Molti, io per primo, avevano riso di quella che a prima vista sembrava un’idiozia sparata dal professor Lopalco: i vaccini sono sperimentati sui bambini volontari.
Se mai idiozia è, lo è solo a metà, e quella metà è dove l’ineffabile professore, trovandosi al cospetto di adolescenti forzati a far numero alla sua esibizione e molto più interessati al loro telefono cellulare che non alle sparate dell’accademico, aggiunse che i bambini-cavia erano volontari. Vabbè: di fesserie ne abbiamo già sentite tali e tante che una più, una meno, non fa differenza.
Dove idiozia non è ma è, a quanto parrebbe, la terrificante verità è che i vaccini si provano davvero sui bambini. Addirittura sui neonati, almeno a prestar fede ad un curriculum barese: https://www.colibripuglia.it/2019/02/17/gli-841-bambini-arruolati-per-progetti-vaccinali-sperimentali-delluniversita-di-bari-nel-curriculum-di-un-dirigente-medico-e-politico-locale/
Si vedano, poi, i protocolli https://www.gsk-studyregister.com/study/106388?legacy=true e
https://www.gsk-studyregister.com/study/104420?legacy=true
Chi, come me, ha visitato a Vienna lo Jüdisches Museum, cioè il museo ebraico, ha visto qualcosa che non dista poi tanto da quanto indicato sopra.
Chi, a differenza del professor Lopalco, sa come si sperimentano i farmaci e come un’eventuale sperimentazione dei vaccini differisca concettualmente da quella di un medicamento terapeutico non può non rendersi conto che quei test, indipendentemente dalla loro follia, non potranno mai offrire indicazioni sull’efficacia dei prodotti in prova. Né, peraltro, potranno dire qualcosa sulla loro sicurezza a lungo termine e, per questo, si vedano i disastri che il vaccino antipolio con il suo virus cancerogeno SV40 al seguito ha provocato nel tempo.
Cerco di essere il più semplice possibile. Io prendo un gruppetto di bambini e somministro loro un vaccino chiedendo all’esperimento d’indicarmi l’efficacia del prodotto. Insomma, voglio sapere se quei bambini non si ammaleranno della patologia infettiva contro cui il vaccino è mirato. E, allora, prendiamo come esempio l’esperimento h) e l’esperimento i) tra quelli elencati nel curriculum di cui sopra. Il prodotto in sperimentazione è un vaccino contro l’Haemophilus influenzae b e la meningite C insieme e, dunque, bisogna accertarsi che quei bambini non si ammalino di quelle due malattie. Il massimo delle probabilità è che non si ammalino affatto non solo nel corso del periodo di osservazione ma che non lo facciano mai, esattamente come è accaduto a me e a miliardi di miei simili che mai si erano vaccinati. Nel caso in cui le cavie abbiano sviluppato gli anticorpi del caso, sempre che non ne fossero già provvisti (avranno controllato?), la domanda ovvia è: per quanto tempo saranno presenti quegli anticorpi? E funzioneranno davvero o, come in altri casi di vaccinazioni, non riusciranno ad impedire che la malattia insorga? Dunque, la risposta sull’efficacia che io otterrò sarà priva di significato reale e tutto ciò che avrò in mano sarà una relativamente vaga informazione relativa ai danni a breve termine che il prodotto può indurre. In estrema sintesi: quei bambini campano o no? Si ammalano d’altro o no? All’incirca dei topolini da esperimento sui quali nessuno piangerà.
Da quanto si può ricavare dal curriculum reso parzialmente pubblico, il nome dello sperimentatore resta ignoto ma non credo sia poi così difficile, disponendo dei mezzi giusti, risalirvi.
Ora, da uomo che da quasi mezzo secolo fa ricerca, mi si permetta un’osservazione. Quando si lavora sugli animali occorre il permesso di un comitato etico che a volte quel permesso non lo concede. Se, poi, si deve lavorare sull’essere umano, le cose si fanno più difficili fino al cavillo. Tanto per fare un esempio personale abbastanza recente, quando noi facemmo una ricerca sul sangue dei leucemici avemmo bisogno che un comitato etico ce ne desse l’autorizzazione, pur trattandosi di campioni di sangue che vengono prelevati di routine a quei pazienti e, dunque, senza che possa esistere la minima possibilità di arrecare loro un danno qualunque. Le mie domande, allora, sono: quale comitato etico ha dato il suo placet a nove esperimenti come quelli in elenco? In base a che cosa lo ha dato? Chi ha finanziato quegli esperimenti? Come lo ha fatto? Ci sono ancora esperimenti del genere in corso? Dove? Che ne dice la legge? È possibile che nessun magistrato si sia mai interessato a qualcosa che almeno a me pare fuori non solo di ciò che sta scritto sui codici ma di ben altro e che compare addirittura tra le attività di un ente pubblico?
