P.S. del 3 marzo 2020 – Se il regime, chiudendo il sito di Vita al Microscopio e assalendo il mio, s’illudeva d’impedire la diffusione dell’intervista, si è tirato la classica zappata sui piedi. Il testo è stato ripreso da altri siti e letto decine di migliaia di volte. Ora ricevo una telefonata dalla Svizzera con cui mi si chiede il permesso di tradurla in francese. Grazie, Regime!
P.S. del 5 marzo – E ora arriva la traduzione in polacco. Regime, ma ti rendi conto?
Qui, di seguito, il testo dell’intervista che è stata censurata dopo essere comparsa per qualche ora sul sito di Vita al Microscopio. Ora aspettiamo che il regime blocchi anche questo sito.
Roberta Doricchi intervista il dott. Stefano Montanari.
Roberta Doricchi – In questo periodo che fa tanto peste manzoniana credo sia impossibile non parlare del Coronavirus.
Stefano Montanari – Io non sono un virologo…
RD – Ma qualcosa sa.
SM – Vede, io sono fuori moda. Lo sono perché ciò che so fa parte della conoscenza basata sulla fisica, sulla chimica, sulla fisiologia, sulla farmacologia, sulla biologia… In più, so quello che ho imparato da quasi mezzo secolo di ricerca personale. Niente a che fare con quello che oggi viene spacciato come scienza.
RD – Mi dia un’opinione su questa epidemia.
SM – Non solo non sono un virologo, ma non sono neppure uno psicologo né un esperto di sociologia. Meno che mai sono uno psichiatra, e ancora meno sono un magistrato, perché è la magistratura che dovrebbe indagare su certi comportamenti. Ciò che posso dirle è che il Coronavirus battezzato SARS-CoV-2 dopo aver portato per un po’ un nome provvisorio è uno dei non pochi virus fatti in laboratorio.
RD – Fatto apposta?
SM – Questo proprio non lo so e, nel caso specifico, a saperlo non sono in tanti. Ma mica glie lo vengono a raccontare. Ci sono virus che nascono senza volerlo, li classifichi tra gli incidenti, e altri che sono creati da modificazioni messe in atto per motivi di ricerca o per altri motivi su cui mi lasci evitare di entrare. Comunque sia nato questo virus, la cosa ha scarsa rilevanza se non dal punto di vista di investigazioni che nulla hanno a che fare con la salute. Sappia, ma è cosa molto nota, che modificare un virus è tutto sommato semplice ed esistono persino brevetti che proteggono certe metodiche per farlo, e, per quello che c’interessa ora, proprio lavorando anche sui Coronavirus.
RD – I Coronavirus: lei usa il plurale…
SM – Sì, certo. Si tratta di un genere di virus appartenenti alla famiglia Coronaviridae e alla sottofamiglia Orthocoronavirinae, per quello che può interessare chi legge questa intervista. Se ne conoscono diversi ceppi, alcuni dei quali possono provocare patologie negli esseri umani, da un volgare raffreddore a polmoniti, e il nuovo virus cinese condivide tantissime caratteristiche con i suoi fratelli.
RD – La domanda di cui credo chi ci legge aspetta la risposta è: si muore?
SM – Bisogna impegnarsi parecchio.
RD – Che cosa significa?
SM – Premesso che di quel virus in particolare sappiamo poco stante la novità della sua comparsa, non esistono dati che indichino una mortalità significativamente diversa da quella di una qualunque influenza. È indispensabile aggiungere che i pochissimi che sono morti ad oggi non sono morti di Coronavirus ma con il Coronavirus, il che è molto diverso.
RD – Cioè?
SM – Si trattava di pochissimi casi di persone molto avanti negli anni e già affette da patologie gravi. Per loro sarebbe bastato un normale raffreddore per il tracollo. Indicare come responsabile della loro morte il Coronavirus ha lo stesso grado di comicità che aveva incolpare il morbillo della manciata di morti sopravvenute in pazienti terminali.
RD – È solo comicità?
SM – Se non fosse comicità, dovremmo tirare in ballo condizioni come l’ignoranza e la truffa che non vogliamo tirare in ballo. E, allora, fermiamoci alla comicità.
