI GIORGIO  Direttore Ginecologia e Ostetricia Pontedera
77  GUERRINI LAURA   Pediatra neonatologo AOUP
78  GUIDI ALESSANDRA  Nefrologa San Miniato
79  LACARIA EMILIA   Diabetologa Pisa
80  LAMBARDI ALESSIO  Medico DEU Ponsacco
81  LAZZERESCHI MICHELE  Radiologo Pontedera
82  LEVANTI SALVATORE  Ginecologo Pisa
83  LIUT MARTINA   Ginecologo Pontedera
84  LOPRIENO GREGORIO  Tossicologo dell’ambiente e spec. di Igiene e medicina prevenzione
85  LORENZETTI FULVIO  Chirurgo plastico UOP
86  LUTI LAURA   Oncoematologa pediatrica AOUP Pontedera
87  MACELLONI ROBERTO  Geriatra Gello
88  MAGGIORE GIUSEPPE  Direttore della Pediatria II Pisa
89  MAGNANI AMERIGO  Odontoiatra S. Lucia
90  MAGNANI ROBERTO  Odontoiatra S. Lucia
91  MARCO PUGLIESE   Pediatra Convenzionato
92  MASI FRANCESCA   Psicologa Ponsacco
93  MASSEI PIETRO   Medico Convenzionato – Reumatologo Ponsacco
94  MASULLO MARIAGRAZIA  Radiologa Pisa
95  MAURIZIO ROMANI  Medico omeopata Firenze
96  MAZZANTIN GIUSEPPE  Guardia medica Ponsacco
97  MENICHINI ELISABETTA  Odontoiatra Ponsacco
98  MENICHINI GIOVANNI  Dermatologo Cenaia
99  MERLINI SARA   Medico Peccioli
100  MONICELLI ANTONIO  Odontoiatra Vicopisano
101  MORETTO CARLO   Chirurgo Addominale Cisanello Pisa
102  MORGANTINI GIOVANNA  Medico psicoterapeuta Gello
103  MORINI PAOLO   Ginecologo AOP
104  NACCARATO GIUSEPPE  Professore associato di Anatomia Patologica Pisa
105  NARDINI VINCENZO  Direttore Anatomia Patologica III AOP
106  NINNI ELENA   Odontoiatra Ponsacco
107  NINNI FILIPPO   Ginecologo AOP
108  ONETTO FEDERICA  Geriatra Livorno
109  ORSINI STEFANO   Medico di medicina generale Ponsacco
110  PAGANO CALOGERO  Guardia Medica Ponsacco
111  PALATRESI RICCARDO  Medico di medicina generale Vinci
112  PAOLICCHI ALESSANDRO  Radiologo Pontedera
113  PARAGLIOLA TERESA  Medico DEU Geriatra Pisa
114  PARDELLI ISABELLA  Anestesista AOP
115  PARDOSSI ROMANO  Medico di famiglia Pardossi Calcinaia
116  PAZZAGLIA MICHELA  Geriatra Latignano
117  PECENCO SILVIA   Dermatologa Cascina
118  PELLEGRINETTI GRAZIELLA  Neonatologa Pisa
119  PENNO GIUSEPPE   Diabetologo Pisa
120  PERRINI VITO   Medico presso anestesia e rianimazione AOP
121  PERUTELLI ALESSANDRA  Ginecologo AOP Pisa
122  PIAGGESI LAURA   Ginecologa Ospedale Pontedera – S. Lucia
123  PICCINI FRANCESCA  Anestesista AOP
124  PISANESCHI SILVIA  Medico presso Clinica Ostetrica
125  PISTOLESI SONIA  Medico di famiglia Pontedera
126  POLITI SAVINA   Diabetologa Pisa
127  RAGONI EDO   Medico di Medicina generale Fornacette
128  RAVAGLI SUSANNA  Specialista in Psichiatria c/o Sert Pontedera – Cascina
129  RICCERI WALTER   Medico di distretto
130  ROCCHI VALERIA   Reumatologa Pisa
131  RONCELLA MANUELA  Direttore Chirurgia oncologica mammella Pisa
132  ROSSETTI ELENA   Chirurgo oncologia della mammella Pisa
133  ROSSI ANNA MARIA  Cardiologa Gello
134  RUGGERO GIUSEPPE  Medico di Medicina generale Ponsacco
135  SALERNO MARIA GIOVANNA  Direttore Unità Operativa Ostetricia e Ginecologia II Pisa
136  SALVADORI TIZIANA  Medico Cenaia
137  SANSONE ENZA   Ginecologo AOP
138  SARDI MANUELA   Medico di Medicina generale Cenaia
139  SCACCIATI FABIO  Medico convenzionato immunoematologo Gello
140  SCARPELLINI PIETRO  Psichiatra Cenaia
141  SCAVELLO ANGELA  Anestesista AOUP
142  SIGALI EMILIO UMBERTO  UO Neonatologia Pisa
143  SIMI GIOVANNA   Medico presso Clinica Ostetrica Pisa
144  SIMONA VESTRI   Medico di base Cascina
145  SIMONCINI TOMMASO  Professore associato Ginecologia Università di Pisa
146  SPINETTI ADRIANA  Ginecologa Livorno
147  SPIRITO NICOLETTA  Medico Pisa
148  SPISNI LAURA   Direttore DEU Ospedale Lotti Pontedera
149  SQUARCINI GIULIANO  Cardiologo Pontedera
150  STELLA CINI   Pneumologo Lari
151  TAPONECO FABIO   Ginecologo AOP
152  TAVELLA NICOLA   Medico convenzionato SSN specializzando in Ginecologia Pontedera
153  TEDESCHI ANNA   UO diabetologia e malattie metaboliche Cisanello
154  TERRANOVA GIUSEPPINA  UO Governo clinico e UO Medicina legale USL5
155  TESI MASSIMO   Medico di famiglia Montopoli
156  TOGNARELLI PAOLO  Anestesista Gello
157  URBANI CLAUDIO   Endocrinologo Cisanello – Castelfranco
158  URBANI PAOLO   Medico di Medicina generale e del Lavoro Castelfranco
159  VALENTINO VALERIA  Ginecologo Pisa
160  VANNI GLORIA   Medico di Medicina generale Pontedera
161  VIGOTTI MARIA ANGELA  Ricercatrice CNR ISDE Pisa
162  VIRDIS AGOSTINO  Cardiologo presso Clinica Medica Pisa
163  VOLPE LAURA   Diabetologa Pisa
164  VUERICH MARCO   Neonatologo AOUP
165  ZANCA GIULIA   Medico presso Clinica Ostetrica Pisa

