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Bellum omnium contra omnes (1)

Di 27 Febbraio 2015 5 commenti

Per quanto ci si sforzi, è impossibile, almeno su questo pianeta, trovare un essere più gratuitamente cattivo e, soprattutto, più stupido dell’uomo, il bipede implume, la scimmia nuda e senza coda che, pur essendo in palese minoranza numerica nei confronti di altri coinquilini planetari, della Terra ha preso possesso.

Fortunatamente il nostro passaggio sarà brevissimo, nulla se lo si confronta a quello dei coccodrilli, delle api o di chissà quanti esseri unicellulari, ma, per quanto breve sia, è devastante. Quasi non passa giorno senza che la nostra spocchiosa pretesa di supremazia a qualunque costo uccida l’ultimo rappresentante di qualche specie animale o vegetale. E ogni giorno, magari anche solo di una frazione, l’avvelenamento dell’unico ambiente di cui disponiamo aumenta grazie al nostro impegno di autosabotaggio, e questo a dispetto dei bavosi pseudoscienziati di regime che portano a casa una sporca pagnotta raccontandoci che va tutto bene. Anzi, benissimo.

Ma niente di questo ci basta: noi dobbiamo uccidere perché non ne restino la presenza e il ricordo le radici del nostro occasionale nemico, di qualunque portata il nemico sia. Nello stupido mondo del calcio guardato, il nemico è colui che smania per una squadra di mutanderos milionari che non è quella dell’altro, un altro che ugualmente pretenderebbe l’esistenza esclusiva della sua squadra, con questo rendendo di fatto idealmente impossibile la competizione e, in definitiva, l’esistenza stessa del calcio. Ecco, allora, scendere in Italia, segnatamente a Roma, una piccola torma di olandesi intrisi d’alcol impegnati a sfasciare almeno qualcosa dei monumenti che da secoli onorano una città che spesso se ne mostra poco degna. Ma quella è la città del nemico e il nemico va combattuto alla radice, dove sta la sua gloria e dove sta il suo DNA. Altri discendenti dei Batavi, forse meno colti di chi, raffinato, sbriciolava Bernini padre e figlio, provvedevano a danneggiare molto più modestamente qualche automobile in sosta. Non è granché, ma è il pensiero che conta.

Chi ritenesse che il fondo dell’idiozia fosse stato toccato non è forse al corrente di ciò che sta accadendo da tempo a Mosul dove i fedeli esecutori degli ordini di una divinità un po’ particolare provvedono ad incendiare biblioteche e a distruggere con cura meticolosa i resti di Ninive, la capitale assira, e quanto è contenuto nei musei locali: testimonianze senza prezzo del passato stesso di chi impazza a colpi di fiammifero e di martello pneumatico. Del resto, non erano già state ridotte a nanoparticelle le stupefacenti statue afghane dei Buddha di Bamiyan? E, allora, perché restare indietro con il rischio che la divinità non sia poi tanto contenta? Ma nessuno si stupisca: pur più in piccolo i nazisti si resero protagonisti d’imprese tutto sommato analoghe e il nostro Savonarola, in nome del dio che vige da noi, non si tirò certo indietro.

L’uomo non è solo l’essere più stupido tra quelli che abitano questo pianeta: è anche l’unico ad aver paura di se stesso.

 

(1)   Per chi non ha più il latino fresco: “la guerra di tutti contro tutti”. È una frase del filosofo inglese Francis Hobbes che descrive perfettamente l’Homo sapiens.

 

 

5 Commenti
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Enrica
10 anni fa

CommozioneE’ vero che davanti a tali scempi si rimane esterrefatti, non solo per il danno che subiamo, tutti, come esseri umani, ma anche per la stupidità e l’istinto bestiale di questi individui. Non dobbiamo dimenticare però che quelle bellezze, che vengono danneggiate e distrutte sono opera di un essere che fa parte, almeno apparentemente, della stessa razza. Dico questo dopo essere rientrata stasera da un breve visita a Firenze, dove mi reco ogni tanto con mio marito, per ammirare i tesori meravigliosi di quella città. Oggi abbiamo visitato il Museo del Bargello e io sono rimasta affascinata dal Tondo Pitti… Leggi il resto »

parideparis
10 anni fa

ORROREGentile dottor Montanari,come non condividere le sue parole? Quando ho visto le immagini di queste persone, anche se è difficile chiamarle così, che distruggevano a colpi di martello pneumatico statue millenarie ho provato un vero senso di nausea. Quello che lei dice dell’uomo è proprio vero e a volte mi vergogno di appartenere a questa specie animale. Nel corso della sua storia l’uomo si è ingegnato per trovare metodi sempre nuovi e più efficaci per sterminare i suoi simili; la distruzione di un’opera d’arte è un ulteriore passo su questo percorso, è un atto attraverso il quale la violenza non… Leggi il resto »

Cassino
10 anni fa

Mala tempora curruntPremetto che non ho studiato latino, l’oggetto del post deriva da uno dei vari “sentito dire”. L’unica cosa che mi viene da dire e’ che forse “la lunga emergenza” e’ iniziata. Con questo termine mi rifaccio al titolo di un libro letto diversi anni fa (the long emergency) di un giornalista americano.Si parlava dei problemi derivanti dalla fine della cosiddetta civilta’ del petrolio, ovvero dei combustibili fossili. Naturalmente non ho condiviso tutto quello che era esplicitato nel testo, tuttavia e’ stata una boccata d’ossigeno, anche solo per il fatto di leggere qualcosa di diverso rispetto al rumore di… Leggi il resto »

bosco
10 anni fa

L’uomo è un errore.Guardando quello che fa e come lo fa, quanta stupidità e quanto egoismo permeano l’homo che di sapiens ha oramai solo la definizione, forse la verità è che la natura fa errori, col tempo li sistema annientando la specie per poi ricominciare.Qui in effetti manco si deve impensierire a trovare il modo migliore, ci si pensa da noi, in autonomia.Guardando lo schifo che dilaga viene naturale essere cinici e spietati, però non tutta l’umanità fa schifo, ci sono molte persone che meriterebbero rispetto e una vita dignitosa, meriterebbero la giusta considerazione e un posto nel cuore e… Leggi il resto »

gbracca
10 anni fa

Spettacolo e finzioneCorre voce che l’operazione sia un falso: [i]Statue distrutte da ISIS: a sbriciolarsi è solo la credibilità dei media[/i][url]http://www.antimafiaduemila.com/2015022853912/guerre/statue-distrutte-da-isis-a-sbriciolarsi-e-solo-la-credibilita-dei-media.html[/url] RISPOSTA E’ bene anche leggere il commento di Cabras. Io voglio solo ricordare ciò che ci disse un archeologo napoletano che era stato in Iraq per cercare di proteggere i musei locali dai saccheggi e, alla fine, morì di polveri senza essere riuscito a fermare chi, in nome non m’interessa di chi, arraffava l’arraffabile. Non ho dubbi che si trovi sempre una giustificazione anche per gli atti più ignobili e sono altrettanto certo che si troverà sempre chi tranquillizza… Leggi il resto »