RD – Una comicità piuttosto costosa, mi pare.
SM – Questo è uno degli aspetti curiosi su cui ho solo domande e nessuna risposta.
RD – Quali domande?
SM – Cominciamo dall’inizio, e sono certo di dimenticare qualche passaggio. Almeno da mesi io sto vedendo delle strane forme influenzali con polmoniti che faticano a rispondere non solo ai farmaci ma all’omeostasi, cioè alla capacità di autoguarigione che, in maggiore o minor misura, abbiamo tutti. Piano piano quei pazienti sono guariti e diventano difficilmente indagabili, anche perché non sono rintracciabili. Dunque, nessuna prova che si tratti del virus cinese. Mi chiedo come mai qualche mese fa si mise in atto una simulazione centrata su un’epidemia teorica, guarda caso da Coronavirus, che avrebbe fatto sessanta milioni di morti nel mondo. Poi mi chiedo come mai qualche centinaio di soldati americani siano stati ospitati proprio a Wuhan, appena prima del manifestarsi della malattia. Altra domanda: perché i passeggeri dell’aeroporto di quella città venivano irrorati con un aerosol della cui natura niente è stato detto, e questo settimane prima che venisse denunciata l’esistenza del virus? Ma è di fronte alla reazione dei governi che resto ancora più perplesso.
RD – A che reazioni si riferisce?
SM – Oggettivamente ci troviamo di fronte a ben poco: un virus, non importa il suo stato di famiglia, che ha un grado di patogenicità bassissimo e una mortalità irrilevante. Di patogeni infinitamente più diffusi e infinitamente più aggressivi ne abbiamo a iosa e nessuno si agita. Anzi, la stragrande maggioranza di loro è perfettamente sconosciuta alla massa e nessuno ne parla né, tanto meno, se ne preoccupa. Restando all’Italia, in termini di popolazione lo 0,8% del Pianeta, abbiamo 49.000 morti l’anno per infezioni contratte in ospedale e lei lo ha mai visto riportato a titoli cubitali? O ha mai visto ospedali chiusi per questo?
RD – Spieghi meglio.
SM – Ogni giorno più di 130 persone muoiono nella sola Italia per malattie infettive, e spesso si tratta di affezioni respiratorie, contratte nel corso di un ricovero in ospedale. Insomma, lei va a farsi togliere l’appendice ed esce con la polmonite, una malattia che, ovviamente, nulla ha a che fare con l’infiammazione dell’appendice ileo-ciecale. Questo semplicemente perché il grado d’igiene dei nostri ospedali è largamente insufficiente e i batteri e i virus strisciano e saltellano allegramente, per usare un’informazione scientifica che ci regalò la ex ministra Lorenzin. E, se a morire sono in 130 al giorno o pochi di più, pensi a quanti si ammalano e guariscono. E pensi a quanti muoiono a distanza dal ricovero e la loro morte non rientra nel calcolo. Di questo non si parla e tutti vivono felici.
RD – Perché non se ne parla?
SM – Io la risposta ce l’ho, ma, essendo suddito di un regime molto attento a non correre rischi sulla propria sopravvivenza, me la tengo. Le dico solo che tenere pulito un ospedale non garantisce vantaggi sulla cui natura mi lasci sorvolare.
RD – Ma, tornando al Coronavirus, perché si sta paralizzando l’Italia se quello che dice lei è vero?
SM – Ecco: è a questo che non trovo una risposta. Insomma, a chi giova? I numeri sono impietosi anche se si finge che chi è morto con il Coronavirus sia morto a causa del Coronavirus. Comunque si guardi la cosa, siamo di fronte all’irrilevanza. E, allora, a chi conviene massacrare la nostra economia già comatosa? A chi conviene dare al mondo l’immagine di un paese di appestati? Proprio ieri sera mi telefonava mio figlio da Tenerife dove abita da anni, e mi diceva che una signora incontrata per caso alla cassa del supermercato, sentendo l’accento, gli ha chiesto se fosse italiano e, ricevuta la ferale conferma, è inorridita. Del resto, è la reazione che non pochi italiani hanno verso i cinesi che incrociano per strada, come se il virus prediligesse un’etnia. Il fatto è che la percezione che rischiamo di dare è quella dei lebbrosi o degli appestati.