Il nostro paese pullula di associazioni che s’interessano con varie sfumature, spesso impossibili da decifrare e da differenziare, ai vaccini. Il mio invito è che, una volta tanto, si alleino e chiedano alla magistratura di chiarire la situazione intervenendo secondo la legge che, come ci viene ripetuto, è uguale per tutti. Sarebbe auspicabile che lo fosse anche la sua applicazione.
Io ammetto di essere terrorizzato.
Per me ci sono dietro questi personaggi https://disquisendo.wordpress.com/2016/08/04/rockefeller-diremo-loro-che-se-questi-bambini-non-vengono-vaccinati-si-ammaleranno-delle-malattie-piu-terribili/
Ce ne sono di personaggi dietro le quinte!
Un tale Rockefeller, magnate del petrolio, ha in vero un paio di secoli fa negli USA dato inizio all’industria farmaceutica, e quindi alla produzione di farmaci e vaccini. La Novartis è una delle grandi case farmaceutiche di Big Pharma.
Il guaio, dott. Montanari, è che l’anonimato, tanto reclamizzato per la tutela dei minori e le loro famiglie, in questo caso non tutela affatto, né i minori, né le loro famiglie, e men che mai consente un’informazione obiettiva sulla reale e grave problematica della pratica vaccinale. Credo perciò che per sapere qualcosa di più deve solo intervenire per o di forza la magistratura e anche i media mainstream (?). Fra le tante domande che s’affollano, io mi chiedo come può un genitore consentire al sacrificio del proprio figlio donandolo alle avide fauci fameliche delle industrie farmaceutiche e dei suoi squallidi… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Noi siamo uomini di mondo e non ci sogneremmo mai di criticare i comitati etici: salotti in cui può accadere che veri e propri onorabilissimi criminali siano investiti del compito di giudicare se un’azione sia eticamente accettabile o non lo sia. E’ evidente, almeno credo, che questi giudici della moralità si facciano, discreti come sono, i fatti loro, fatti che coincidono con gl’interessi di chi fa recapitare loro quattrini e dà una provvida mano a farli procedere nella carriera. Nel caso specifico dello “scienziato” barese sono assolutamente certo che il comitato etico che deve per forza… Leggi il resto »
Questa storia mi fa tornare alla mente quella della sperimentazione nota come Progetto Pertosse, condotta nei primi anni 90. Sebbene fosse previsto un modulo di consenso informato di ben tre pagine che i genitori delle piccole cavie (più di 15.000 fra piemontesi, veneti, friulani e pugliesi) avrebbero dovuto firmare, saltò poi fuori la scarsa chiarezza che lo caratterizzava, tant’è che – come scrisse la dott.ssa Canavacci nel suo libro del ’99 “I confini del consenso. Un’indagine sui limiti e l’efficacia del consenso informato” – venne modificato a sperimentazione ormai praticamente conclusa “rendendo dubbia l’eticità dei primi anni di sperimentazione”. Una… Leggi il resto »
Scusate la prolissità… “Eine Lüge muss nur oft genug wiederholt werden. Dann wird sie geglaubt” (Una bugia deve essere ripetuta abbastanza spesso per essere alla fine creduta). Si presume siano parole pronunciate da Joseph Goebbels. Traslando in parole povere: che una cosa possa essere vera o falsa non fa molta differenza, se tale opzione di giudizio di valore la decide qualcun altro per noi, escludendoci quindi da qualsiasi intervento valutativo e/o decisionale. I media mainstream ci conciano poi in modo tale da essere veramente incapaci di intendere e di volere, di capire la gravità dei problemi. In sintesi, giusto per… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Lo confesso: se prima dei recenti spettacolini comici io avevo sentito nominare questo tale Lopalco, proprio non lo ricordo. Almeno nel campo scientifico che mi compete posso assicurare che si tratta di un non pervenuto e, considerando il suo comportamento, mi pare evidente che non sia pervenuto in alcun settore che con la scienza abbia a che fare. Del resto, i suoi colleghi della compagnia di giro non sono per nulla diversi. Se dovessi giudicare in modo superficiale, dovrei dire che si tratta di un perfetto imbecille ma, a fiuto, direi che si tratterebbe di un… Leggi il resto »
Mi permetto di avanzare un’ipotesi.
