SMENTITA!
Il prof. Bellavite AFFERMA DI NON AVER MAI SCRITTO IL TESTO ATTRIBUITOGLI.
Evidentemente qualcuno che non è lui conosce la materia e mi manda un “falso d’autore”. Resta il fatto che a me dei calcoli del tale Silvestri e del microscopista che resta innominato e che pare si sia offeso riconoscendosi in qualche modo nel testo non importa un fico secco e non ho bisogno di ulteriori prove della loro sublime levatura. La Scienza di oggi è quella.
Con i potenti mezzi dispiegati dai media, oggi trasformare un perfetto sconosciuto in un luminare è un giochetto da ragazzi. E ottenere credibilità anche quando si sostengono assurdità, a patto che quelle siano confortate dalle esternazioni e dalle assicurazioni di personaggi che, indipendentemente dal loro valore oggettivo, passeggiano
sulla ribalta fa parte del gioco.
Tale Guido Silvestri, temo ignoto alla quasi totalità degl’italiani fino a poche settimane fa, si è cimentato in un calcolo matematico scomodando, ahimè a sproposito, Lorenzo Romano Amedeo Carlo Avogadro, conte di Quaregna e Cerreto (1776 – 1856).
Chiunque abbia familiarità con la materia si accorge che il tale Silvestri ha “toppato” di brutto, ma in democrazia vince la maggioranza e, allora, anche Silvestri diventa buono se ha la maggioranza a sostenerlo.
Di seguito pubblico uno scritto di Paolo Bellavite di cui invito a consultare il curriculum. Mi rendo conto che tutto questo sarà inutile, ma io ci provo:
Guido Silvestri, con la tipica supponenza di chi crede di sapere, ha criticato il lavoro di Gatti e Montanari (J Vaccin Vaccinat, 2017 Jan), sostanzialmente asserendo che le nanoparticelle da loro trovate nei vaccini, grazie all’esame al microscopio elettronico, sono “trascurabili”. Una suggestione gia’ prospettata da altri sapienti universitari come Burioni e il microscopista elettronico dell’Università di Urbino (ma erano universitari anche i saggi di Salamanca con cui si trovo’ a discutere Colombo), quest’ultimo chiamato in causa – non so se consenziente- dallo stesso Burioni, in quanto persona “seria”.
Guido Silvestri, non è stato in grado di calcolare la concentrazione in volume ne’ in peso di tali nanoparticelle, neanche approssimativamente; senza conoscere la quale, la da lui supposta trascurabilita’ delle stesse nanoparticelle e’ tesi antiscientifica.
Forse il Silvestri non sa, vista la sua citazione di Avogadro a sproposito, (o non vuole) calcolare il rapporto tra le nanoparticelle trovate nei vaccini e riportate nell’articolo Gatti-Montanari e le molecole d’acqua per unità di volume. Invece di andar vagando tra litri e moli senza costrutto, avrebbe dovuto chiedersi: in quale volume sono state trovate le 18.000 nanoparticelle di cui all’articolo citato (nel passo da lui stesso richiamato). Forse egli non sa che per il microscopio elettronico, per test come quelli in questione, si usano volumi da 20 microlitri (ul) e quindi il volume esaminato sara’ stato di poco inferiore: senza perdita di generalita’, dal momento che si tratta di conti necessariamente approssimati, assumiamo che il materiale esaminato abbia avuto il volume di 18 ul; si deve considerare la proporzione: 18.000 nanoparticelle : 18 ul = X : 18 ml (volume di una mole d’acqua liquida). Il risultato, X=18.000.000, rappresenta la quantita’ media di nanoparticelle presenti in una mole di liquido del vaccino, nell’ipotesi che la densita’ sperimentalmente rilevata nel campione, considerato da Gatti e Montanari, fosse prossima al valore medio. Quindi il conto esatto della concentrazione C di nanoparticelle nel vaccino osservato (trascurando le altre componenti vaccinali) – non il conto basato sui 90 milioni di particelle del Silvestri, che va per litri, in cerca di moli come la volpe in cerca di uva nondum matura- risulta C=18.000.000 nanoparticelle x 1.000.000.000 Angstrom cubo/ (Numero di Avogadro/ 1 Angstrom cubo) [purche’ il Silvestri abbia recepito che una nanoparticella di 100 nm di dimensione ha un volume circa un miliardo di volte della dimensione della molecola d’acqua). Cioe’ C= 1,8 × 10^16/ (6 × 10^23) = 0,3 × 10^(-7). Ma bisogna considerare che Il microscopio elettronico vede solo le superfici: dunque bisognerà ritenere che le 18.000 nanoparticelle contate dell’esperimento considerato siano almeno Il triplo (chi ha studiato Il grafene sa quanto sia difficile produrre materiali monolayer, che certo non si producono per caso). Il risultato e’ nell’ordine di 0,1 parti per milione (non 10 per milione, come si otteneva seguitando per assurdo il ragionamento iniziato da Silvestri – ma non terminato – con la sua conta di particelle in un litro: e perche’ non in 22, 4 litri? cioe’ in