RD – Ma, insomma, ci dobbiamo proteggere contro il virus?
SM – Ognuno deve essere libero di comportarsi come crede meglio. Io posso dire che chiudere dei territori e dei luoghi di aggregazione, scuole comprese, è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Vedere gente che fa a botte per comprare a qualunque prezzo le mascherine di carta è tristemente ridicolo, se non altro perché molte di quelle proteggono dai virus come un’inferriata protegge dalle zanzare. E pure l’Amuchina… La gente è convinta che basti bagnarsi le mani con l’Amuchina, di fatto quello che chiamiamo commercialmente varechina insieme con alcool etilico, per essere al riparo da virus e batteri.
RD – La gente aspetta con ansia il vaccino.
SM – Dei vaccini e della loro totale inutilità ho parlato molte volte portando prove inoppugnabili e certificate. In questo caso è possibile che ci troviamo nelle condizioni del vaccino contro il tetano.
RD – Cioè?
SM – Il tetano è una malattia decisamente rara non trasmissibile da uomo a uomo e che non dà immunità. Il che significa che, a differenza di quanto accade con malattie come il morbillo, la varicella, la pertosse e non poche altre, chi si è ammalato può ammalarsi di nuovo. Insomma, non si acquisisce immunità. Non è affatto improbabile che il virus cinese sia nella stessa condizione, esattamente come i tanti virus influenzali con i quali condivide affinità: lei sia ammala d’influenza e si può ammalare di nuovo all’infinito perché la malattia non induce alcuna immunità. Quindi, come è il caso dell’influenza, quel vaccino potrebbe essere assurdo fin dalle basi teoriche. Insomma, la solita illusione a spese di chi ci casca, e un’illusione con gli effetti collaterali inevitabili per qualunque farmaco ma senza alcuna contropartita vantaggiosa.
RD – E, allora, che fare?
SM – Niente.
RD – Niente?
SM – Niente di più di quello che lei fa normalmente per evitare di prendersi il raffreddore o l’influenza. Posso aggiungere che un’alimentazione razionale senza tante delle porcherie che mangiamo e che, ancora peggio, rifiliamo ai nostri bambini, fa miracoli. Con quella non si guarisce: si previene. Tenere in ordine l’intestino, tenere equilibrato il chilo e mezzo di batteri, funghi e virus che ci abitano e che costituiscono il microbiota è fondamentale. Le riserve armate del nostro sistema immunitario, quello che ci difende dalle malattie infettive, stanno in grande maggioranza proprio lì. Poi, se l’infezione arriva, è indispensabile non cercare di eliminare la febbre. Il rialzo della temperatura ha due effetti fondamentali complementari: migliora le nostre difese e indebolisce i patogeni.
RD – Dunque, la Tachipirina…
SM – La Tachipirina è solo uno dei tantissimi farmaci che contengono paracetamolo, un principio attivo che abbassa la temperatura corporea e che, quando è male utilizzato come, purtroppo, è nella stragrande maggioranza dei casi, fa danni. Forse per togliersi di torno le mamme fastidiose che non hanno voglia di accudire i bambini con la febbre, i pediatri propinano paracetamolo a piene mani, infischiandosi del fatto che, così facendo, annientano la prima e più efficace difesa di cui disponiamo. E poi c’è l’abuso degli antibiotici, troppo spesso somministrati a casaccio.
RD – A casaccio?
SM – Gli antibiotici sono farmaci mirati. Il che vuol dire che ognuno di loro è efficace nei confronti di certi batteri e non di altri. Quando non si è certi di quale sia il batterio che ha provocato la malattia, si ricorre quasi di regola agli antibiotici chiamati ad ampio spettro, vale a dire farmaci che si spera arrivino dove il medico non è arrivato con la sua diagnosi. Ma peggio ancora si fa quando si somministrano antibiotici per una malattia virale. Qui c’è l’assoluta certezza che il farmaco sarà inutile e in medicina ciò che è inutile è invariabilmente dannoso, non esistendo nessun medicinale privo di effetti dannosi. Aggiungo che l’abuso di antibiotici ha creato ceppi batterici sempre più resistenti, con questo indebolendo fino,non di rado, ad annullare l’efficacia di quella classe di farmaci formidabili. A margine, le dico che anche la chirurgia soffre di questo problema.
