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Navigando nel Mar dei Vaccini

Si naviga a vista? Si naviga a casaccio? O, piuttosto, si è disperatamente ignari di come tirarsi fuori dall’imbarazzo?

Cercando di riassumere la vicenda in due parole, qualche anno fa l’Italia fu ceduta alle grandi industrie farmaceutiche e, a farle compagnia, ci furono varie altre nazioni, Francia in testa. L’idea era quella semplice e audace di vendere a carissimo prezzo intrugli mai sperimentati e pieni di porcherie in buona parte addirittura dichiarate sulle schede tecniche spacciandoli per amuleti salvavita infallibili. L’idea ancora più brillante era e resta quella di rendere la clientela non libera di agire ma indiscriminatamente obbligata all’acquisto a pena di violenze: qualcosa che nessun venditore potrebbe mai immaginare nemmeno nel corso dei suoi sogni più rosei. A fare da sostegno al business ecco una serie di personaggi sbocciati dal nulla e una ministra prodiga d’insegnamenti: dall’effetto gregge con il suo 95% ai morti di morbillo qua e là per il mondo. Balle? Chiamiamole “geniali intuizioni”.

Qualche mese fa l’Italia subì l’ennesima campagna elettorale, una campagna che avrebbe dovuto creare una maggioranza su cui formare un governo. Prescindendo dall’assoluta anticostituzionalità di quell’elezione, cosa, del resto, cui l’italiota è ormai assuefatto e addirittura non fa una piega quando il presidente della Repubblica eletto da un’assemblea che con la Costituzione nulla ha a che spartire di Costituzione parla, più di un risultato ci fu, primo dei quali il dimagrimento vistosissimo del PD.

Le circostanze o, meglio, l’ovvietà ha voluto che i partiti usciti con il maggior numero di voti fossero squadre oggettivamente incompatibili tra loro e così, dopo mesi di tira e molla, l’inevitabile è accaduto e la strana coppia ha convolato a più o meno giuste nozze.

Vuole il caso che, nel corso della campagna elettorale, ambedue i partiti si fossero impegnati almeno fino a qualche settimana dal voto a cancellare la legge demenziale sull’obbligatorietà delle vaccinazioni, il che ha attirato loro milioni di consensi. Poi, quando ci si è resi conto che la vittoria era inevitabile, il nulla.

Ora sulla poltrona occupata per varie legislature dalla signora Beatrice Lorenzin, un genio della Medicina s.p.a., siede una signorina che una laurea almeno ce l’ha. Costei, tale Giulia Grillo (omonima per cognome ma niente a che fare con il DNA del santone, almeno a quanto è dato sapere), si trova nella spinosa condizione di doversi barcamenare tra due fuochi: le promesse elettorali da una parte e gl’impegni con Big Pharma dall’altra.

Mi si consenta ora di porre qualche domanda agli sprovveduti che hanno dato il loro consenso ai grillini fidando sulla cancellazione della legge. Non vi siete accorti che dagli Stati Uniti Big Pharma aveva mandato un tale Guido Silvestri a tenere sotto controllo il partito? Non vi siete chiesti il perché? Non vi siete chiesti come mai il partito abbia accettato quella presenza?

Comunque sia, ora siamo in queste condizioni: c’è una legge (31 luglio 2017, n. 119) che cozza contro un buon numero di articoli della Costituzione e contro una serie non proprio breve di accordi internazionali che l’Italia ha cominciato entusiasticamente a sottoscrivere fin dal 1950. In aggiunta, il Parlamento non aveva nemmeno il potere di legiferare in quel senso, potendo agire solo in regime di ordinaria amministrazione. Ma noi, uomini di mondo, sappiamo come vanno le cose. Dall’altra parte c’è un governo che ha ricevuto milioni di consensi per la sua promessa o, almeno, qualcosa di simile, di eliminare quell’obbrobrio. E, allora, che si fa? Chi ha stomaco si guardi https://youtu.be/-8ca3VEnhjM. Un tale Andrea Cecconi (Gruppo Misto) fa una domanda che, riassunta all’osso, è quella appena posta: e, allora, che si fa? A questo punto ascoltatevi la risposta della ministra e, per favore, spiegatemi che cosa significa in termini comprensibili. La seconda parte del video è occupata da una specie di Peppone in versione lucana, un certo Vito De Filippo del PD che pare uscito da un Giovannino Guareschi fuori forma. Altra risposta in un goffo politichese della ministra che, evidentemente, non sa che pesci pigliare. Domanda tra parentesi: ma chi le scrive quelle risposte? A parte ciò, qualcuno mi dica che cosa significa in termini pratici la lettura del testo recitato dalla ministra. A chiudere c’è uno sfoggio di disarmante incompetenza da parte di una certa Elena Carnevali, fisioterapista bergamasca pure lei PD, che non merita altro commento se non la domanda che cosa mai s’insegni alle scuole di fisioterapia.

Chissà se i signori De Filippo e Carnevali sono disponibili ad un confronto pubblico, dati propri alla mano. E la ministra Grillo?