una mole d’acqua allo stato gassoso? Visto che il Silvestri parlava di litri, più appropriati a misurare una mole di gas o vapore che di acqua allo stato liquido). In peso bisogna considerare che le molecole costituenti le nanoparticelle hanno ordinariamente una massa molto superiore a quella di una molecola d’acqua. E dunque la concentrazione in peso rilevata e’ nell’ordine di 1-10 parti per mln. Un risultato analogo a quello da me calcolato con assunzioni e semplificazioni e che il Silvestri, nonostante l’aiuto dell’amico chimico, non sembra aver capito (ma si e’ guardato dal fornirci lui un calcolo adeguato, a parte quello insensato che ci aveva dato la prima volta che aveva attaccato Gatti e Montanari). Un risultato tutt’altro che trascurabile, che il Silvestri ed altri come lui cerca di occultare ma che noi ci proponiamo di portare all’attenzione della Farmacovigilanza e se occorre delle Procure della Repubblica. Se si considera che oltre al potenziale chimico, che hanno ordinariamente le molecole in soluzione acquosa, le nanoparticelle hanno un potenziale elettrostatico ed una energia meccanica che puo’ consentire loro di perforare le barriere cellulari, mitocondriali, nucleari, una volta iniettate in un tessuto, si comprenderà quanto siano esiziali e non trascurabili le nanoparticelle trovate nei vaccini dai due ricercatori italiani e che Silvestri dichiara trascurabili perché non sa o non vuole riconoscerne la pericolosita’. Ma su questo ultimo aspetto del risk assessment dei vaccini in commercio lascio ad altri, specialisti nella nuova disciplina scientifica della nanotossicologia, quello che Silvestri, e altri Soloni come lui, tra il loro cielo e la loro terra non sanno neanche “immaginare”.
Smentita
Smentisco di aver scritto questo testo che mi è stato attribuito e di cui non è citata la fonte. Oltretutto non riflette il mio pensiero né i miei scritti sull’argomento dei vaccini.
Paolo Bellavite
Falso anche questo?
http://www.siomi.it/wp-content/uploads/senza-categoria/2017/05/bellavite-vaccini-2017.pdf
Ho trovato in internet questo scritto, che dovrebbe essere del prof. Paolo Bellavite.
Uso il condizionale, per ovvia e necessaria prudenza.
Il testo è molto lungo e confesso di averlo letto solo in parte. Tuttavia questo testo, pur non toccando, mi pare, la questione delle analisi del dott. Montanari e della dr.ssa Gatti, mi sembra che esprima concetti piuttosto in linea con quanto affermato da tempo dal dott. Montanari sui vaccini.
Sarei curioso di sapere se il prof. Bellavite riconosce la sua paternità di tale scritto.
Suggerimento
Volevo chiedere ,(sempre se il Dottore e’ d’accordo),se qualcuno e’ in grado di sistemare i 4 riquadri in basso a sinistra Facebook.G.Y.A ,per condividere il più’ possibile i post del Dottore.
E’ una cosa da poco ma se può’ servire per facilitare le condivisioni …
falso anche questo?Gent sig “Paride” (chi è? )non capisco perché titola in questo modo il Suo post che mi chiama nuovamente in causa. Sembra quasi che non creda al mio precedente. Sappia che se intende fare ironia o polemiche sappia che non sarebbe un modo corretto di rapportarsi col sottoscritto. A differenza di quello sulle nanoparticelle, che non è mio ma erroneamente o falsamente attribuitomi (spero che il dr Montanari mi dica – anche eventualmente in privato – dove lo ha trovato o da chi lo ha ricevuto) lo scritto da Lei citato è mio, anche se in seguito lo… Leggi il resto »
Nessuna ironia o polemica[quote name=”paolo”]Gent sig “Paride” (chi è? )non capisco perché titola in questo modo il Suo post che mi chiama nuovamente in causa. Sembra quasi che non creda al mio precedente. Sappia che se intende fare ironia o polemiche sappia che non sarebbe un modo corretto di rapportarsi col sottoscritto. A differenza di quello sulle nanoparticelle, che non è mio ma erroneamente o falsamente attribuitomi (spero che il dr Montanari mi dica – anche eventualmente in privato – dove lo ha trovato o da chi lo ha ricevuto) lo scritto da Lei citato è mio, anche se in… Leggi il resto »
Origine di un testoVisto che il testo a me attribuitomi e di cui non ho scritto una sola parola è stato messo in circolazione dal prof Livio Giuliani (che non conosco) sono in dovere di chiedere da dove egli lo ha preso. Tale richiesta dovrebbe, secondo me, essere fatta dallo stesso dott. Montanari perché anche lui stesso è stato “ingannato” (volontariamente o involontariamente) da tale invio. Se si tratta di un semplice errore, la cosa è ovviamente insignificante, ma io devo saperlo per certo e da chi ha causato il disguido. IN alternativa, chiedo che mi sia cominicato l’indirizzo email… Leggi il resto »