RD – Perché?
SM – Perché quando il chirurgo lavora espone il suo paziente al mondo esterno e il corpo non è preparato a questa interferenza. Di qui l’indispensabilità di una copertura antibiotica. Ma se l’antibiotico funziona poco…
RD – Quindi, se ho capito bene, non ci sono antibiotici contro il Coronavirus.
SM – No di certo, come non ci sono per i virus in generale, compresa la varietà di Coronavirus responsabile di tanti raffreddori. Di fatto, i farmaci antivirali di cui disponiamo hanno un’efficacia modesta e per il Coronavirus non c’è niente che abbia un’efficacia provata.
RD – E le vitamine?
SM – Le vitamine A, E, D e C sono utili nella prevenzione, così come sono utili certi alimenti.
RD – Per esempio?
SM – Per esempio lo zenzero, la curcuma (sempre presa con il pepe nero, altrimenti perde efficacia), l’echinacea… Poi gli alimenti fermentati come i crauti o il kefir. E, ancora, le verdure, specie quelle in foglia. Insomma, se si mangia correttamente, se si fa una vita sana evitando, ad esempio, il fumo, si mantiene l’organismo capace di difendersi.
RD – Lei ha citato il fumo.
SM – Se vogliamo restare al Coronavirus che tanto terrorizza la gente, la difesa più immediata è quella che riguarda l’efficienza dei polmoni. Di qualunque cosa s’illudano i fumatori, i loro polmoni non sono in condizioni ideali e uno dei problemi è quello dello strato eccessivo di muco, spesso con caratteristiche non proprio sane, che ricopre i bronchi e che fa scivolare profondamente i patogeni entrati per inalazione. In aggiunta, le ciglia vibratili, specie di fruste che sono presenti sulla parete interna dei bronchi, sono paralizzate dal fumo e non sono più capaci di spingere fuori dei polmoni gli aggressori. E, allora, anche il Coronavirus trova una bella porta aperta. Ma la cosa vale per qualunque patogeno che passi attraverso il sistema respiratorio, comprese le particelle di cui mi occupo da decenni.
RD – Insomma, per stare bene bisogna comportarsi bene.
SM – Sì, è così. E tenga anche conto che, se la paura è utile perché ci fa essere pronti a difenderci, la paura indebolisce le difese. Dunque, è utile solo se è motivata e se è contenuta nei limiti della razionalità. Qui, invece, siamo al cospetto di una manifestazione d’isteria collettiva indotta per motivi che ignoro da chi approfitta dell’ignoranza e della fragilità intellettuale della gente.
RD – Un consiglio?
SM – Usate la ragione e non date credito a chi vi usa come animali da reddito. Spesso l’imperatore è nudo.
In effetti, dottor Montanari, ho avuto dei problemi ad accedere al sito oggi. E leggendo l’intervista, posso capire perchè… Parlare in modo razionale oggi non è cosa popolare.
RISPOSTA a Paolo Z – Siamo bloccati da una raffica di finti ingressi fatti da robot. Il regime è molto attento.
Me lo immaginavo… Praticamente non si tratta di un’intrusione ma di un attacco DoS (Denial of Service) o, molto più probabilmente, cosa ancor più grave, di attacco DDoS (Distributed Denial of Service), ovvero di un’enorme “richiesta” di dati fatti al Server da una (DoS) o più fonti (DDoS) per farlo andare in tilt. È un po’ come se si collegassero al blog milioni di utenti contemporaneamente. Solo che non ci sono utenti reali, ma al loro posto software e marchingegni usati da qualche hacker o nerd.
https://it.wikipedia.org/wiki/Denial_of_service
RISPOSTA a Carlo – Ogni giorno di più il regime mostra la sua debolezza. Incapace di un confronto (qualche esempio?), può solo imbavagliare.
