volevo sapere cosa sono i dissociatori molecolari e quali sono i suoi vantaggi/svantaggi. grazie
RISPOSTA
Di seguito un mio articolo pubblicato da Greenreport:
MODENA. I lati oscuri sono più di uno. A quanto pare, il trattamento proposto altro non è se non una gassificazione parziale in regime discontinuo che consta del caricamento dall´alto con 16 tonnellate di rifiuti estremamente eterogenei ogni 24 ore.
Il contenitore è in condizione di carenza d´aria e perché il processo s´inneschi fa uso di metano (da far arrivare sul posto) che scalda la parte più alta dei rifiuti con una quantità d´aria da regolare opportunamente per mantenere vivo il processo. La temperatura d´esercizio di quei rifiuti lavorati in carenza d´aria è intorno ai 400-450°C e, nel corso della giornata di trattamento, il processo produce syngas (CO e CO2, oltre ad un po´ di metano) insieme con i prodotti inquinanti che è abituale riscontrare nelle combustioni. Dunque, non siamo di fronte ad una gassificazione propriamente detta con tanto d´emissione d´energia fuori del sistema, ma ad una combustione in un ambiente con poca aria, più o meno come quello in cui si produce carbonella, tanto per semplificare un po´.
Resta senza risposta dove finiscano i metalli pesanti inevitabilmente rilasciati da un processo simile, così come resta misteriosa la sorte degl´inquinanti che sono con ogni probabilità generati e che variano a seconda di quali rifiuti si stiano di volta in volta trattando. Va da sè, poi,che il syngas dovrà essere depurato. Come, non viene detto. Che fine facciano i prodotti tossici che vengono tolti dal syngas, viene pure taciuto. Quanto questa depurazione costi neppure è reso noto. Mi piacerebbe, inoltre, che il vecchio, magari un po´ fastidioso, problema della legge di Lavoisier fosse finalmente affrontato, visto che di questo non si parla mai e quando io lo tiro fuori mi guardano come fossi un marziano. Poiché il Creatore ha stabilito, senz´altro capricciosamente e senza tener conto delle esigenze della società, che la massa dei prodotti di reazione eguagli quella dei reagenti, è inevitabile che se hai 100 in entrata, altrettanto avrai in uscita. Insomma, in effetti, che cosa sparisce? Secondo le leggi della natura, nulla, ma siamo solo di fronte ad una trasformazione, come è ovvio che sia. E i rendimenti del sistema quali sono? E poi c´è il problema delle ceneri che, stante l´inevitabile eterogeneità di ciò che viene bruciato, è parecchio ostico da risolvere. Discariche di prodotti nocivi? E l´anidride carbonica e il protocollo di Kyoto? E poi, ancora, c´è il problema delle nanopolveri. Poiché il syngas arriva a bruciare fino a 1.800°C, è ovvio che si formi particolato primario e secondario finissimo, ben più piccolo di 2,5 micron e, per questo, quanto mai aggressivo. Contrariamente a quanto si vorrebbe far credere, letteratura scientifica in proposito ce n´è in quantità e di nuova compare con grande frequenza. Infine, a quanto mi consta, ma potrei essere smentito, i gassificatori attivi sono ben pochi e diversi di questi sono stati chiusi.
Va da sé che io sono dispostissimo ad ascoltare le eventuali risposte e a ricredermi, ma per questo devo sentire, vedere e controllare perché questa è la prassi che si usa nella ricerca, soprattutto se ci si trova al cospetto di un processo che pare contrastare con nozioni universalmente accettate ed acquisite.
Mandando persone senza dubbio degnissime e della cui correttezza non dubito, ma non addentro alla materia, in gita in Islanda non si fa altro che un´azione di marketing. Se si cerca una validazione tecnica, la strada è un´altra.