Da molti anni il nostro laboratorio Nanodiagnostics svolge analisi di microscopia elettronica su campioni bioptici o autoptici di militari ammalatisi dopo aver partecipato a missioni in territori teatri di guerra o in poligoni di tiro (le patologie dette “da uranio impoverito”). I rapporti che noi rilasciamo si sono rivelati indispensabili per le pratiche legali volte ad ottenere risarcimenti per i danni eventualmente conseguiti.
Ora veniamo a sapere che una persona usa documentazione nostra lasciando intendere che le analisi saranno svolte da noi quando, invece, ad esserne autori sono altri.
Indipendentemente dalla qualità delle indagini e fatta salva la libertà di ognuno di rivolgersi a chi meglio crede, teniamo a sottolineare come non esistano intermediari da noi autorizzati tra i pazienti e il nostro laboratorio e che nessuna responsabilità ci può essere addossata per analisi nelle quali il laboratorio Nanodiagnostics non ha alcun coinvolgimento.
Chiunque desideri che ad analizzare i campioni e a rilasciare la relazione sia il nostro laboratorio dovrà, pertanto, rivolgersi direttamente a noi scrivendo a [email protected] o a [email protected] . In ogni caso, riteniamo prudente informarsi prima di incaricare chiunque di svolgere analisi su campioni patologici bioptici o autoptici.
Dottore, la persona che usa la vostra documentazione è apparsa appena dopo la requisizione dei vostri computer?
A parte questo, che non dimostra che la documentazione vi sia stata sottratta prima o dopo, ciò che ritengo angosciante è il fatto che sia apparsa questa persona.
RISPOSTA a Paolo Arturo Giovanni – Ci siamo accorti che il giochetto va avalti almeno da settembre 2017. Peccato per chi ha ricevuto relazioni fasulle. Ce ne siamo accorti perché una persona si è rivolta a noi mostrandoci un rapporto di poche pagine relativo ad un’indagine svolta con una tecnica che non può portare a nulla. E, infatti, in quel campione risultava non esserci nulla. In realtà, rifatta l’analisi come si deve, di roba ce n’era tanta.