Se il sito Vita al Microscopio contiene solo le interviste a Montanari, è veramente pazzesco e inaccettabile che l’abbiano chiuso d’autorità! Non hanno proprio nessun appiglio, ma il grave è che con questo sistema i gestori privati dei mezzi di comunicazione non sono nemmeno tenuti ad ‘appigliarsi’. Ho notato anche la difficoltà ad accedere a questo sito ieri. Però ero riuscito a leggere l’intervista sul sito Vita al Microscopio poco prima che lo chiudessero. E ho seguito il suo consiglio, preparandomi una zuppa con curcuma e pepe nero, e poi anche un frullato di frutta con lo zenzero. Non so… Leggi il resto »
RISPOSTA a Misodemo – Uno dei vantaggi di essere alla soglia dei 71 anni è quello di non avere poi molto cammino ancora da percorrere in questo labirinto sempre più misterioso. Credo sia inutile continuare a piangerci addosso per le soperchierie di un regime ormai senza freni. La colpa è solo nostra, del popolo bue che non solo ha permesso lo scempio ma si è inchinato e spesso ha applaudito. Non riesco a valutare un’uscita come quella di Zaia. Non so se scherzi o se davvero faccia sul serio. Nel primo caso la battuta è a sue spese. Nel secondo…… Leggi il resto »
Egr. Dr. Montanari,
La seconda che ha detto:
https://www.liveleak.com/view?t=9prA8_1535828340
RISPOSTA ad Aurelio – Devo dire che la cosa mi consola: non siamo da soli al mondo. La differenza tra il mitico Sminteo sterminatore di topi e noi è che noi sterminiamo i bambini. In definitiva, si tratta di stadi differenti della stessa patologia psichiatrica. A margine, mi chiedo che ristoranti frequenti Zaia se ha assistito allo spettacolo. Comunque, se mai m’invitasse a cena (io non pranzo), cercherei qualche scusa per defilarmi.
Egr. Dr. Montanari,
A mio avviso, a Zaia andrebbe immediatamente conferita una qualche importante Onoreficenza e/o Medaglia d’Oro al Valore per il suo insostituibile ed eroico operato in difesa del popolo Italiano.
Infatti, grazie alla sua scandalosa ma veritiera boutade, pare che finalmente ci siamo liberati di Rula Jebreal:
“Italia Fascista, non ci verrò più.”
https://voxnews.info/2020/03/02/coronavirus-rula-jebreal-contro-zaia-topi-vivi-il-danno-che-ha-fatto/
Gentile Aurelio ma perché Lei ci crede? Questi in Italia hanno trovato l’America e non se andranno manco con le cannonate, siamo noi indigeni che finiremo nelle riserve indiane, come succede sempre quando un popolo non è in grado di difendere i confini e/o la propria storia. In quanto a Zaia è il governatore meno peggio che abbiamo, e questo non è un gran complimento per gli altri (infatti è solo una tragica constatazione). Riguardo all’intervista di Montanari a Doricchi o i nostri politici non ne hanno avuto sentore o, ad essere benevoli, non ne sono stati convinti. Comunque continuano… Leggi il resto »
RISPOSTA ad Aurelio – Premesso il fatto che il signore che pasteggia a topi vivi è una macchietta come quella di chi, molti decenni fa, inghiottiva lamette da barba in pubblico in cambio di un soldo nel piattino, confesso la mia ignoranza: fino a cinque minuti fa non avevo idea dell’esistenza della signora Rula Jebreal e confesso di non averne mai sofferto. Per quanto riguarda il cibarsi di esseri viventi, mi torna in mente l’antica lettura del Candide, ou l’Optimisme di Voltaire. Uno dei personaggi è la vecchia che continua a brontolare: “Che cosa dovrei dire io che ho una… Leggi il resto »
Egr. Dr. Montanari,
La signora Jebreal, che è figlia dell’Imam Sufi di Gerusalemme Est e guardiano della Moschea al-Aqsa, è molto concentrata sulle sorti dell’Italia e raramente perde occasione per comunicarci quanto é preoccupata del possibile fulmineo ritorno del Duce e delle Camicie Nere nel nostro Paese.
