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L’informazione secondo Wikipedia

Di 24 Febbraio 2011 2 commenti

Ciao Ignlig [dovrebbe trattarsi del “controllore” di Wikipedia n.d.A.], è Gianluca che ti scrive.
Ti propongo di eliminare da Wikipedia la voce Stefano Montanari, visto che dalle discussioni che sto leggendo sulle controversie circa l’editing della voce, stai sostenendo a più riprese la tesi che lui sta su Wikipedia (e, aggiungo io, con informazioni distorte in quanto palesemente non veritiere) per il solo fatto di essere “venuto alla ribalta perché

Grillo ne ha pubblicato sul suo blog”. Sempre secondo le tue tesi, Stefano Montanari non sarebbe un ricercatore, né uno scienziato, ma un politico: questo solo per avere, nel 2008, avuto l’ardire di candidarsi alle elezioni e, magari, perché oggi è anche consigliere di minoranza a Nonantola. Due eventi recenti e, direi io, marginali, a te sono sufficienti per dare un colpo di spugna ad oltre 30 anni di sua attività scientifica. Citi poi, come fonti, il sito di Carlo Bortolani Onlus, ben sapendo che è nettamente di parte nella vicenda del microscopio sottratto ai due ricercatori (Montanari e sua moglie, a cui la raccolta fondi l’aveva destinato, secondo quanto all’epoca ben pubblicizzato in ogni dove). Imparzialità vorrebbe che almeno citassi, dandogli medesimo peso, il sito del dott. Montanari, dove la tesi è naturalmente opposta. E’ palese che stai lavorando nella direzione di sminuire il ricercatore, il suo operato e, soprattutto, la “porcata” della sottrazione del microscopio. Ti chiedo: chi sei per decidere tu di questa voce su Wikipedia? E soprattutto, chi ti indirizza nel modellarla in maniera così spudoratamente schierata e di parte? Stai contribuendo, naturalmente verso chi i fatti in questione li conosce, a mettere in cattiva luce Wikipedia come fonte imparziale ed indipendente di informazione e questo non depone certo a tuo favore. Abbi l’onestà o di accogliere le modifiche (e ancora ti chiedo chi sei tu per sindacarle) proposte dai vari utenti o di cancellare questa voce perché, se non lo fa il dott. Montanari, ti cito io in giudizio per diffamazione perché io, come tanti altri, siamo ben stanchi di personaggi del tuo calibro, in grado di distogliere attenzioni ed energie da scopi ben più nobili del lottare contro l’ennesimo feudatario di verità imboccate da chissà chi. Questo è quanto. Non mancherò di scriverne pubblicamente e di informarne tutti i livelli di Wikimedia a cui posso arrivare ad accedere. Abbi la faccia di rivelarti.

 

* * *

Salve,

ho tentato di modificare la pagina dedicata a Stefano Montanari, dietro specifica richiesta dello stesso Montanari che ci legge in copia, in quanto la pagina risulta essere piena di errori e falsità sul suo conto (è una voce NON ideata né concordata con lui medesimo).

VISTO CHE Ho notato che le mei modifiche non venivano recepite e le ho ripetute;

VISTO CHE La conseguenza è che il mio account è stato BLOCCATO dall’utente Ignlig:

La sospensione (blocco) è stata attivata dall’amministratore Ignlig, per questo motivo: Ripetuto inserimento di voci e/o modifiche promozionali;

VISTO CHE le le voci da me inserite non hanno nulla a che vedere con la “promozione”, ma anzi si trattava di una doverosa rettifica;

SI RICHIEDE

Di rendere le modifiche abilitate solo a chi è competente in merito (ovvero la persona in oggetto e suoi delegati) o in alternativa di ELIMINARE la pagina suddetta e impedire che la voce possa essere mai più inserita.

* * *

Questi sono due dei messaggi che due persone hanno inviato a Wikipedia.

In una società non più in declino ma ormai in discarica, un’iniziativa come Wikipedia s’intona perfettamente all’ambiente.

A corto di cultura e di neuroni, il concetto di democrazia è diventato “ognuno può dire ciò che vuole”. Il che può essere corretto, ma solo se lo si applica con intelligenza. Però, se l’intelligenza fa difetto, ecco che si partoriscono i mostri.

Tra questi mostri ci sta Wikipedia, un sito che mi limiterò a definire velleitario in cui si scimmiotta un’enciclopedia, e questa enciclopedia è contrabbandata come esempio luminoso di democrazia. Malauguratamente l’informazione non è democratica: o è corretta o non lo è.