Se fin con troppa leggerezza l’epidemiologo pugliese dichiara pubblicamente tante atrocità, come quella di aver partecipato all’inizio della sua carriera al Progetto Pertosse (“un grosso studio clinico, svolto fra Italia e Svezia in cui vennero reclutate migliaia di bambini”), non potrebbe essere per caso lo stesso ignoto “sperimentatore” – a cui lei fa riferimento, dott. Montanari – dal “curriculum reso parzialmente pubblico”, che ha partecipato alla Università di Bari ai nove progetti vaccinali sperimentali su bambini?…
RISPOSTA a Carlo – La mia competenza è limitata e non so nulla né di psichiatria né di criminologia. Sono sempre più convinto che la magistratura dovrebbe fare il mestiere che le compete e dovrebbe immediatamente attivarsi per far luce su un tema a dir poco allarmante. A quanto pare e certo più di quanto anche i più pessimisti potevano immaginare, un esercito di criminali sta giocando non solo con i quattrini ma anche e soprattutto con la vita altrui. L’aggravante è che sia spesso quella dei bambini. Mi auguro che la torma di mamme deficienti cominci a perdere i… Leggi il resto »
Ovviamente, sono d’accordo con lei, dott. Montanari, poiché fatti sconcertanti come questi suscitano oltretutto una grande quantità di domande atroci che restano senza risposta. E un cittadino ha il diritto di avere delle risposte. Che costoro siano delinquenti, irresponsabili e pronti a vendersi anche la madre per i soldi è assodato. Ma queste mamme, questi padri, o chi per loro, penso io, evidentemente si sono trovati in una situazione creata ad hoc, senza sapere nemmeno cosa hanno firmato (ammesso che abbiano firmato qualcosa) o cosa stavano facendo fare ai loro figli, cosa gli veniva somministrato, in che modo. Quindi ho… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Non credo siano stati somministrati dei placebo. In fondo, che bisogno ci sarebbe stato? Quei bambini erano banalissime cavie di nessuna importanza e somministrare nulla avrebbe significato solo perdere tempo. Molto più interessante iniettare “the real thing” e vedere di nascosto l’effetto che fa. Sì, perché danni troppo evidenti non convengono a nessuno, essendo meno facili da mascherare. Vedi mai che qualche medico onesto (e il rischio per Big Pharma è costituito da quei rompiscatole che purtroppo per loro esistono) spifferi un po’ troppo o vedi mai che salti fuori un plotone di mamme che, da… Leggi il resto »
Dando un’occhiatina all’infallibile Wikipedia, sembra che le critiche mosse dalla dott.essa Marcia Angell al sistema sanitario staunitense non risparmiano nulla e nessuno, né tantomeno ci va cauta con le case farmaceutiche. Interessante le sue considerazioni sulla medicina allopatica e alternativa. « Non ci possono essere due tipi di medicina: convenzionale e alternativa. C’è solo la medicina che è stata adeguatamente testata e la medicina che non lo è, la medicina che funziona e la medicina che può o non può funzionare. Una volta che un trattamento è stato testato rigorosamente, non conta più se sia stato considerato inizialmente alternativo. Se… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Horton fu il primo tra chi fa opinione a dre che metà di ciò che si pubblica è falso. Mentiva: le falsità sono enormemente di più e sono in aumento vertiginoso.
A proposito di Big Pharma e cervellini; notizia data anche dai tg di “stato”, con annesse interviste strappa-lacrime.
