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I vaccini di regime

Di 23 Novembre 2016 5 commenti

Ecco qua: ancora una volta l’Emilia Romagna balza in testa alla classifica e rende (quasi) impossibili da eludere le vaccinazioni praticate ai bambini che si vogliono affidare agli asili nido di regime. Difterite, poliomielite (POLIOMELITE per molti nostri giornalisti e per molti nostri politici cui l’ignoranza non fa difetto), tetano ed epatite B sono le malattie terribili contro cui

la generazione appena arrivata ha dichiarato, pur per interposta persona, guerra.

 

Piemonte, Marche, Umbria e Toscana stanno seriamente valutando come colmare l’abisso che si è aperto con la regione in cui Ио́сиф Виссарио́нович Джугашви́ли, Stalin per gli amici, si sarebbe certamente trovato perfettamente a suo agio. Anche lo zio Adolfo, quello che diceva “che pacchia governare un popolo ignorante!” avrebbe certo condiviso la goduria.

A parte l’ovvia dimostrazione di totale ignoranza della materia, e mi fermo qui anche se potrei andare molto oltre, vedremo come i nostri ducetti riusciranno a far praticare quelle vaccinazioni senza inoculare altro nei beneficiari della loro infinita saggezza, visto che, almeno a mia conoscenza, quei vaccini sono impossibili da inoculare senza ficcarci dentro altra roba che chiunque ha il diritto di rifiutare.

Naturalmente mi chiedo come mai nessuno risponda alle domande che pongo ormai da anni e aggiungo la perplessità sul futuro che aspetta bambini e famiglie: come si compenseranno i guai che non potranno altro che accadere? E mi chiedo pure se si continuerà a trattare il popol bue per quello che è, raccontando panzane che non possono avere cittadinanza tra gli onesti.

Di seguito aggiungo un mio articolo appena uscito sul mensile Biolcalenda:

“Giuro di dire la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.

Uno dei temi più dibattuti oggi, e non solo in Italia, è quello relativo ai vaccini. Io ne ho parlato innumerevoli volte in sedi diverse, fino al parlamento francese. Ho girato dei video, ho scritto articoli, ho pubblicato un libro e ho scritto capitoli di libri. Tutto senza esito.

E, allora, vediamo di riassumere certi fatti assolutamente indisputabili: quelli della cui verità ho giurato. E vediamo di porre almeno alcune tra le domande cui non riesco ad ottenere risposta.

Per sgombrare il campo da equivoci, è indispensabile ricordare che i vaccini sono un’invenzione brillante della medicina, un’invenzione antichissima, di secoli precedente a Jenner. Brillante perché l’idea è quella di usare le armi che la Natura ci offre per evitare di contrarre una lunga serie di malattie batteriche e virali. In soldoni, io do ad intendere all’organismo di essere attaccato dai patogeni di quelle malattie in modo che l’organismo sviluppi gli anticorpi che mi difenderanno per sempre. Glie lo do ad intendere perché io introdurrò nell’organismo il patogeno, però lo avrò ridotto ad una condizione tale da non essere capace di scatenare la malattia in tutta la sua virulenza ma solo in una forma estremamente mite, fino a non essere nemmeno percepibile.

Ottima idea, peccato che le cose non funzionino proprio così.

Un paio di errori con conseguenze pesanti li commise già Jenner a fine Settecento, convinto com’era che la sua vaccinazione antivaiolosa avesse reso immuni tutti coloro che vi si erano sottoposti e che l’immunità fosse  perpetua. Ahimè, qualcuno non acquisì alcuna immunità e nessuno tra coloro che l’immunità l’avevano ricevuta la conservò oltre qualche anno. Già all’inizio dell’Ottocento tutto questo era noto e fuori discussione ma, forse come la permanenza dell’immunità da vaccino, è nozione che si è dissolta. L’informazione messa a disposizione del grande pubblico, infatti, non tocca l’argomento e chi si è vaccinato è quasi sempre convinto di avere addosso un’armatura impenetrabile, con tutte le conseguenze che l’illusione può comportare.