Da quanto vedo -ma potrei sbagliare- a me la signora sembra meno assidua nel segnalare le modalità non molto urbane con cui l’Unica Democrazia del Medio Oriente tratta i Palestinesi, la popolazione autoctona legittima proprietaria di gran parte della terra (e dell’acqua, del gas, etc.) su cui l’Unica geograficamente insiste:
https://www.youtube.com/watch?time_continue=3&v=qyWKwH73rHc&feature=emb_logo&bpctr=1583186807
RISPOSTA ad Aurelio – Ne ho abbastanza degl’idioti che infestano casa nostra per occuparmi di chi infesta quelle dei vicini.
A proposito di censura, fino a questa mattina era online un articolo di Libero in cui si riportava lo scambia tra Piero Angela e Burioni sull’utilità della mascherina, avvenuto credo, se non ricordo male, durante la trasmissione di Fazio. In sostanza, Angela contestava a Burioni il fatto che date le dimensioni dei virus, le mascherine non servono a niente. Ora, misteriosamente, l’articolo è scomparso.
Non so quanto fedele all’originale, ma l’unico articolo online che sono riuscito a trovare e che riporta lo scambio di battute fra Piero Angela e Burioni riguardo all’utilità delle mascherine è in lingua inglese: «Piero Angela it is certainly not the latest arrival in the field of scientific disclosure and in connection with Fabio Fazio to What’s the weather like, up Rai two, asks a series of sensational questions a Roberto Burioni, guest in the studio. Piero Angela: “Before it was said that the masks they were not needed and now they are needed. Viruses (hence also the coronavirus, ed)… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Ho trovato particolarmente divertente l’inglese. Alberto Sordi non sarebbe stato capace di fare di meglio. Il resto è di pari comicità.
RISPOSTA a Carlo – Ho trovato particolarmente divertente l’inglese. Alberto Sordi non sarebbe stato capace di fare di meglio.
RISPOSTA a Gian Pilz – Del fatto io ne sto parlando da giorni dicendo che le mascherine che si vedono in giro equivalgono ad un cancello messo per evitare che le zanzare entrino in casa. Nessuno, però, deve far notare questa ovvietà perché vedere la gente che va per strada mascherata, con lo sguardo terrorizzato, serve a mantenere vivo il terrore che un regime impossibile da aggettivare coltiva. Burioni? Sappiamo di chi si sta parlando.
Fazio- Burioni- Angela… NEL SUO CAMPO un trio al livello dell’indimenticabile Maradona- Careca- Giordano
RISPOSTA a Paride – Didì-Vavà-Pelè… Il Trio Lescano…
Dott. Montanari, io non so chi le abbia fatto questi scherzetti per impedire la lettura della sua intervista. Certo però chi lo ha fatto è un po’ sciocco perché non ha tenuto conto di una cosa di cui forse suo malgrado si sta accorgendo anche chi tira le leve dell'”informazione”: più una cosa viene vietata, condannata e denigrata e più provoca attenzione e curiosità. Le faccio un altro esempio. Sui mass media non fanno altro che dire che i vaccini non causano l’autismo e che tale collegamento è stato fatto solo da Wakefield nel 1998 in modo fasullo. In realtà… Leggi il resto »
caro paride lei è un inguaribile ottimista perchè trova sempre il modo di vedere il bicchiere mezzo pieno.
Anche se io non sono sempre così benevolo, indipendentemente dal merito delle questioni, penso che in fondo in fondo lei abbia ragione: aiuta a vivere meglio.
Caro Dantes, io ho un amico il cui figlio è cascato in pieno negli effetti della legge Lorenzin circa il divieto di accesso all’asilo per i non vaccinati. Per proteggere la salute di suo figlio questo mio amico ha dovuto accollarsi oneri economici e organizzativi non di poco conto per trovare il modo di non privare il bambino del normale percorso educativo. Poi vedo intorno a me che la grande maggioranza della popolazione, come dice il dott. Montanari, quando va bene neppure si rende conto del problema costituito dalle vaccinazioni di massa, quando va meno bene ne è entusiasta ed… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – Lei non può chiedermi di spiegarle l’idiozia. L’idiota è dotato di una forza sovrumana e sono tempo e fatica sprecati tentare di opporvisi. La mia consolazione è sapere che tra quattro miliardi e mezzo di anni il sistema solare non esisterà più.
