Blog

Le verità arricchite sull’uranio impoverito

Di 17 Febbraio 2011 7 commenti

A volte perdo la speranza, e questa è una di quelle pur rare occasioni.

L’argomento è quello dell’uranio impoverito che sta tornando alla ribalta e,

 facendolo, passa attraverso quella che chiamiamo informazione per mancanza di una parola che ne specifichi più esattamente la natura e le caratteristiche. E l’informazione passa attraverso le esternazioni di chi, magari in perfetta buona fede, dice la sua senza rendersi conto di ciò che dice. Chi ha letto Il Resto del Carlino di martedì o ha visto il TGR Emilia Romagna Rai di stamattina alle 7:30 ne ha trovato esempi.

Con la pazienza che non mi conoscevo, tenterò di spiegare nella maniera più semplice possibile, per l’ennesima volta, come stanno le cose.

L’uranio, impoverito o no, è un materiale piroforico, il che significa che, in particolari condizioni, peraltro piuttosto comuni, a seguito di un urto in presenza di ossigeno (aria) induce esplosioni ad altissima temperatura, una temperatura superiore ai 3.000 °C. Basta un volume ridottissimo di uranio per interessare volumi enormi di materiali che vengono vaporizzati, condensandosi poi velocemente sotto forma di polveri grossolane, fini o ultrafini, la cui dimensione varia a seconda della distanza dal punto di massima temperatura in cui queste si sono formate. Queste polveri sono inalate o ingerite da chiunque, militare o no, sia in zona, e il sequestro di quelle particelle da parte dei tessuti è l’origine della patologie. Il processo è stato illustrato in innumerevoli occasioni, compresi almeno due progetti di ricerca comunitari (Nanopathology e DIPNA) e i casi studiati sono numerosissimi.

Restando in ambito militare, le particelle incriminate, però, non sono affatto un’esclusiva dell’uranio. Ogni esplosione ne provoca la formazione. Le armi al tungsteno, per fare solo un esempio, inducono temperature ancora superiori, intorno ai 5.000 °C, e, naturalmente, generano particelle. Ma ogni botto fa polvere.
Ultimamente, per ragioni che occorrerà spiegare onestamente, si sta cercando di attribuire ai vaccini la responsabilità delle patologie che colpiscono i militari.

La cosa in sé ci può anche stare: i vaccini che noi abbiamo esaminato contengono particelle metalliche e la loro iniezione è difficilmente classificabile come innocua, ma va tenuto in conto almeno un dato: anche i civili si ammalano delle stesse patologie senza che quei soggetti abbiano ricevuto alcuna vaccinazione.

I reperti di militari che noi abbiamo studiato, poi, mostrano la presenza di particelle che non abbiamo trovato nei vaccini ma che sono compatibili con i prodotti delle esplosioni.

Il motivo per cui non abbiamo mai trovato uranio in quelle persone è banale: per quanto spiegato sopra, l’uranio rappresenta una componente davvero minima e rarissima nella composizione di quelle particelle. Inoltre, l’uranio ha un peso specifico altissimo (oltre 19) e, per questo, tende a cadere nelle immediate vicinanze del punto dove è avvenuta l’esplosione senza volare lontano e senza galleggiare in atmosfera come fanno le altre polveri.

Tra le ingenuità che si sentono più spesso da parte dei cosiddetti media o di chi “la sa lunga”, l’uranio non c’entra con le patologie perché l’Italia non ha armi all’uranio. Se è chiaro il meccanismo spiegato ancora una volta sopra, si vedrà che la cosa è irrilevante.

Altra ingenuità, questa sentita oggi al TGR Emilia Romagna, è che le particelle trovate in un militare sono troppo grosse per essere state inalate e sono per forza state iniettate. Per informazione, noi abbiamo trovato nella parete gastrica particelle con un diametro di diverse decine di micron e, dunque, enormi. Come detto, le polveri possono essere ingerite con frutta, verdura e cereali.

Insomma, l’uranio non è un agente patogeno, cioè l’assassino, ma è il mandante, perché è il responsabile della formazione delle particelle senza esserlo della malattia.

Non entro in ulteriori particolari, perché dei particolari sono state scritte parecchie pagine altrove (es. nel libro Nanopathology).

Sia chiaro: i vaccini così come sono prodotti ora sono tutt’altro che sicuri. Aggiungervi particelle metalliche è una pratica che prevede un rischio assolutamente non trascurabile e la pratica, a mio parere, dovrebbe essere vietata dalle autorità sanitarie internazionali. Quello che accade, invece, è che i produttori sono esenti da ogni responsabilità. Da qui il mio sospetto che si tenda a far cadere sui vaccini una responsabilità che non hanno.