Nel caso particolare, i signori misteriosi di Wikipedia insistono a pubblicare una serie d’idiozie su di me e a nulla valgono i numerosi e ripetuti tentativi di correggere almeno quelle più macroscopiche.

Se si va alla voce che mi riguarda, si trova immediatamente un’informazione arrivata chissà da dove circa la proprietà del laboratorio Nanodiagnostics.

Subito sotto si rivela all’ignaro consultatore di enciclopedie democratiche che io devo la mia notorietà a Beppe Grillo. Per avvilente che sia questa opinione, posso anche accettarla: chi frequenta Wikipedia ha molte probabilità di essere anche qualcuno che s’“informa” da Beppe Grillo e, dunque, la sua cultura è quella e mi conosce tramite un comico. Quanto, poi, al “presunto” studio, forse sarebbe opportuno che chi ha usato quell’aggettivo venisse a dare un’occhiata in laboratorio e s’imparasse a memoria i risultati delle centinaia di analisi che abbiamo fatto sul cibo, oltre cento delle quali pubblicati su una rivista internazionale. Se Grillo non ha capito come funzionava quella ricerca, non sono fatti miei.

Esaurite le sciocchezze di cui sopra, si passa alla mia biografia dove manca il fatto che io sono il co-scopritore delle nanopatologie (con moltissimi meno meriti di mia moglie che è la scopritrice di punta). Subito un bell’esempio d’ignoranza quando si parla di nanoparticelle “di metalli pesanti” e di disinformazione quando si dice che mi occupo di “altri materiali patogeni all’interno del corpo umano”. Quali siano questi materiali non è dato sapere. Io, comunque, non ne so niente. Se Wikipedia me ne informerà democraticamente, le sarò grato. Ancora in questa piccola perla che è la mia presunta biografia, sarebbe opportuno riferire che il tavolo tecnico di Roma è esaurito da lungo tempo e, comunque, quell’incarico fu di ben scarsa rilevanza nella mia carriera.

Ora, un piccolo capolavoro: “La ribalta mediatica con Grillo”. Insomma, per l’enciclopedia democratica quello è un aspetto essenziale che mi descrive. Naturalmente non si poteva evitare di scrivere l’ennesima idiozia: io avrei contattato il comico nel 2006 raccontando dello “scippo” del microscopio da parte dell’Università di Modena. Sarebbe bastato informarsi, magari leggendo il mio libro Il Girone delle Polveri Sottili” per non incorrere in errori così grossolani. Io non ho mai contattato Grillo ma fu lui a contattarmi nel febbraio del 2005 (un anno prima di quanto dichiara Wikipedia) e da allora partecipai a qualche spettacolo. Mai ho raccontato la panzana relativa all’Università di Modena che non ha mai avanzato alcuna pretesa su quel microscopio. A togliercelo, grazie ad una capriola burocratica, fu la “fiduciaria” CNR di Modena. Ridicolo, proseguendo nella lettura, il sostenere che le mie conferenze avvennero “in gran parte in collaborazione con i gruppi Amici di Beppe Grillo locali”. Salvo rarissime eccezioni i grillini non hanno organizzato un bel nulla. Relativamente minore l’errore di pubblicazione di Nanopathology che è il 2008 e non il 2007.

Continuando, tra i miei libri sarebbe almeno da aggiungere Rifiuto: Riduco e Riciclo, e tra le antologie che hanno pubblicato racconti miai citare almeno Oltrel@rete (Proposte Editoriali) e Venti nella Rete (Graphe.it Edizioni), ma si tratta di quisquilie.

In bibliografia, senza contare gli articoli di filtrazione cavale e di cardiologia, si potrebbero aggiungere:

