“Tutte balle!”

Sono combattuto: rido? Piango? Mi arrabbio? Me ne frego?

Un tempo io godevo di una piccolissima fama, una nanofama, se vogliamo restare aderenti al mio mestiere, tra gli entusiasti della maratona. Qualche superappassionato mi riconosceva per strada, ma dovevano essere davvero dei maniaci della maratona. In ogni caso si trattava sempre d’incontri molto piacevoli perché si parlava di un argomento che ambedue conoscevamo e che amavamo appassionatamente.

Passano gli anni e il pedaggio da pagare all’età diventa sempre più gravoso. Così, addio maratona e solo i vecchi come me si ricordano del mio sudore. Oggi, però, molta più gente sa chi sono. Anzi, molta più gente sa che esisto, perché, quanto a sapere chi sono temo che siamo lontani come dalla Terra alla Luna.

A causa di un destino rio e baro, io mi sono ritrovato a partecipare a qualche scoperta che ha cambiato la Medicina, e spesso quelle scoperte sono state sbeffeggiate e imbavagliate. Questo salvo, poi, ricomparire a distanza di anni con la firma di qualche trombone universitario o di qualche istituto pubblico di presunta ricerca. Nessun problema: in fondo ciò che m’interessa è che certe verità scientifiche vengano a galla e, anche se sono attribuite a qualcuno che, come il cuculo, si appropria del nido altrui, ben poco mi cale.

Da anni, però, Internet è attraversato da un esercito di persone che con molta benevolenza nei loro riguardi aggettiverò come imbecilli, i quali contestano i nostri risultati. Tutto bene se questo avvenisse come si fa in campo scientifico dove ogni critica è possibile ed, anzi, è benaccetta, purché la si documenti con risultati propri. Ma qui si tratta di qualcosa di ben diverso. Quando non si limitano ad un “tutte balle”, i miei critici citano, quasi sempre del tutto a vanvera, risultati altrui e, altrettanto quasi sempre, si tratta di risultati raccattati acriticamente qua e là senza la preparazione necessaria per classificarli, per valutarne la levatura e, soprattutto, per capirne il significato. Insomma, critiche intelligenti come quelle dei tifosi di calcio. A questi si aggiungono coloro i quali non gradiscono ciò che io documento a proposito del ragionier Giuseppe Piero (Beppe) Grillo nel mio libro Il Grillo Mannaro che chiunque può scaricare gratuitamente da questo sito.

Al di là di tutta la pena profonda che costoro mi fanno, non mi resta che consigliare ai primi di studiare e, quando non si tratta delle stesse persone, ai secondi di portare la prova che anche una sola delle cose che riferisco non è corretta.

A corollario dell’argomento “ciarlataneria” un piccolo accenno ai “luminari” che pontificano sull’inquinamento rapinando i risultati altrui. Anche questi mi fanno pena.