“Libiam libiamo, ne’ lieti calici…”
Mi pareva valesse la pena rispolverare il valzer del primo atto della Traviata: la solennità è di quelle che contano.
Oggi, per chi non lo ricordasse, ricorre il primo anniversario di una delle tante porcate taciute di questo migliaio di chilometri di una penisola così bizzarra nella forma e così ridicola nella sostanza: la sottrazione del microscopio da parte dei prodi Giuseppe Grillo e Marina Bortolani da una parte e Stefano Papa in rappresentanza della gloriosa Università di Urbino dall’altra. L’unione fa la forza.
Lo ammetto, quella porcata, pur infinitamente più grave, non ha l’attrazione delle prodezze galanti del nostro presidente del consiglio, e, dunque, rassegniamoci al silenzio ed occasionalmente, alle espressioni di noia irritata.
Magari a qualcuno verrà in mente quanto ebbe a scrivere l’avvocatessa Bortolani a proposito del “sottoutilizzo” dell’apparecchio da parte nostra. Chi avrà la voglia e il senso dell’umorismo per andare al sito http://www.bortolanionlus.it/ e farà caso alle date troverà una serie di amenità degne di qualche minuto della sua vita. Se usare l’apparecchio mai meno di otto ore al giorno partorendo risultati giudicati preziosi e per questo impiegati da una lista di istituzioni internazionali di enorme prestigio è sottoutilizzo, che dirà la bionda Marina del silenzio tombale in cui è relegato l’apparecchio desaparecido da 365 giorni? E che dirà lo scienziato professor Papa che annunciò trionfalmente urbi et orbi, riscuotendo l’approvazione commossa di grullini, scienziate di livello condominiale, giornaliste uscite da una mescita pubblica e signore piene di dignità, una serie di progetti di ricerca di cui, guarda caso, nemmeno uno ha visto la luce (http://www.youtube.com/watch?v=VNXNCB5D-lY)? Non mi chiedo che cosa dirà il ragionier Grillo, perché quello, ad operazione d’imbavagliamento compiuta, non solo non parla ma continua imperterrito a censurare chiunque tenti di estorcergli una giustificazione per un atto che sbugiarda senza appello tutta la sua “dottrina”. Ma, in fondo, che potrebbe mai dire se nessuno gli ha spiegato il perché lui si è prestato a fare ciò che ha fatto? Per lui, dunque, rispolverando una vecchia frase dell’avvocato Peppino Prisco buonanima, chiediamo l’assoluzione per non aver compreso il fatto.
Comunque sia, in una società appena appena dignitosa una follia come quella della sottrazione di uno strumento di ricerca avrebbe avuto vita breve: se non altro chi a suo tempo fu buggerato donando i quattrini si sarebbe presentato ad Urbino, avrebbe caricato lo strumento su di un camion e l’avrebbe restituito a coloro ai quali l’oggetto spettava. Ad Urbino nessuno avrebbe alzato un dito perché di quel coso per loro misterioso nessuno ha mai capito che farne, e quel coso non riescono nemmeno a sbolognarlo nonostante le amenità pubblicate dal sullodato Papa. Da noi, nulla di tutto questo. Anzi, i mezzi d’“informazione” stessi si sono ben guardati dal fare parola, tutti compreso quel Fatto Quotidiano che incarna con fedeltà l’atteggiamento del furbo italiota bisognoso di liberare la vescica e intento a farlo controvento. Beh, se questi tacciono in coro è, in fondo, perché sono tutti commensali.
Adesso, come Sisifo condannato a spingere il masso sulla vetta del monte, ricominciamo da capo incrociando le dita perché il masso non rotoli giù di nuovo. Fatta indispensabile pulizia del manicomio già protagonista della raccolta di fondi che permise a suo tempo di acquistare il microscopio ora impolverato chissà dove tra le colline del Montefeltro in attesa che qualcuno finalmente lo tolga dai piedi, per testarda volontà di chi non si arrende ai soprusi siamo ripartiti con un’altra raccolta fondi per mettere una pezza al danno di cui tutti soffriamo anche se c’è chi s’illude ingenuamente che non sia vero. Stavolta, se arriveremo alla meta evitando gli attacchi che non mancheranno di certo perché senza bavaglio siamo pericolosi, il microscopio sarà intestato a me e io, se mi verrà il ghiribizzo, ci guarderò le ragadi dei cammelli come spiritosamente diceva il comico Grillo quando mi usava come attrazione da circo. Qualunque cosa sia, però, ragadi o no, di certo al microscopio nuovo non lascerò fare la figura che quello emigrato sta rimediando dove è ora.
Non posso negare che trovo questa ennesima operazione di salvataggio della ricerca piuttosto faticosa e che avrei preferito dedicare il mio tempo ad imprese più fruttuose per il bene comune, compreso quello di chi non sa di essere un autolesionista. Tuttavia devo ammettere che quanto sta accadendo ora mi riempie non solo di energia ma anche di ottimismo. Accada ciò che accada, qualunque sia l’esito dell’operazione che mira a rimetterci in condizione di ricercare, si sta verificando un censimento delle persone per bene e il fatto che un censimento esiste significa che il mondo degli Uomini con la maiuscola non è stato ucciso a dispetto degli attacchi continui.