Un altro punto dolente è quello relativo al modo di praticare le vaccinazioni. Non sono pochi gl’individui naturalmente immuni nei riguardi di una malattia sia perché sono nati così sia perché la malattia (per esempio la rosolia) l’hanno contratta senza accorgersene. In questi soggetti la vaccinazione è controindicata, ma nessuno controlla e li si vaccina abusivamente. E in questo quadro di abusi ci sta quello dei mancati controlli sulle eventuali allergie nei riguardi di uno o più componenti dei vaccini. Si tratta di controlli indispensabili non solo nella buona pratica medica ma per ciò che è chiaramente prescritto dai produttori dei farmaci. La cosa buffa è che di fatto nessuno sa che cosa ci sia davvero nei vaccini e, comunque, nessun medico è capace né ha il tempo né ha la voglia di controllare farmaco e cliente. Poi c’è il problema dell’età: un bambino di due mesi non ha un organismo sufficientemente maturo specie a livello del microbiota per subire il trattamento e, nella migliore delle circostanze, non subirà guai dalla vaccinazione senza averne, comunque, ricavato alcun vantaggio. Analogamente i vecchi, io tra loro, non sono immunizzabili farmacologicamente.

E più che dolente è il problema degli effetti collaterali, effetti che sono numerosissimi pur venendo riportati molto raramente a dispetto dell’obbligatorietà della denuncia. Per professione io ricevo una piccola valanga di domande da parte di genitori, italiani e non, che si sono ritrovati i figli più o meno gravemente danneggiati da una vaccinazione e in ben pochi casi la comunicazione alle autorità competenti era stata fatta. Anzi, il più delle volte il medico aveva minimizzato il problema e aveva subito scagionato il vaccino semplicemente in base al nulla. È opportuno sapere che i danni da vaccino avvengono con almeno due modalità diverse: una è immediata, cioè entro un massimo di due o tre giorni quando non di poche ore. Questo avviene quando le particelle inquinanti contenute nei vaccini, particelle che noi troviamo regolarmente da almeno 12 anni nel nostro laboratorio in tutti i vaccini per uso umano che controlliamo, arrivano direttamente al cervello. L’altro tipo di cronologia è quello del danno a scoppio ritardato, entro, cioè, due o tre mesi. Questo avviene quando le sostanze contenute nel vaccino come alluminio, mercurio (c’è anche se i medici non lo sanno perché, quando non è espressamente aggiunto come sale, è un residuo di lavorazione), conservanti, stabilizzanti e quant’altro vanno a danneggiare il microbiota.

E qui entrano i controlli del prodotto finito e la loro esecuzione da parte degli enti preposti. Solo la decenza m’impedisce di aggettivarli e non vado oltre.

Un altro punto cruciale è quello della sperimentazione. Dal punto di vista biologico, capire se e quanto un vaccino funziona richiede il reclutamento di una massa enorme di soggetti e un tempo di qualche decennio. È evidente che tutto questo contrasta con gl’interessi dei produttori e del piccolo universo che ruota loro attorno. Così i soggetti-cavia sono sempre meno numerosi fino a ridursi a numeri risibili, e così i tempi che scendono a qualche giorno (per esempio il vaccino anti-epatite B fu “sperimentato” dai due diversi produttori rispettivamente per 4 e per 5 giorni) fino ad essere annullati del tutto come è ormai il caso di moltissimi vaccini, per esempio quelli antinfluenzali, cioè quanto più assurdamente inutile si possa pensare.

Poi c’è la percezione pubblicitaria. Una delle storielle più incredibili ma di maggior successo inventate dall’industria farmaceutica per vendere vaccini è la cosiddetta “immunità di gregge”. La teoria sostenuta dice che, se si vaccina il 95% della popolazione, anche chi, per qualunque ragione, non può essere vaccinato non corre di fatto rischi consistenti di contrarre la malattia. Le domande sono: da dove arriva quel 95%? Andando a spulciare la letteratura sperimentale non se ne trova traccia, e paesi che, come ad esempio l’Austria, hanno un numero di vaccinati ben al di sotto di quella soglia non mostrano segni di epidemie. Se questa immunità generale deve essere mantenuta, poi, è indispensabile che tutti i vaccinati quell’immunità l’abbiano acquisita e che siano immuni per sempre. Qualunque addetto ai lavori sa che la prima condizione è irraggiungibile e la seconda richiede che tutto quel famoso 95% sia periodicamente rivaccinato e controllato per mantenere l’immunità. Anche qui siamo a livello d’impossibilità pratica. E poi, verso quali malattie indirizzarci? Vogliamo passare la nostra esistenza a vaccinarci contro tutte le malattie per le quali esistono i vaccini? Insomma, gregge sì, ma di bufale. Infine non va dimenticato che in diversi casi, per esempio quello della poliomielite, chi ha acquisito immunità vaccinandosi resta un portatore sano della patologia e, allora, ecco un altro addio all’immunità di gregge.

