Il 2020 si è aperto all’insegna della comicità.
Un’“università” americana sita tra Miami e l’Equador ha laureato ad honorem, attribuendogli pure un dottorato di ricerca, nientepopodimenoche il ragionier Grillo Giuseppe. Antropologia è la materia nella quale in Nostro tanto eccelle da meritare un riconoscimento cui pochi sono arrivati. E, diciamolo per sottolineare il lato umano del neo-dottore, il Beppe ora non più solo nazionale si è commosso.
Chi avesse voglia di andare a ficcare il naso in quell’“università” potrebbe trovare qualcosa su cui restare perplesso (https://www.iltempo.it/cronache/2020/01/04/news/beppe-grillo-laurea-honoris-causa-universita-miami-quito-sito-strafalcioni-dottore-elevato-1262335/) ma l’importante è che i meriti del NOSTRO Beppe siano stati finalmente riconosciuti, e lasciamo commentare agl’invidiosi che il livello è quello delle nostre vecchie e, peraltro, mai abbastanza rimpiante osterie, regno di filosofi e fonti zampillanti di sapienza. Ora, dopo essere stato comico di professione, difensore intemerato dell’ambiente con tanto di salvifici inceneritori a fare da scudo (prima no e poi sì, ma che non si sappia troppo), nuotatore di lunga lena, statista, difensore della Scienza con un palmares di tutto rispetto che va dal microscopio sequestrato ai cattivacci fino al Patto per la Scienza con luminari del suo stesso calibro, disarcionato sulla via di Damasco (o altra via?) dal dio Vaccino, luminoso voltagabbana per il bene del mondo, eccolo dottore: il dottor, ragionier Grillo Giuseppe Piero. Mica pizza e fichi! C’è da sperare che la lezione magistrale che sicuramente impartirà come è prassi in occasioni del genere sarà diffusa urbi et orbi, certi che il ricordo dell’Alberto Sordi “ammericano” e quello del nostro Matteo Renzi in versione senza frontiere saranno azzerati.
Anni fa un intrattenitore televisivo fu insignito di una laurea altrettanto ad honorem in Farmacia. La mia tentazione fu quella di bruciare il mio “pezzo di carta” per il quale avevo frequentato anni di lezioni per almeno 44 ore settimanali e sostenuto esami non proprio di tutto riposo (per sostenere qualcuno di essi c’era chi cambiava università). Poi mi sono rassegnato all’evidenza: come mi disse un mediocre professore di una pessima università italiota, “una laurea non si nega a nessuno.”
Ora, poi, le università da film con Alvaro Vitali sorgono come funghi e quei funghi non sono sempre eduli.
E, signore e signori, lo spettacolo 2020 continua con il prossimo numero.
A proposito del cammino che la “cultura” ha intrapreso, dopo che Lancet e New England Journal ammettono candidamente che metà di ciò che si pubblica in campo medico è falso (menzogna: ad essere falso è infinitamente di più!) ecco che anche Science, una rivista un tempo di prestigio e un tempo dotata di ottima credibilità, si unisce al gregge.
Chi ha stomaco legga https://www.sciencemag.org/news/2020/01/italian-scientist-has-become-celebrity-fighting-vaccine-skeptics
Per quanto mi riguarda, io rido e mi astengo dal commentare, limitandomi a porre a me stesso qualche domanda sul livello scientifico e umano del personaggio. Le risposte me le do da me e non le pubblico, stante il fatto che in questo paese carnevalesco le querele si fanno gratis e non importa per quale ragione. A differenza di quanto avviene in paesi meno incivili dove chi ha fatto perdere tempo alla polizia che ha dovuto indagare e alla magistratura paga, qui, nulla di tutto questo e, dunque, la magistratura può essere usata a proprio piacimento.
Posso solo dire che qualunque rivista di gossip supera di varie spanne la credibilità di Science e mi fermo qui
Chi aveva pensato che numeri come quelli di Di Maio statista, Lorenzin e Grillo (Giulia) ministre, Tajani e Grasso uomini politici, il PD un partito, gli ospedali luoghi di cura, meningite (quale?) epidemica fossero insuperabili, eccolo smentito dai fatti.
Come stava stampato sui manifesti del teatro dei burattini decenni fa, “ridere, ridere, ridere!”
Nel 2005 Valentino Rossi ricevette dall’Università di Urbino la laurea ad honorem in “comunicazione”. Qualche tempo dopo il campione incappò in una brutta storia col fisco italiano, per aver attuato il solito giochetto di fissare la residenza all’estero, in un luogo dove si pagano meno imposte. Ricordo che, nel momento dello scandalo, alle molteplici e ovvie domande che tutti volevano rivolgergli il Dottore in “comunicazione” si sottrasse pervicacemente e “comunicò” la sua versione dei fatti tramite un videomessaggio registrato. Quando si dice il valore del titolo di studio… Per quanto riguarda Burioni premiato da Science, un mio ex amico, un… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – Le lauree honoris causa sono da sempre e nella maggior parte dei casi delle ignobili pagliacciate. Unisca a questo il fatto che, facendo la conta di tutte le istituzioni che si fanno chiamare università, a salvarsi sono veramente poche. Conoscendo l’ambiente, le posso assicurare che gli USA sono per distacco al comando in questa classifica di mortificante idiozia. Per ciò che riguarda il suo ex amico, sarebbe un allievo modello.
Al suo amico gli ricordi di Galilei quando sosteneva la teoria eliocentrica contro tutta la comunità scientifica del tempo. La verità quasi mai è rappresentata dalla massa, specie se piena d’imbecilli.
RISPOSTA a Dantes – La tragicommedia è che la verità è alla portata di tutti ma pochi la vogliono vedere. Questo è ciò che è chiaro a chi fa girare la giostra.