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La strage degl’innocenti

Di 22 Dicembre 2016 4 commenti

“Un bimbo torinese su due potrebbe avere una maggiore predisposizione ad ammalarsi per colpa dell’inquinamento, che è responsabile di mutazioni della catena del dna. Lo sostine [sic] lo studio “Mapec life” realizzato dall’Università di Torino insieme con altri atenei italiani su un campione di 1200 bambini tra gli [sic] sei e gli otto anni che vivono, oltre che nel capoluogo piemontese, a Brescia, Perugia, Pisa e Lecce.” Così inizia un articolo pubblicato all’indirizzo http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/12/21/news/smog-154573339/?ref=HREC1-9&refresh_ce

Dove stia la novità non è chiaro. Forse nel fatto che un’istituzione l’abbia detto. Noi, pur senza disporre di numeri, c’eravamo arrivati a fine Anni Novanta. Comunque sia, benarrivati!

Più o meno una decina d’anni fa io fui invitato a tenere una piccola conferenza alla sede della Provincia di Torino. L’argomento era il solito: l’inquinamento da polveri aggravato dall’ideona torinese di costruire un megainceneritore che per un po’ di tempo si disse dovesse ospitare un ristorante sul camino. Poi, se sull’inceneritore non c’erano discussioni perché quella è la politica italica, almeno quell’idea fu lasciata cadere, magari per timore di dover sottostare all’ovvio trattamento sanitario obbligatorio previsto per chi non c’è tutto con la testa.

A Torino io parlai, mostrando le immagini di microscopia elettronica delle polveri da inquinamento dentro i tessuti malati, spesso cancri, qualche volta neonati. Con molta saggezza e pari educazione diversi politici che sedevano in aula si presero cura di aprire un quotidiano e leggere le ultime notizie accertandosi che io capissi che quello era il loro interesse, mentre altri chiacchieravano amabilmente tra loro, altri ancora s’impegnavano in conversazioni telefoniche e qualcuno entrava e usciva rumorosamente dalla sala.

Anni prima noi avevamo scoperto che le polveri sono capaci di entrare nei nuclei delle cellule e d’interferire con il DNA. Le avevamo fotografate.

A Torino abitava e lavorava il dottor Roberto Topino, medico, funzionario pubblico e persona dotata non solo d’intelligenza e di cultura ma anche di una moralità rocciosa. Moderno Don Chisciotte, lui cercava di far capire la situazione, sempre mostrando le nostre immagini che io gli avevo dato. Ma, si sa, i mulini a vento sono imbattibili. Poi Roberto, che mai aveva mollato, morì di cancro nell’indifferenza generale, e qualcuno tirò un sospiro di sollievo per essersi tolto un seccatore di torno. Insomma, già allora si precorreva la filosofia del ministro Poletti.

Ora, con molti anni di ritardo, salta fuori un’università in solido con altre che fa la grande scoperta. L’unica cosa che posso augurarmi è che almeno per rispetto a quell’istituzione qualcuno che conta apra le porte del cervello e si comporti di conseguenza. Molti guai sono già stati fatti e da quelli non si torna indietro. Ma, almeno, vediamo di non proseguire nella strage degl’innocenti.

4 Commenti
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Enrica
8 anni fa

Patrimonio geneticoQuesto è quello che un Premio Nobel diceva 60 anni fa, riferendosi al nucleare, ma mi sembra che la stessa cosa sia applicabile pari pari all’inquinamento. “Il patrimonio genetico è il bene più prezioso dell’ essere umano. Esso determina la vita dei nostridiscendenti, lo sviluppo sano ed armonioso delle generazioni future. In qualità di esperti, noi affermiamo che la salute delle future generazioni è minacciata dallo sviluppo crescente dell’ industria nucleare e dalle fonti di irraggiamento nucleari …Stimiamo ugualmente che le nuove mutazioni che si manifestano negli esseri umani avranno un effetto nefasto su di loro e sulla loro… Leggi il resto »

Enrica
8 anni fa

Leonardo
Anche a Leonardo (che sono andata a cercare per vedere se trasmettevano la vostra conferenza stampa di Pesaro) hanno parlato di questo studio sull’inquinamento.
Per la conferenza stampa di Pesaro vedremo se trasmetteranno qualcosa oggi. Speriamo!
http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/rubriche/PublishingBlock-26226a76-e9bd-4ecf-b38a-863e6ac1d4d4.html

RISPOSTA

Dipende dagli ordini che arrivano.

Nivel Egidio Ruini
8 anni fa

WOWEgregio dr. Montanari, sempre in tema d’inquinamento, quello radioattivo nello specifico, in un paese appena civile la notizia che segue https://www.youtube.com/watch?v=YaU56MfbN3Adovrebbe (al pari delle sue scoperte) occupare i titoli delle prime pagine di tutta l’informazione cartacea e on-line al posto di quelle ormai nauseabonde maratone televisive per raccogliere fondi per le più evanescenti ricerche (centinaia di milioni di euro in oltre trent’anni) che non si sa mai bene in quali meandri vadano a dissiparsi se è vero, come è vero, che tutta quella enorme montagna di soldi gestita da una burocrazia spartitoria auto-referente per assicurare carriere piuttosto che reali ed… Leggi il resto »

parideparis
8 anni fa

L’intelligenza bruciata
http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2017/01/05/news/la-notte-dei-panevin-1.14664225

Gentile dott. Montanari,
un anno fa esatto lei scrisse un post sull’argomento. Dopo 365 giorni nulla è cambiato, se non che si parla ora di bruciare i falò non più una sola sera, ma due.
In compenso c’è un gran vento, che speriamo induca a più miti consigli, vista la pericolosità.

Che dire? Io credo che l’essere umano non cambierà mai e mai imparerà. E lei che ne pensa?

RISPOSTA

Penso solo all’involuzione culturale di cui siamo tutti vittime.