Il problema sono i non vaccinati…
http://www.askanews.it/cronaca/2019/02/22/vaccini-iori-pd-grantire-rientro-a-scuola-bimbo-immunodepresso-pn_20190222_00241/
RISPOSTA a Diego – Una piccola storia ignobile di ordinaria idiozia. Non mi stupisce il numero della senatrice PD che, a quanto risulta, pare sia un’insegnante di lettere e, dunque, a buon diritto scientificamente vergine. Naturalmente questo non le impedisce di esprimersi su argomenti di cui è palesemente ignorante ma, se non lo facesse, che senatrice italica sarebbe? La prossima uscita la vorremmo in endecasillabi faleci, sperando che, giocando in casa, non ci rimedi un’altra figuraccia. Mi stupisce o, meglio, un tempo mi avrebbe stupito che i laureati in medicina, pur non essendo molto addentro alla farmacologia, avrebbero mai potuto… Leggi il resto »
Dopo il maldestro colpo grosso dell’obbligatorietà vaccinale, finiti anche i colpi a salve, come al solito, si sparano solo cazzate. A mitraglia. Questo bambino non può andare a scuola perché ci sono 5 dei suoi compagnucci non vaccinati. Allora non potrebbe nemmeno uscire per strada, se non quando non vi è anima viva. Non può andare per esempio a fare la spesa con sua madre, perché nei supermercati c’è sempre una qualche rimanenza di indecenti no-vax non vaccinati in agguato. Non può prendere il tram per andare a scuola per lo stesso motivo. Ma anche se riuscisse a farla franca… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Poi c’è il problema biologico. Bisogna accertarsi che gli eroici compagnucci non siano stati vaccinati nell’ultimo mese e mezzo perché, in quel caso, sarebbero efficentissimi untori che porterebbero alla tomba il piccino. E occorre pure accertarsi che mai si siano vaccinati contro la pertosse perché con quella magica punturina si diventa untori vita natural durante. Queste cosucce elementari sono notissime in medicina ma, come possiamo ben vedere, i medici sanno tante cose ma di medicina sanno pochino. E chi di loro sa di medicina taccia se vuole continuare a portare a casa la pagnotta.
Dott. Montanari, tutti ottimi i nostri ragionamenti, a cui aggiungerei il fatto che siccome i vaccini non sempre funzionano (basta leggere il bugiardino di TUTTI i vaccini) bisognerebbe controllare non tanto che i compagni di classe siano vaccinati, ma piuttosto fare il dosaggio degli anticorpi, e allora ci sarebbe qualche sorpresa (poi è vero che anche gli anticorpi non sono sinonimo e garanzia di immunità, giusto?…). Ma qui i ragionamenti e le ragioni contano poco. Quello che vediamo è solo una prova di forza tra chi, per i motivi che ognuno vorrà credere, vuole imporre vaccinazioni di massa con la… Leggi il resto »
Continuo il ragionamento: e la preside della scuola frequentata dall’immunodepresso, che interviene nella questione, avrà fatto tutti i 10 vaccini della Lorenzin coi relativi richiami? O lei ritiene di non dover partecipare alla “tutela” dell’immunodepresso? Ma quello che colpisce è anche la goffaggine della strategia messa in campo. Dice l’Assessore: “Daremo ai genitori tutte le necessarie informazioni sull’assoluta sicurezza dei vaccini”. Si rende conto l’Assessore che probabilmente nessuno, nemmeno quelli che vaccinano i figli, crede davvero che i vaccini siano “assolutamente sicuri”? Insomma continuare a descrivere i vaccini come se fossero l’acqua santa è il modo migliore per alimentare la… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – Gli asini volano sì, e volano a qualunque quota. Come non ho l’onore di conoscere lo statista laziale delle multe, così ignoro chi sia a presiedere la sQuola. Al massimo posso chiedermi a che quota si libri. Al di là di ogni considerazione, il politico laziale partorisce una perla: darà tutte le NECESSARIE informazioni sull’ASSOLUTA SICUREZZA dei vaccini. Non occorre un genio per accorgersi del tonfo ridicolo: le informazioni necessarie saranno quelle che, non importa come né a fronte di che, certificano a priori l’assunto. Insomma, saranno dichiaratamente taciute tutte le informazioni che metterebbero in dubbio… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – Che si tratti di un pastrocchio idiota non ci sono dubbi e che possa essere mantenuto in qualche modo in vita solo grazie alla violenza sono i fatti quotidiani a confermarlo. Io non ho l’onore di conoscere il signor Assessore laziale ma ne provo a distanza una tenera pena. Magari, pur nella sua palese incompetenza sanitaria, è una persona intelligente che ha solo il problema del coraggio che, come Manzoni faceva dire a Don Abbondio, se uno non ce l’ha, mica se lo può dare. Resta ancora una volta confermato il fatto che i responsabili di… Leggi il resto »
Per me la domanda è sempre quella: sta funzionando? Oggi (23/2/2019) il titolone di prima pagina della Tribuna di Treviso dice che negli asili della provincia di Treviso ci sono 600 bambini non vaccinati, che il 10 marzo 2019 saranno espulsi. Considerando che quest’anno molte famiglie hanno scelto di non iscrivere più i loro figli non vaccinati negli asili proprio per questo problema, vuol dire che quei 600 sono solo una parte dei bambini non vaccinati in età da asilo. Poi consideriamo che la fascia di età dell’asilo è quella in cui c’è stato il maggior incremento di vaccinazioni proprio… Leggi il resto »
Ma questo cacchio di famigerato meningococco di tipo B non è sempre quello che ti becchi gratuitamente facendo il vaccino tetravalente contro la meningite? Fa ridere il fatto che i medicastri dichiarino che “il vaccino ha limitati i danni” al povero piccolo di 8 anni. Possibile che almeno un qualche dubbio non si sia insinuato nel cemento armato imperforabile, che hanno al posto della materia grigia, di costoro, che sia molto più probabile che a provocare la malattia sia stata proprio la vaccinazione? Sì, certo. Ma dove sta la convenienza etica e deontologica di tale dichiarazione? Si corre il rischio… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Anche i medici tengono famiglia.