• A.M. Gatti, S. Montanari “ Approccio bioingegneristico alla Sindrome dei Balcani” Fisica in Medicina 2004, n.2 , 107-114
• A.M. Gatti, S. Montanari, E. Monari, A. Gambarelli, F. Capitani, B. Parisini Detection of micro and nanosized biocompatible particles in blood. J. of Mat. Sci. Mat in Med. 15 (4): 469-472, April 2004 http://dx.doi.org/10.1023/B:JMSM.0000021122.49966.6d
• A.M. Gatti, S. Montanari La cosiddetta sindrome dei Balcani: un approccio bioingegneristico Fisica in Medicina N. 2/2004 aprile-giugno
• A.M. Gatti, S. Montanari Risk assessment of micro and nanoparticles and the human health, capitolo di  H.S. Nalwa – Handbook  of  Nanostructured biomaterials and their applications – American Scientific Publisher USA 2005, cap. 12, 347-369
• A.M. Gatti, S. Montanari, Retrieval analysis of clinical explanted vena cava filters J. of Biomedical Materials Research: Part B. 77B, 307-314, 2006      IF 2.105 (Rank 2-di 15).
• A.M. Gatti, S. Montanari, A. Gambarelli, F. Capitani, R. Salvatori In-vivo short- and long-term evaluation of the interaction material-blood Journal of Materials Science Materials in Medicine, 2005, 16, 1213-19
• S. Montanari, A.M. Gatti Nanopathology and nanosafety. Proceedings of the international School on advance material science technology VII Course, “Nanotechnologies for drug delivery and medical applications. Iesi, settembre 2005
• S. Montanari, A.M. Gatti Nanopatologie: Cause ambientali e possibilità di indagine Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre ottobre 2006, 18-24.
• S. Montanari Nanopatologie, ambiente e inceneritori – Medicina Democratica 168/172 (2007) pagg. 51-58
• S. Montanari, A.M. Gatti Inquinanti atmosferici, non solo tosse – 7° Congresso nazionale dell’Associazione Italiana per lo Studio della Tosse – Bologna, 8-9 febbraio 2008
• A.M. Gatti, S. Montanari Nanopollution: The Invisible Fog of Future Wars – The Futurist (May-June 2008) pagg. 32-34
• Montanari S., Gatti A.M. – Inquinamento involontario da micro e nanoparticolato inorganico negli alimenti – La Rivista di Scienza dell’Alimentazione, numero 2, aprile-giugno 2008, anno 37, pagg. 17-28
• A.M. Gatti, D. Tossini, A. Gambarelli, S. Montanari, F. Capitani – Investigation of the Presence of Inorganic Micron- and Nanosized Contaminants in Bread and Biscuits by Environmental Scanning Electron Microscopy – Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 49:275-282 (2009)
• A.M. Gatti, S. Montanari – Nanocontamination of the soldiers in a battle space – capitolo di I. Linkov e J. Steevens (eds.) – Nanomaterials: Risks and Benefits – Springer Science + Business Media B.V. 2009 – pagg. 83 – 92
Ora, almeno un paio di bizzarrie: la prima è come il “controllore” di Wikipedia si nasconda sotto uno pseudonimo (Ignlig). L’altra è che costui, chiunque sia, pare preferire interessi che non sono propriamente legati alla corretta informazione e, dunque, opti per mantenere una voce così grottescamente disinformante, più da gossip che da quell’enciclopedia che Wikipedia dichiara di essere. Tuttavia credo che un minimo di dignità non sarebbe fuori luogo, se non altro per non squalificare troppo palesemente l’iniziativa. Così, stante il fatto che io sono personaggio di scarsissima importanza e la mia presenza non aggiunge niente al “prestigio” dell’enciclopedia, perché non cancellarmi da quel sito che io ritengo così poco apprezzabile e che, comunque, non solo non mi ha mai chiesto un parere circa il mio gradimento (non indispensabile) ma rifiuta di correggere le fesserie che scrive senza nemmeno prendersi la briga di andare alla fonte?

Vada come vada, consiglio tutti di non attingere informazioni sul mio conto da Wikipedia perché, nella migliore delle ipotesi, sono fantasiose.

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2 Commenti
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thebigbug
14 anni fa

E se scrivessimo
tutti una lettera di denuncia dello sporco lavroo che sta facendo questo referente di wiki.it al fondatore di Wiki. Concordiamo un testo, Stefano lo revisiona, magari qualcuno lo traduce pure in inglese, quindi ognuno di noi lo spedisce.
Vediamo che succede

Spartaco
14 anni fa

Global-menteSaluto Montanari. Sono un ex-utente di wikipedia fresco quasi di giornata. Sono ora in un fase di auto-cura intensiva di disintossicazione. Nei miei due annetti abbondanti passati a dare contributi “notte e dia”, ho deciso (dopo essere stato sospeso: oh provvida sventura benedetta!) di sospendere per sempre il mio account. Motivazione: “wikipedia è smaccatamente a favore della medicina”, aggiungerei “ufficiale”, quella insomma propagandabile da uno dei possibili tanti veronesi di turno. Anche per quanto concerne le biografie ci sono due pesi e due misure. Ho avuto modo di proporre una pagina di cancellazione di una certa presunta “trovatora” Martina Di… Leggi il resto »