Ricevo da varie fonti il testo che riporto integralmente di seguito e di cui non conosco l’origine. (Se qualcuno mi citerà la fonte, la citerò a mia volta):
Particelle sottili: la Commissione europea invia all’Italia un ultimo avvertimento sull’inquinamento dell’aria
La Commissione europea procede contro l’Italia per la mancata osservanza delle norme UE relative ad un pericoloso inquinante atmosferico, il particolato fine o PM10. Queste particelle, contenute principalmente nelle emissioni dell’industria, del traffico e degli impianti di riscaldamento domestico, possono causare asma, problemi cardiovascolari, tumore ai polmoni e morte prematura. Un secondo e ultimo avvertimento scritto è stato inviato all’Italia per il superamento dei valori limite in numerose zone o agglomerati del Paese.
Il commissario UE per l’ambiente Janez Potočnik ha così commentato: “L’inquinamento atmosferico continua a causare ogni anno più di 350 000 morti premature in Europa. In Italia sono ancora troppi i luoghi dove, per ogni 10 000 abitanti, più di 15 persone muoiono prematuramente solo a causa del particolato. Gli Stati membri devono continuare a prendere sul serio le norme europee di qualità dell’aria e adottare i provvedimenti necessari per ridurre le emissioni.”
Procedura di infrazione relativa al PM10
L’azione della Commissione fa seguito all’entrata in vigore, nel giugno 2008, della nuova direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa. La direttiva autorizza gli Stati membri a chiedere, nel rispetto di certe condizioni e per determinate parti del loro territorio, una proroga di durata limitata del termine entro cui adeguarsi alle norme in materia di PM10 entrate in vigore nel 2005.
All’inizio del 2009 sono state inviate le prime lettere di avvertimento agli Stati membri che non avevano ancora notificato richieste di proroga o che non l’avevano fatto per tutte le zone in cui risultavano superati i valori limite di PM10.
In seguito a queste lettere di avvertimento, la maggior parte degli Stati membri interessati ha inviato richieste di proroga. L’Italia ha presentato due notifiche riguardanti circa 80 zone situate in 17 regioni e province autonome. La Commissione ha tuttavia respinto gran parte delle richieste in quanto le zone non soddisfacevano tutte le condizioni previste dalla direttiva. Nella maggioranza dei casi l’Italia non era in grado di dimostrare che le misure adottate avrebbero garantito il rispetto dei valori limite entro il termine della proroga.
Poiché l’Italia non ha trasmesso nuove notifiche, la Commissione ha deciso di inviare l’ultimo avvertimento scritto. Se l’Italia non adotterà i provvedimenti necessari per conformarsi alla normativa, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia dell’UE.
La Commissione continua ad adottare decisioni in merito alle notifiche di proroga inviate dagli Stati membri. La Commissione potrà eventualmente procedere alle fasi successive della procedura di infrazione nei confronti di altri Stati membri.
Valori limite
Come previsto dalla direttiva 1999/30/CE concernente i valori limite di qualità dell’aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo, i valori limite per il PM10 impongono una concentrazione annuale di 40 microgrammi (μg)/m3 e una concentrazione giornaliera di 50 μg/m3, che non può essere superata più di 35 volte per anno civile.
Proroghe
Le proroghe interessano solo le zone per le quali è comprovato che, malgrado gli sforzi compiuti nel 2005 per rispettare la normativa UE, i valori limite sono stati superati a causa di circostanze esterne particolari. Gli Stati membri devono inoltre dimostrare che si conformeranno alle norme entro la nuova scadenza, fissata per giugno 2011, predisponendo un piano per la qualità dell’aria.
La lettura mi ha ispirato qualche riflessione.
Lasciando da un canto il metodo gravimetrico di valutazione cocciutamente usato pur sapendo perfettamente che fornisce informazioni di scarsa utilità quando non fuorvianti, per prima cosa occorre ricordare che il limite di 40 microgrammi non ha alcun senso dal punto di vista della “legalità” delle polveri grossolane, perché tali sono quelle che compongono la frazione maggiore (per massa) delle PM10. È ampiamente noto a chi si occupa professionalmente della materia che non esiste alcun criterio per stabilire una soglia al di sotto della quale si possa stare tranquilli dal punto di vista sanitario. E non si creda che quando, tra qualche anno, si abbandoneranno le PM10 per passare a pesare le PM2,5 le cose cambino sostanzialmente perché, ancora una volta, come si è sempre fatto per tutti gl’inquinanti, le regole sono stabilite da burocrati che non capiscono un’acca di ciò su cui legiferano e sono in balia dei lobbisti i quali fanno gl’interessi di chi li paga. Questo sempre accettando l’ingenuità degl’inquinatori che s’illudono beatamente di vivere in un mondo a parte.
