Ritornato alla vita normale, sempre che normale sia l’aggettivo giusto, dopo una parentesi quasi oltremondana, non trovo niente di straordinario. Come quel tale che si risveglia dopo decenni e ritrova i Pooh, io mi sono ritrovato l’ennesimo “scandalo” (lo scrivo tra virgolette, stante l’assoluta normalità della cosa), stavolta a Roma. Sorpresa? E perché mi dovrei sorprendere? Dovunque circolino quattrini, dovunque esista la selva oscura di
una burocrazia labirintica e demenziale capace di offrire nascondiglio a qualunque follia, porcherie analoghe sono l’assoluta normalità. E quale paese più dell’Italia possiede tutte le caratteristiche ambientali del caso? Che Roma fosse corrotta lo sapevamo tutti. Io ricordo almeno 40 anni fa certi amici romani che mi parlavano di assunzioni in questo o in quel baraccone a spese dell’ignaro contribuente. Chi aveva un santo in Paradiso, magari anche solo un beato o un’anima qualunque capace d’influenzare in qualche modo la vita terrena, era tranquillo: il suo sine cura era una certezza e chissà quanti sono andati in pensione dopo aver ritirato per decenni stipendi che non corrispondevano a nessun lavoro di una qualunque utilità. Non mi sorprenderei di apprendere che c’è chi, oggi tranquillo pensionato, non sarebbe capace di dire quale fosse stato il suo lavoro.
Qualche anno fa io fui cooptato (gratis, sia chiaro, e senza nemmeno il rimborso del biglietto del treno) dall’allora sindaco Alemanno per far parte di una sorta di task force che doveva indagare sull’inquinamento romano e proporre soluzioni. Per puro caso, nello stesso periodo una ditta di Padova mi aveva chiesto di analizzare le polveri ambientali che una sua apparecchiatura chiamata Luft era capace di catturare. La domanda non era relativa a quanta polvere ma a quale polvere, il che è fondamentalmente diverso. Dato che, se il dispositivo avesse funzionato, avrebbe potuto dare una mano alla task force, chiesi e ottenni allora di poterlo montare su un autobus che poi viaggiò in città per una settimana. Finita la prova, i filtri analizzati dimostrarono di aver catturato polveri sottili ed ultrasottili per me di grande interesse al di là della funzionalità del sistema in termini di quantità. Dunque, la mia risposta fu che il Luft era capace di imprigionare polveri. Quante non era affar mio. E qui, dopo aver consegnato la mia relazione al Comune, io mi disinteressai del prosieguo della cosa.
Ora entra in scena un personaggio bizzarro che, per motivi che ignoro, ha dedicato la sua vita a perseguitarmi. Uno psicologo mi disse una volta che individui del genere non sono affatto rari e uno è capitato a me. Bene, non so come quel personaggio riuscì ad avere la mia relazione, per coerenza con tutto il suo comportamento non ci capì niente, ma riuscì a convincere qualche funzionario del Comune di Roma a mettere dei dubbi sui risultati e a convincerlo a far rieseguire le analisi ad un ente pubblico, nel caso specifico l’Enea. Caso volle che l’Enea confermasse alla virgola tutto ciò che avevo scritto, e, oggettivamente, non vedo come avrebbe potuto essere altrimenti. Ma il personaggio, credendo che io avessi qualche interesse a che il Comune di Roma acquistasse le apparecchiature, non mollò e l’azienda che, tra parentesi e stando a quanto apprendo ora dopo anni, non aveva offerto mazzette, non vendette nulla.
Oggi, dopo anni, quei sistemi sono copiati in tutto il mondo e, Luft compreso, stanno trovando applicazione in diverse città.
Non ho idea di quanto Roma abbia perso per mancanza di mazzetta e quanto per l’intervento del personaggio. Qualcosa, però, ha perso in termini di pulizia dell’aria e di salute degli abitanti, il che significa inevitabilmente quattrini se non altro per le giornate di lavoro perdute.
Io, però, non sono affatto scontento. L’eventuale vendita delle apparecchiature non mi avrebbe valso un centesimo e ora nessuno viene ad importunami chiedendomi se conoscevo questo o quel funzionario e se ero in qualche modo al corrente di qualche giro di denaro non proprio lecito.
Insomma, non mi resta che ringraziare il personaggio che, credendo di danneggiarmi, mi ha tenuto lontano da un impiccio.
Graditissima sorpresa
Che piacere leggere un suo commento su un accadimento di questi giorni come ai vecchi tempi. E’ stata davvero una gradita sorpresa. Buon proseguimento dottore e buona giornata
La verve e’ quella!
Lo stile graffiante dei post e’ rimasto intatto. Ben tornato!