Di Simone Grassi ho già scritto più volte. La retorica sdolcinata corrente vuole che di chi non si dibatte più con noi in questo assaggio d’inferno sia descritto in termini laudatori che non di rado trascendono nel grottesco.
Fuori di ogni retorica, Simone era una persona solare e, per farmelo ancora più vicino, era un maratoneta. Un cancro se l’è portato via quando ancora non aveva quarant’anni.
Lui, ricercatore che io conobbi al Trinity College di Dublino, ci ha lasciato un libro originalissimo che, naturalmente, ben pochi hanno letto perché così usa da noi. Io, senza mai metterci mano per non alterarne la freschezza, ebbi il privilegio di seguirne la stesura e di scriverne la prefazione.
L’anno scorso l’associazione nata a suo nome e di cui mi vanto di essere socio onorario mi chiese di leggerne qualche capitolo a Cesena, all’aperto, accompagnato da tre musicisti amici di Simone. La registrazione è di bassa qualità, i rumori di fondo sono quelli di un giardino a ridosso della strada, chi legge sono io e, dunque, non un attore. Tecnicamente non granché, ma vale la pena di dedicarci qualche minuto e, magari, di leggere tutto il libro. Chi lo farà uscirà molto più ricco.
http://youtu.be/UR0b96sxKMw PRIMA PARTE
http://youtu.be/QC6_-4JQxWQ SECONDA PARTE
Video privato
I due video sono classificati “privati” e non è possibile vederli
RISPOSTA
Chi li ha messi su Internet è stato costretto a “sospenderli” perché i tre musicisti hanno eseguito musiche protette da diritti d’autore. Il che costituisce un reato di una gravità tale per la quale nessuna pena è commisurata. Io mi sono permesso di consigliare ai ragazzi di occuparsi come si dove dell’Expo milanese o del Mose veneziano oppure, perché no?, dello “smaltimento” dei rifiuti a Roma. Con un viatico di quel genere, i misfatti musicali commessi dai birboni forse subiranno la stessa sorte: tarallucci e vino.
siae
un vero e proprio ” tumore ” finalizzato al drenare quante più risorse possibile, non importa con quali mezzi.
RISPOSTA
Mi esimo dal commentare il comportamento della Siae e mi apparto a vomitare.