RISPOSTA a Paride – Il popolo si divide in tre gruppi: i gonzi che si vaccinano comunque, i dubbiosi che si vaccinano per non avere storie con il regime e i cosiddetti “antivax.” Questi ultimi si dividono in due sottogruppi: i colti e gli anti comunque. A margine: trovo quanto mai divertente la storiella che chi si ammala essendo vaccinato riduce la gravità della malattia. La la cosa non è solo divertente: è utile. Chiunque asserisca un’enormità del genere offre su un piatto d’argento la prova inconfutabile di essere un idiota. Poi ci sono tutte le sfumature: dall’idiota puro all’idiota… Leggi il resto »
Dott. Montanari, la sua casistica mi piace molto. Sto vedendo il TG che parla di Mattarella che ha premiato i coraggiosi bambini, che hanno dato un bell’esempio agli adulti vaccinandosi per proteggere il compagno immunodepresso. Che bello, che meraviglia!
RISPOSTA a Paride – Stiamo parlando di Mattarella, vale a dire un tale che straparla di argomenti a lui totalmente ignoti approfittando di un pulpito al quale ha illegitimamete accesso, essendo stato recapitato in quella poltrona da un’assemblea insediata in disprezzo della Costituzione (articoli 56 e 58). Comunque sia, le esibizioni del Mattarella possono tornare utili al pari di quelle di chi sostiene che vaccinarsi fa ammalare in forma meno grave: molto di ciò su cui pontifica ha ottime probabilità di essere falso e, dunque, può servire a indirizzare chi ascolta quella roba.
Allora, giusto per informarci o rinfrescarci la memoria, vediamo questi disastri provocati nel tempo dal “vaccino antipolio con il suo virus cancerogeno SV40”, come ci consiglia il dott. Montanari. Leggiamo su MedNat.org che… « Nel marzo 1992 la celebre rivista medica inglese The Lancet pubblica un articolo di Walter Kyle che riporta evidenze secondo cui l’Aids si è manifestato dopo che il virus dell’immunodeficienza delle scimmie (SIV) è entrato nell’organismo umano attraverso appunto il vaccino antipolio contaminato da tessuti infetti di scimmia. L’articolo prosegue affermando che la FDA americana sospettavano della contaminazione dei vaccini antipolio già dagli anni ’50 e… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Il problema delle contaminazioni virali e non nei vaccini è stato brillantemente risolto ormai da lungo tempo: non si controlla niente e tutti morirono felici e contenti. Martedì scorso, al termine della mia relazione all’interno del parlamento polacco, una “scienziata” di regime si alzò strepitando che loro i vaccini li controllano lotto per lotto. Ilarità da una parte e imbarazzo dall’altra. Di fatto è noto urbi et orbi che in Polonia come dovunque nel mondo i controlli non vengono fatti. Questo perché le porcherie devono essere tenute nascoste; se qualcuno sollevasse il problema, il fiume o,… Leggi il resto »
I risultati delle sperimentazioni vacinali sui bambini dei paesi in via di sviluppo (e in quelli più ricchi), a quanto pare, è un dato di fatto. Possiamo, noi biechi no-vax , mai essere assolti per non aver compreso Lopalco?… Sul sito della National Library of Medicine National Institutes of Health (che non è un istituto nazionale statunitense per l’indottrinamento dei no-vax) , a conclusione degli studi effettuati nelle comunità urbane africane sulla sperimentazione del vaccino anti-DTP, si legge qualcosa che lascia perplessi… https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5360569/ « Il vaccino trivalente anti-DTP [difterite, tetano epertosse] comporta nella comunità vaccinata una mortalità 5 volte superiore… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Lei pensa che se qualcuno avesse detto a Hitler che in campi di concentramento erano un brutta cosa glie ne sarebbe importato più di tanto?
Caro Dott. Montanari, del caso della sperimentazione del dott. Fabio Franchi si è fatto un’idea? Cosa voleva dimostrare? può essere di aiuto alla nostra causa?