7 Commenti
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dimitri
13 anni fa

xDa parte mia un GRAZIE a questi coraggiosi medici che hanno sottoscritto il prezioso documento (cambio subito il mio medico di base, che non ha firmato, scegliendone uno in questa lista).Riporto alcuni dati riguardo ai morti di tumore in Italia (ISTAT):1980 122.0001990 147.0002000 159.0002001 163.0002002 162.0002003 167.144(1)2004 164.790(1)2006 168.644(1)2007 172.825(1)E al di là dei numeri, lo vediamo tutti, nel nostro quotidiano, quello che sta succedendo, no?E’ in corso un vero e proprio genocidio ed è evidente che la medicina brancola ancora nel buio più completo.(2)Questi medici hanno voluto dare il proprio contributo in termini di PREVENZIONE, che ricordo non è… Leggi il resto »

bosco
13 anni fa

ignorare l’evidenza?“Potreste commettere un grave errore “amministrativo”” Questo e’ forse l’unico passaggio che terranno in considerazione.Me lo continuo a chiedere, dandomi poi la medesima risposta:Come e’ possibile che costoro decidano di costruire un ecomostro nonostante le evidenze scientifiche negative?Come possono ignorare ogni appello, ogni prova concreta?Se la costituzione stessa considera la salute del cittadino come interesse PRIMARIO, come possono loro metterne altri davanti?Il tutto senza MAI pagare in prima persona?E quando e’ accaduto che la gente si e’ trasformata in budino molle senza nemmeno piu’ la forza e la volonta’ di abbattere cio’ che il DELIRIO di alcuni eregge contro… Leggi il resto »

dimitri
13 anni fa

lo so
[quote name=”dimitri”]

RISPOSTA

Non è vero che la Medicina brancola nel buio. La Medicina ha parecchie prove certe e una quantità immane d’indizi, e a insabbiare e ad imbavagliare tutto questo patrimonio di conoscenza sono quelli che noi abbiamo travestito da scienziati.[/quote]

lo so lo so, quelli che brancolano nel buio sono i medici e i ricercatori imbavagliati.
se si volesse, il problema cancro sarebbe risolto in poco tempo.

edimattioli
13 anni fa

verifiche e presa di coscienzaPREVENZIONE PRIMARIA, ovvero non ammalarsi, perchè le malattie che guariscono al 100% sono quelle che non sono MAI venute!!! Nel 2006 il codice di deontologia medica è stato integrato con l’art. 5 “Educazione alla salute e rapporti con l’ambiente”, in base al quale “Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. A tal fine il medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all’utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile. Il… Leggi il resto »

gelu
13 anni fa

MalattieNoi ormai non votiamo più: l’ultima speranza è stata votare per Lei, dott. Montanari. Credo che il numero del non-voto sia abbastanza alto, ma non funziona comunque. Se ne fregano e basta. La tv è spenta, i quotidiani si reggono con l’aiuto dello stato. Mi chiedo: anche i politici si ammalano. Perchè non si chiedono il motivo della malattia? ci arriverebbero anche loro a sapere la verità, no? è la malattia che ti spinge a fare ricerche, a saperne di più, a… voler guarire, inutilmente. Ringrazio tutte le persone sane che si spendono per il microscopio. RISPOSTA Come ogni criminale,… Leggi il resto »

edimattioli
13 anni fa

ci siamo!!!
con 5,80 euro ci si leva la paura !!! http://www.sanispira.it/doc/interna/DOC24.pdf
… senza parole!

RISPOSTA

Mi chiedo a che cosa serva un prodotto del genere a Brescia. Mi pareva che un corteo di scienziati di prima grandezza avesse certificato che, grazie al termomiracolizzatore che svetta dritto e orgoglioso della sua azzurrità, l’aria che esce sia molto più pulita di quella che entra. E, allora, perché tapparsi il naso? Bresciani, approfittate del privilegio che avete e respirate a pieni polmoni!

MARTINELLI
13 anni fa

Albert Einstein
“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.

ALBERT EINSTEIN