Mi scuso con gli scienziati che non hanno mai visto un campione bioptico ma che ugualmente pontificano ex cathedra se sono stato semplice all’osso, ma qui mi devo far capire.

7 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
vraso
14 anni fa

Buona fortuna!Una volta assodato che le responsbili delle patologie sono le nanopolveri, il problema di come arrivino nell’organismo umano è a mio avviso relativo. C’è chi si ammalerà per averle inalate vicino a zone in cui avvengono esplosioni, chi si ammalerà perchè ha inalato o mangiato quelle provocate dagli inceneritori, c’è chi si ammalerà per quelle respirate dai propri muri in disfacimento a base di ceneri tossiche, c’è chi si ammalerà per quelle aggiunte per abbellire i cibi industriali o per invecchire i jeans alla moda e c’è chi si ammalerà per quelle iniettategli con il vaccino. Non credo che… Leggi il resto »

gelu
14 anni fa

alimentazione
Un altro dei punti interrogativi, malati o no, è: ma di cosa possiamo nutrirci se dove abitiamo (qualsiasi posto) è tutto in preda a inquinamento? è vero che esistono i respiriani, ma forse non è il caso!e neanche il caso di nutrurci di nanopolveri… 😕

albertom
14 anni fa

vaccini
Scusi la domanda un po fuori tema…

Dove posso trovare informazioni, articoli o materiale inerente la pericolosità dei vaccini che cita nell’articolo ?

grazie

RISPOSTA

Il libro di Giorgio Tremante parla del problema ma non tratta di quello legato alle particelle- Al momento non esiste niente di scritto. Le nostre ricerche non sono conluse e non saranno mai concluse se la situazione del microscopio resterà quella che è.

albertom
14 anni fa

vaccini e dintorni[quote name=”alberto”]Il libro di Giorgio Tremante parla del problema …[/quote] Immaginavo che qualcosa di concreto sulle nanoparticelle e i vaccini non ci fosse..mi sono documentato un po ( Gava, Comilva, Serravalle e vari documenti ufficiali ) e per ora al massimo si arriva ad avere dubbi ( o quasi certezze ) sulla pericolosità di sostanze come mercurio e alluminio in varie forme presente nei vaccini.Speriamo vi sia data la possibilità di andare avanti con le ricerche… All’estero ricerce del genere vengono fatte che lei sappia ? RISPOSTA Mi rendo conto che la situazione non è chiara. Oggi la… Leggi il resto »

bosco
14 anni fa

La conoscenza rende liberi?Spere il perche’ le cose avvengono e’ basilare.Non tutti possono permettersi di sapere, direi che sono pochi quelli che hanno le capacita’ e la voglia di sapere e di capire.Tutti gli altri dovrebbero informarsi e prendere atto di talune verita’,se non altro perche’ quando si parla di SCIENZA, le evidenze sono comprovate e non sparate al volo come le dichiarazioni dei politici.Il problema e’ che e’ difficile arrivare alla conoscenza,se questa mette in risalto manchevolezze o INTERESSI DI PARTE.Tutto viene zittito, confuso, schivato.Ma la cosa piu’ grave e’ che anche arrivando a scovare la verita’, anche lottando… Leggi il resto »

bosco
14 anni fa

novita’Ma guarda…a volte si svegliano anche alla UE: (ANSA) – BRUXELLES, 17 FEB – Sei sostanze chimiche dannose per la salute e l’ambiente, presenti in vestiti, giocattoli e vernici, ma anche nei libri, saranno messe al bando nell’Ue nel giro di 3-5 anni. La decisione e’ uno dei primi effetti di ‘Reach’, il nuovo regolamento europeo per le sostanze chimiche. Musk xylene, MDA, HBCDD, DEHP, BBP, DBP sono cancerogene e tossiche. La loro messa al bando avra’ un impatto su vari settori: cosmetica, edilizia, auto, tessile e cuoio. Sono le prime di una lunga serie. Chissa’ perche’ ma sono convinto… Leggi il resto »

MARTINELLI
14 anni fa

Video Rai.TV – TGR Leonardo del 16 Febbraio 2011 – URANIO IMPOVERITO
Ecco il Link:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b741e817-9cd9-4d6c-824c-0279ec781f1f.html

RISPOSTA

Mi chiedo che ragione ci sia di fare un servizio così e di inserirci delle “inesattezze”. Probabilmente i giornalisti non riescono a sopravvivere senza la dose quotidiana di sciocchezze.