18 Commenti
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SandroPI
6 anni fa

Da “grillino” vi dico il senso poi, l’unico vero galantuomo, il tempo, dirà la verità. Si sta prendendo tempo per disinnescare il decreto Lorenzin, oltremodo il decreto è oggetto del cosiddetto “Contratto di Governo”. Come tutte le cose firmate dai predecessori (e.g. leggasi TAP in Puglia e TAV in Piemonte, tanto per riportarne un paio) si deve verificare se vi sono “firme/condizioni capestro” che potrebbero poi peggiorare la situazione. Il punto è che dopo un lassismo che dura da 25 anni l’Italia è tutto un problema: dal dissesto idrogeologico alla prevenzione sismica, dalle buche sulle strade all’immondizia con mancanza di… Leggi il resto »

Dantes
6 anni fa

Completo: “Navigando nel mar dei vaccini” e in un Parlamento di plaudenti zucche vuote.

eugenio cassi
6 anni fa

Il ministro Grillo è incinta e vaccinerà suo figlio. Questa si che è pubblicità progresso !

paride
6 anni fa

La questione è semplice. Dai numeri che si sono letti sui giornali ci sono oggi in Italia circa 500.000 bambini che rischiano l’espulsione o la non ammissione all’asilo e almeno 2-3 milioni di italiani che rischiano una multa di qualche centinaio di euro. A settembre 2018 la prima questione sarà ineludibile, ma anche per la seconda prima o poi si dovrà venire al dunque. Ora tutti si aspettano che dr.ssa Grillo ci dica se a settembre quei bambini andranno all’asilo e se poi le multe verranno mandate. Non so se qualcuno ha presente il Mascetti di Amici miei, ma a… Leggi il resto »

paride
6 anni fa

Guardi, io avrei preferito che il nuovo governo non toccasse minimamente la legge Lorenzin e la applicasse davvero, con tanto di espulsioni dagli asili e di multe. Mi domando: come si possono cantare le lodi dei vaccini e soprattutto delle vaccinazioni di massa con decine e decine di inoculazioni come sta facendo oggi la dr.ssa Grillo e poi modificare in qualche modo la legge Lorenzin? Se questi farmaci sono tanto perfetti, innocui, efficaci, indispensabili per salvare l’Italia da epidemie funeste quanto certe con migliaia e miglia di morti, allora la legge Lorenzin è giusta e va applicata. Anzi andrebbe resa… Leggi il resto »

Fax
6 anni fa
Reply to  paride

Può essere. Cmq una novità rispetto al passato è che ora per iscrivere i figli a scuole o asili basta un’autocertificazione. Come dire: “Voi dite che siete a posto e poi fate come vi pare!” Si ha paura a prendere una posizione netta contro i vaccini perché è stato compiuto per anni un tale indottrinamento che ora la stragrande maggioranza delle persone non accetterebbe la verità. Tanti ancora ci credono e hanno fiducia nella versione ufficiale e televisiva. Io stesso, fino a che non sentii per caso un giorno Montanari alla radio, credevo che i vaccini fossero una tutela importante.… Leggi il resto »

paride
6 anni fa

Forse io vedo le cose in termini troppo semplici ma a me pare che tutta l’operazione vaccini obbligatori sia sull’orlo del naufragio. La misura dell’obbligo è data dalla sanzione. Senza sanzione l’obbligo rimane un puro simulacro. Qui si è partiti dal dire che la sanzione era una somma di 7.500 euro più la perdita della patria potestà per il tempo necessario a eseguire le vaccinazioni con la forza fisica sul bambino strappato dalle braccia dei genitori. Non sto esagerando: la prima versione del decreto Lorenzin di fatto prevedeva questo iter. Poi la sanzione economica è scesa a 500 euro, è… Leggi il resto »

Aurelio
6 anni fa
Reply to  paride

Paride: “Qui si è partiti dal dire che la sanzione era una somma di 7500 Euro più la perdita della patria potestà per il tempo necessario a eseguire le vaccinazioni con la forza fisica sul bambino strappato dalle braccia dei genitori”

Credo sia giusto ricordare che siamo tutti debitori dell’allora Sen. Vincenzo D’Anna –oggi Presidente dell’Ordine dei Biologi– che si è battuto come un leone affinchè tale incubo non si tramutasse in disposizione legislativa.

eugenio cassi
6 anni fa
Reply to  paride

Quindi lei pensa che il maggior cruccio della Grillo sia come giustificare il prossimo fallimento del piano di vaccinazione nazionale causato dalla sollevazione popolare ? MAGARI ! Ma succederà come l’anno passato; dietro il ricatto del figlio fuori dall’asilo / materna le mamme andranno a vaccinare i bambini. Tranne quelle che dispongono di nonni che possano accudirli, e mi risultano pochissimi casi.
Comunque sia, la linea politica rispetto alla Lorenzin non è cambiata; e questo è un fatto.

Vincenzo Spina
6 anni fa

Piccolo appunto In De Filippo non c’é nulla di fiabesco (non mi vengono altre similitudini relative a Peppone) ha governato la Lucania in maniera a dir poco mafiosa, mai completamente acclarata dai magistrati, quindi sempre assolto o uscito indenne con altre formule, protagonista delle varie incheste che laggiù con l’ambiente hanno molto a che fare, dove un territorio é stato sventrato per giocare sui prezzi del petrolio e utilizzarlo poco o nente.

Aurelio
6 anni fa
Reply to  Vincenzo Spina

… andando ad inquinare –in maniera stoltamente criminale e teppistica- acque di falda di eccellente qualità. Esse per decenni sono state mixate con quelle debolmente salmastre (per la risalita negli acquiferi delle acque del mare a causa dell’intenso emungimento) della Puglia. La finalità è quella di avere un massimo di 2.50 g/L di sale; oltre tale concentrazione infatti l’irrigazione è impossibile – tranne che per alcune piante (e.g. pompelmo).

Una situazione in cui le acque della Basilicata non fossero piu’ disponibili condurrebbe al disastro per la fiorente industria agro-alimentare della Puglia.