Ancora dal punto di vista sanitario, mi devo accorgere che si smentisce per l’ennesima volta il beneficiato da Veolia prof. Umberto Veronesi . Ma non ci aveva raccontato per anni che l’inquinamento incide poco o niente sulla salute? E non erano il basilico giovane (il terribile metileugenolo!) e la polenta (ad eccezione di quella transgenica) ad ammazzarci come le mosche? Non capirà di queste cose quanto capisce d’inceneritori?
Noto, poi, che nel documento si menzionano le morti, e qui occorre dire che si contano solo quelle sulle quali non può esistere discussione possibile sulla causa anche da parte di chi non apre più un libro da decenni, ma non si dice niente delle malattie, degli aborti, delle malformazioni fetali e della sterilità che le polveri provocano.
Venendo ora alle proroghe, c’è davvero di che farsi cascare le braccia. È fin troppo evidente che i nostri timonieri non hanno saputo timonare un bel nulla e prendere tempo rimandando ad infinitum è una splendida tattica per prorogare la loro posizione di “servitori dello stato” o uomini d’oro che dir si voglia, ché quella è la proroga che preme davvero. E non mi sto riferendo in esclusiva al palcoscenico da saltimbanchi di quel che resta dello scempio perpetrato lungo la nostra penisola. Londra, ad esempio, è stata minacciata di una multa pesantissima da parte della Comunità Europea per i superamenti dei limiti. Parliamo di 300 milioni di Sterline se la proroga che anche la perfida Albione ha chiesto non sarà concessa.
Ma, dice la Comunità, le proroghe saranno benignamente regalate solo se i timonieri di cui sopra dimostreranno che stanno davvero facendo qualcosa per limitare i danni. E che cosa stanno facendo i timonieri al di là di chiacchiere da osteria e di danni ogni giorno meno riparabili?
Se devo restare alla mia esperienza personale, non posso altro che testimoniare come i politicuzzi che ci siamo dati continuino a proporre l’allestimento d’impianti e di sistemi che sono fonti inequivocabili di veleni, e come si continui spudoratamente a mentire su quanto questi mostri impattino sull’ambiente e, di conseguenza, sulla salute. Alla maniera di sempre si assoldano i soliti professori ormai omologabili a vecchie prostitute pronte a qualsiasi pratica per immonda che sia in cambio di quattro soldi o di un briciolo di potere e si ottiene un rapporto “scientifico” tagliato su misura per offrire un alibi di ferro a chi incasserà la sua parte del bottino. E l’ARPA? Ma mi faccia il piacere!
Comunque, si corra o no ai ripari, sempre rifacendomi alla mia esperienza, credo proprio che i personaggi di cui sopra non abbiano gran che da temere: come accade quasi di norma, i tuoni non saranno seguiti nemmeno da una goccia di pioggia. Così, niente multa per nessuno e ci sarà trippa per tutti i gatti mannari.
Peccato per il mondo intero di oggi e ancor di più per quello di domani.
P.S. del 17 maggio:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/524&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=fr
http://ec.europa.eu/environment/air/quality/legislation/exceedances.htm
http://ec.europa.eu/environment/air/quality/legislation/time_extensions.htm
fonte
http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/ambiente/particelle_sottili_it.htm
Selezione naturale2Eppure la non soluzione di questo problema (tra gli altri) fa più morti dei soldati di Nassirya, dei vari delitti più o meno atroci che affollano i salotti dei Bruno Vespa di turno, dei morti per mafie e ‘presunta’ criminalità extracomunitaria, del terrorismo, degli incidenti aerei e ferroviari, di quelli stradali e dei morti sul lavoro -che comunque si vedono riservare lo stesso trattamento informativo, il silenzio-; chissà quanti saranno i futuri cittadini non ancora nati che erediteranno “di fabbrica” questa condanna a morte, in una sorta di roulette russa. Continuiamo a parlare di minchiate in Italia e diamola… Leggi il resto »
Selezione naturale1
[url]http://news.google.it/news/story?pz=1&cf=all&ned=it&hl=it&q=la+Commissione+europea+invia+all’Italia+un+ultimo+avvertimento+riguardo+i+livelli+di+inquinamento+da+particelle+sottili&ncl=doS3dwaTv_GMkYMSrtnYmVG4YepGM[/url]
Al link corrisponde l’elenco degli organi più o meno ufficiali di stampa (secondo i criteri di google) che hanno parlato di questo caso.
Agenzie e trafiletti, nulla più, nonostante siano passati 10 giorni dalla sua pubblicazione.
La notizia è stata di gran lunga più dibattuta sui blog, purtroppo non su quelli a maggior seguito:
[url]http://www.google.it/search?tbo=u&tbs=blg:1&source=og&q=la+Commissione+europea+invia+all’Italia+un+ultimo+avvertimento+riguardo+i+livelli+di+inquinamento+da+particelle+sottili&hl=it&ned=it&tab=nb[/url]
articolo tratto da Eco delle Città
http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=102556