Dott. Montanari, forse non ho capito bene la sua risposta. Ma quanto al rallentamento delle operazioni vaccinocratiche secondo me la spiegazione è molto semplice: in primo luogo c’è una quota piccola ma convinta di dissidenti per costringere i quali occorrerebbero misure talmente estreme che potrebbero risultare controproducenti (se non ci fosse questo rischio sono convinto che le avrebbero GIA’ messe in atto). In secondo luogo la legge Lorenzin non prevede affatto 10 vaccini obbligatori ma molti di più (considerando i richiami da fare nel corso di vari anni) e per questo gli irregolari sono molti di più di quel che… Leggi il resto »
Volevo dire “Influenzae”
Egr. Paride,
“a cui qualcuno sta lavorando in segreto”
Neanche tanto in segreto. Notizia di oggi 4 marzo, “The British Government will formally register Covid-19 as ‘notifiable'”: è il primo passo per rendere il futuro vaccino obbligatorio.
Quel vaccino che fanno finta di non aver già “pronto”.
E ancora:
https://www.theguardian.com/world/2020/feb/27/australias-coronavirus-pandemic-plan-mass-vaccinations-and-stadium-quarantine
Gentile Aurelio, concordo con Lei, qui di segreto c’è solo il numero reale dei dissidenti del regime, un po perché esiste comprensibilmente l’autocensura e un po perché i vari Montanari che, con molto coraggio, ci mettono la faccia non vengono certo intervistati a reti unificate. Per il resto abbiamo che vogliono estendere l’obbligo scolastico (che poi si legge obbligo vaccinale e di indottrinamento) a partire dai 3 anni. Per una banale influenza hanno messo il coprifuoco a mezza Italia, molte aziende falliranno e le multinazionali potranno venire a fare shopping a prezzi stracciati. In Argentina c’è già l’obbligo vaccinale anche… Leggi il resto »
Gent. Apota, l’obbligo vaccinale è previsto per andare all’asilo e cessa proprio quando subentra l’obbligo scolastico. Quindi dal fatto che estendano l’obbligo scolastico dai 3 anni non si può dedurre nulla. Ovviamente possono fare tutto quello che vogliono, ragion per cui non capisco perché non facciano direttamente come in Australia e in Argentina senza tutte queste tortuosità e tatticismi che lei vede.
Gentile Paride, premesso che siamo dalla stessa parte della barricata (quella delle vittime) e quindi non voglio fare polemiche, ma l’obbligo non cessa bensì si tramuta in una multa, al momento piuttosto bassa ma che con il metodo Juncker se non incontrano resistenze possono alzare a piacere, o trasformare in un dovere a cui legare la patria potestà, ad esempio. Non fanno come in Argentina (in Australia non so come sia) perché qui hanno incontrato delle resistenze in forma di proteste, dichiarazioni di specialisti (tra cui lo stesso Montanari), presa di coscienza…che evidentemente lì non ci sono state. Nei paesi… Leggi il resto »
Gent. Apota, sono del tutto d’accordo con lei quando dice che ciò che può fare la differenza e permetterci di non fare la fine dell’Argentina è la nostra reazione. E, come avrà capito, penso anche che proprio una certa resistenza incontrata nella popolazione italiana sia stato ciò che ha fatto rallentare il “programma”. Per questo dico che mi pare inutile fare tanti ragionamenti tortuosi per indovinare qualcosa sul futuro da ogni minima cosa che potrebbe sembrare correlata all’obbligo vaccinale come l’estensione dell’obbligo scolastico a 3 anni. Detto per inciso il divieto di accesso all’asilo è l’unico vero provvedimento concreto messo… Leggi il resto »
RISPOSTA ad Aurelio – Chissà come faranno a raccontare che per un virus che non conferisce immunità si possa fare un vaccino.