Ma di punti che richiederebbero risposte intelligenti, oneste e documentate ce ne sarebbero a decine. Ciò che si fa oggi, invece, è di spacciare i vaccini per talismani salvifici, perfettamente sicuri e indispensabili per sconfiggere malattie che non di rado sono del tutto benigne. Spesso, invece, gli effetti collaterali indotti dai vaccini sono molto più pesanti e frequenti di quelli provocati dalla malattia che il vaccino pretende di sconfiggere. Inoltre, sugli effetti reali dei vaccini a proposito della sconfitta di malattie come tetano, pertosse, morbillo, ecc, invito a controllare quanto riportano gli enti di statistica ufficiali inglese e americano. Da lì è chiaro che l’attività dei vaccini per ciò che riguarda la mortalità è stata nulla.

E, allora, invece di continuare tra pubblicità ingannevole, minacce e illusioni, vogliamo parlarne serenamente? Vogliamo mettere sul tavolo i dati reali e dibatterne senza tutti i conflitti d’interesse che annullano qualunque validità a tanti discorsi?

Il mio parere personale è che, se si continuerà sulla strada intrapresa dall’industria e dalla politica come è erroneamente intesa, la verità uscirà per forza e una delle invenzioni più brillanti della medicina andrà perduta per perdita di credibilità. Insomma, i vaccini vanno ripuliti in tutti i sensi e usati per quello che sono e per quello che possono dare.

Io ho giurato di dire la verità. Ora mi aspetto risposte sorrette da pari giuramento.”

5 Commenti
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LukeBZ
8 anni fa

È una legge assolutamente malfatta
E come tutte le leggi malfatte, presterà il fianco a tutti i ricorsi possibili. Basterà porre all’ASL una diecina di domande come si deve con tanto di racc.AR (o, per i genitori più “moderni”, con PEC), e l’obbligo sparirà come per incanto. Mi chiedo davvero anch’io quale sia il senso di queste prove di forza, se non quello di farci passare per dei pecoroni ignavi. Mah…

RISPOSTA

Sarà sufficiente DENUNCIARE ALLA MAGISTRATURA chi vaccina somministrando i farmaci non obbligatori.

parideparis
8 anni fa

Vedremo
Gentile sig. Luca Marcon,
penso anch’io che gli effetti concreti di questa legge saranno scarsi. Staremo a vedere. L’effetto sicuro e più importante è quello di dimostrare a chi di dovere il proprio zelo.

RISPOSTA

Fino a che avremo dei medici ignoranti e senza dignità, non ci sarà nulla da fare.

LukeBZ
8 anni fa

Che anche i vaccinati si possono ammalareNon lo leggiamo semplicemente qui sul sito di Stefano Montanari, ma sul quotidiano Alto Adige in un articolo intitolatoASILI, VACCINI OBBLIGATORI ANCHE IN ALTRE REGIONIL’articolo è ovviamente pro vaccini. Ma il pezzo seguente è quanto meno fenomenale nella sua antiscientificità:«Fuori pericolo il bimbo toscano. Sono intanto migliorate nella notte le condizioni del bambino di 8 anni, residente in provincia di Livorno, colpito da meningite da meningococco C e ricoverato martedì all’ospedale pediatrico di Firenze, Meyer. Il piccolo ha risposto positivamente alle terapie e non è in pericolo di vita. Il bimbo è stato protetto… Leggi il resto »

Sara83
8 anni fa

Vaccino“un bambino di due mesi non ha un organismo sufficientemente maturo specie a livello del microbiota per subire il trattamento” Quando un bambino ha l organismo sufficientemente maturo per essere vaccinato? Grazie mille RISPOSTA Cara signora Sara, Perché non legge ciò che scrivo e mi costringe a ripetere per l’ennesima volta le stesse cose?Facendo ricorso a tutta la pazienza che non sapevo di possedere, ripeto che il sistema immunitario non è quella cosetta che credono troppi medici disinformati (vede che non dico ignoranti come, invece, dovrei dire?). Il sistema immunitario ha necessità assoluta del lavoro del microbiota, cioè della popolazione… Leggi il resto »

LukeBZ
8 anni fa

ASSIS – associazione di studi e informazioni sulla saluteNO VACCINO, NO NIDO?23 novembre 2016 (continua a leggere al link seguente)http://www.assis.it/no-vaccino-no-nido/ RISPOSTA Mi sono informato: il tale Sergio Venturi è un burocrate di lungo corso laureato in Medicina, ma dalle sue esternazioni non pare abbia tratto vantaggio dalla scuola frequentata. Giusto per farci due risate, sarebbe interessante sentirlo a proposito della frase “perché i bimbi che frequentano delle comunità hanno un maggior rischio di contrarre malattie infettive, rischio che aumenta notevolmente in presenza di basse coperture vaccinali.” Da quali dati sia tratta una corbelleria del genere resta misterioso e parrebbe più… Leggi il resto »