Gli attacchi ci saranno: le damine al veleno non si rassegneranno, i grullini daranno la stura a tutta la loro ottusità così funzionale al sistema che qualcuno ha dato loro ad intendere che stanno combattendo, le giornaliste scaricate dall’ordine professionale continueranno ad inventare le fesserie più stravaganti, le scienziate senza scienza e senza congiuntivi ma con tanto tempo a disposizione non rinunceranno a rendersi ridicole inviando logorroici quanto eccentrici e sgrammaticati messaggi agli scienziati veri che provvederanno come sempre ad archiviarli tra la carta da riciclare, i soliti noti continueranno nell’anonimato a spedire denunce fraudolente sul nostro conto alle “autorità” che non vedranno l’ora di cascare nel tranello, magari l’avvocatessa Bortolani comunicherà ancora una volta di avermi citato in giudizio, nessuno sa dove e perché, visto che a me non è mai arrivato nulla… Insomma, tutto nella più normale delle normalità.
Noi, superato da tempo il punto di non ritorno, andremo avanti e, come spesso accade a chi si oppone agli eserciti con la guerriglia, alla fine vinceremo. E, se non sarà la ragione a prevalere, sarà la Natura stessa, giudice inappellabile, a decretare chi stava dalla parte del giusto.
Auguri…auguri, buon anniversario! … Sto frequentando ambienti in cui spesso si parla di nanopolveri e nanopatologie (anche da parte di esperti stranieri interpellati), ed ho notato che non si parla mai di voi, che siete i padri di queste scoperte, come se foste spariti o non foste mai esistiti… RISPOSTA È storia vecchia di secoli. Si fa una scoperta e questa scoperta viene osteggiata per mille ragioni. Poi, quando la cosa diventa troppo evidente per continuare ad essere negata, arriva qualcuno “che conta” e che della scoperta si prende il merito. Nessun dubbio che questi cialtroni dovrebbero vergognarsi anche solo… Leggi il resto »
GRUPPO “400.000 euro per la ricerca sulle nanopatologie”, ISCRIVETEVI TUTTI !!!!!!!!!!!La gente ha la “Sindrome dello spettatore”, sono tutti bravi a dirvi quello che dovete fare, proprio ciò di cui non avete bisogno, e a criticare a vanvera appena c’è qualche burattino che si inventa una storia, partitini del “SI” e partitini del “NO”, la banalità al potere… siete grandi, meravigliosi… le multinazionali usano terribili tecniche di neurocontrollo x decerebrare le masse… Io a novembre ho anticipato tutti portando di persona 500€ dalla Calabria fino a Modena, inconsapevole della meravigliosa sorpresa a breve, ed altrettanti ne manderò appena avrò i… Leggi il resto »
Sembra ieri…..
Carissimi ,
tanto si è scritto e tanto si è fatto ma l’indifferenza e l’ignoranza regna ancora sovrana !!!
Non c’è frase migliore che possa riassumere questa squallida vicenda..
[b] “Ci portano via il microscopio, ma il cervello e il cuore sono impossibili da rubare.”[/b]
http://www.youtube.com/user/RICERCAeVITA#p/u/10/5XZg9XLACfo
BOIA CHI MOLLA !!!!
Per non dimenticare !!!
E’ passato un’ anno da quando ho avuto l’onore di conoscere il Prof. Stefano Papa.
Come dimenticarlo…….
[url]http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=12823[/url]
xx
scusate avrei bisogno urgente del testo completo della ricerca dell’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA che (così mi dicono) dimostra che gli inceneritori non sono dannosi per la salute. ne ho bisogno urgente, inceneritoristi che dalle mie parti vogliono accasarsi lo citano di continuo, e in rete trovo solo degli estratti insignificanti.
TROVATO[quote name=”dimitri”]auguri, buon anniversario! … Sto frequentando ambienti in cui spesso si parla di nanopolveri e nanopatologie (anche da parte di esperti stranieri interpellati), ed ho notato che non si parla mai di voi, che siete i padri di queste scoperte, come se foste spariti o non foste mai esistiti…[/quote][quote name=”Dimitri”]scusate avrei bisogno urgente del testo completo della ricerca dell’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA che (così mi dicono) dimostra che gli inceneritori non sono dannosi per la salute. ne ho bisogno urgente, inceneritoristi che dalle mie parti vogliono accasarsi lo citano di continuo, e in rete trovo solo degli estratti insignificanti.[/quote]TROVATO. dovrebbe… Leggi il resto »
le solite conferme
Siamo stati 3 giorni senza il collegamento internet, e oggi è passato un tecnico che mi dice: Provi a navigare… io vengo qui sul blog, gliene parlo (del microscopio), lui non lo sapeva, ma ci diceva: Provate a chiedere alle asl quanti malati di tumore lì intorno (parliamo dell’inceneritore di brescia)…quei dati non li daranno mai! e, imperterriti, i giornali continuano a parlare di PM10….qualche altra citazione di Totò, chi ce l’ha?
RISPOSTA
Ormai a Brescia siamo a livello di macchietta. L’umorismo sarà forse un po’ macabro, ma sui gusti non si discute.