Le vostre domande

Un “articolo” che vi riguarda e potrebbe portare discredito alla vostra ricerca.

Egregio Dottor Montanari,

le scrivo per metterla al corrente di un coinvolgimento che riguarda lei e sua moglie, la dottoressa Gatti.

È necessario un preambolo: nel mondo del complottismo si sta diffondendo una fantasiosa ipotesi, naturalmente non suffragata da nessunissima prova, secondo cui le scie di condensazione degli aerei sarebbero in realtà aerosol rilasciati volontariamente da un'organizzazione tanto segreta quanto malvagia e potentissima a livello mondiale, composti da sostanze dannose non meglio identificate (si spazia da una pletora di elementi chimici a virus, batteri, parassiti e quant'altro) che servirebbero agli scopi più impensabili (dallo sterminio di massa al ontrollo del clima su scala mondiale, dall'occultare astronavi aliene all'imporre il controllo mentale sull'intera popolazione mondiale).

Due dei più decisi sostenitori di tale bufala sono i fratelli Rosario e Antonio Marcianò, più noti in rete come Straker (ma anche "nicscics") e Zret  (ma anche Thot e Ptah) (se indico i loro veri nomi non è in dispregio della privacy ma perché loro stessi li hanno diffusi e li pubblicizzano in rete). Una delle loro tesi preferite è che nelle scie siano sparse delle nanomacchine che aggredirebbero gli esseri umani, provocando tra l'altro il morbo di Morgellon (patologia di cui in pratica si conosce solo il nome e i sintomi, non essendo noti né cause, né eventuale infettività, né cure e anzi che la medicina ancora non riconosce visto che i sintomi si possono ricondurre ad altre patologie note).

Lei si chiederà cosa, in tutto ciò, possa riguardare lei e sua moglie. È presto detto: i due personaggi di cui sopra sono anche arcinoti per coinvolgere nelle loro beghe delle persone ignare che neanche si sognano di appoggiare le loro folli posizioni sulle "scie chimiche", manipolando e deformando per i loro scopi propagandistici le affermazioni altrui. Questa volta è toccato a lei e a sua moglie.

Infatti, in questo "articolo" (http://sciechimiche-zret.blogspot.com/2007/10/la-dottoressa-gatti-casi-di-morgellons.html), i due fratelli cercano di far passare l'dea che i vostri studi sulle nanoparticelle (quelle che provengono da lavorazioni industriali e da inceneritori), confermerebbero l'esistenza di quelle che loro chiamano nanoparticelle (cioè come detto nanomacchine sparse apposta dagli aerei per chissà quali malvagi scopi che sarebbero causa del morbo di Morgellon succitato).

Non contenti, traducono una frase della dottoressa Gatti stravolgendone completamente il senso (lei scrive «We need nanotehcnologies and nanotechnological tools in order to face problems also medical that occur at nanoscale level», cioè «Noi necessitiamo di nanotecnologia e strumenti nanotecnologici per affrontare i problemi, anche  edici, che si presentano a livello nanometrico», mentre loro traducono «Noi dobbiamo adottare le precauzioni necessarie affinché le nanotecnologie e gli strumenti delle nanotecnologie non provochino i problemi che sono riscontrati anche in ambito medico»).

In conclusione, le scrivo perché rispetto e condivido la vostra seria ricerca, che già ora non viene certo agevolata, quindi non vorrei che, permettendo che venga associata a certi figuri e alle loro fantasie malate, possa vieppiù essere screditata da chi vede con essa danneggiati i propri interessi economici.

Con stima, le porgo i miei più cordiali saluti.

RISPOSTA

Una lunga e triste esperienza mi ha alla fine convinto ad infischiarmi di tutte le fesserie che si attribuiscono a me o a mia moglie. Giornali, TV, radio e blog vari (tra questi anche uno molto grosso) si sbizzarriscono nelle assurdità più bizzarre. A noi sono attribuibili solo le cose che diciamo e tutto il resto è abusivo. Quanto alle scie chimiche, mi viene posto il problema quasi ad ogni conferenza ed io invariabilmente rispondo che non ne so nulla, che anch'io ho visto più volte scie insolite sia in Italia sia all'estero, e che, perché io possa dare un'opinione, ho bisogno di esaminare dei campioni presi direttamente da queste scie. Cosa che, ad oggi, nessuno mi ha messo in condizione di fare. A proposito del cosiddetto morbo di Morgellons, anche di questo mi è stato chiesto di occuparmi ma non ho alcun elemento per farlo. Tempo fa tentai di coinvolgere un centro di ricerca americano che diceva di avere casi in una sorta di studio, ma non ebbi alcun riscontro.

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