Dott. Montanari, mi meraviglio di lei! Si ricordi che noi abitiamo nel Paese in cui i vecchi muoiono per il tetano perché i bambini non si fanno il relativo vaccino, in cui “A Londra sono morti 270 persone da morbillo nel 2012 e 200 nel 2013” e in cui i virus strisciano e saltellano…
RISPOSTA a Paride – Non essendomi vaccinato con il vaccino della Fata Smemorina, ho perso la memoria.
Mi scusi Paride, ma ha ragione a non essere tranquillo, almeno a stare con Il Pedante e a quello che qualcuno prospetta.
http://ilpedante.org/post/i-bambini-allo-stato
Gent. Eugenio, secondo me non ha senso porre l’obbligo di andare all’asilo dai 3 anni, ma non so come si possa dire che quest’idea è un sotterfugio per imporre i vaccini. Sarebbe stato molto più semplice estendere il divieto di accesso a scuola anche alla scuola dell’obbligo, cioè dai 6 anni in su. Non lo hanno fatto non perché hanno il cuore tenero ma perché evidentemente le difficoltà pratiche erano insormontabili. Anticipare il problema dai 6 ai 3 anni non so quanto renderebbe il programma più fattibile. Pietro Ratto dice che attraverso la scuola lo Stato vorrebbe impadronirsi delle menti… Leggi il resto »
È vero che se le intenzioni di qualche eminenza grigia erano quelle di non far leggere l’intervista, il risultato ottenuto invece è stato l’esatto contrario, avendone in modo paradossale moltiplicato le letture. Presumo che le visualizzazioni dell’articolo abbiano superato forse il milione, e non si può certo non tenere conto che l’indefesso Google e altri motori di ricerca si siano industriati ad arginare e a filtrare la notizia quanto più possibile. Solo questa “nostra” pagina ha già superato le 6.500 visualizzazioni, evento unico più che raro. Per quanto filtrata però, la notizia trova sempre un modo per sfuggire dalle maglie… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Il quoziente intellettivo del regime è prossimo a zero ma ha la forza della massa.
RISPOSTA a Paride – Guardi i guru dei vaccini con gli occhi di Cesare Lombroso.
Dott. Montanari, più vado avanti nella vita e più penso che Lombroso fosse un genio.
Accidenti, dott. Montanari, sarò sbadato, ma non sapevo di questo secondo me straordinario video (pubblicato il 19 dicembre del 2019 su YouTube), ideato e prodotto da Roberto Prinzi (Prinzirob) e Mida Riva, in cui lei partecipa insieme ad Andrew Wakefield, Franco Trinca e Dario Miedico…
Unvaxxed 2020 – The Italian Experience
https://www.youtube.com/watch?v=TP4RcrstftU&feature=youtu.be
Devo ancora finirlo di vedere…
Per ora: no comment.
RISPOSTA a Carlo – Sono informato ora da lei dell’esistenza del video.
…Nel dicembre del 2019, in base a quanto dichiara l’autrice di questo articolo, con il pretesto di non aver voluto vaccinare il figlio, Cecilia Argenti, moglie di Mida Riva, viene ricoverata in psichiatria dopo che i Carabinieri, che l’aspettavano davanti casa, gli ebbero sottratto il bambino, affidandolo in via temporanea alla nonna. Pare infatti che i nonni materni (gli “orchi”) decidano «di compiere una serie di segnalazioni, per far dichiarare Cecilia pazza, e quando divenne Madre, utilizzando la scusa che, insieme a Mida, NON HANNO VOLUTO VACCINARE IL PICCOLO APPENA NATO, continuarono a produrre segnalazioni invere, sullo stato mentale di… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Non ne so nulla.
E ADESSO IN EUROPA ARRIVA L’ESERCITO AMERICANO,
30.000 soldati senza mascherina.
https://www.youtube.com/watch?v=p-kEKoq2-v4&feature=youtu.be
RISPOSTA a Carlo – Untori!
[…] dott. Stefano Montanari il primo marzo afferma “Si trattava di pochissimi casi di persone molto avanti negli anni e già affette da […]
RISPOSTA a ISS – In realtà sono ancora meno.