I "grandi" sono disorientati. Governanti, politici, dirigenti di grandi aziende, tecnici e scienziati al loro servizio, non riescono più ad arginare questa massa critica che, goccia dopo goccia è diventata un vero e proprio tsunami. La verità, presto o tardi, in un modo o nell'altro, riesce sempre a farsi strada, pur fra mille difficoltà e quando arriva, la sua potenza è tale da schiacciare qualunque menzogna, anche la meglio architettata. Chi ha visto la puntata del 5 aprile di Anno Zero, sa cosa intendo. Il problema (diventato emergenza) dello smaltimento dei rifiuti in Campania, è stato l'argomento principale della trasmissione ma sono stati della massima importanza anche gli interventi dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste di Civitavecchia e Tarquinia, eroi moderni, la presenza di medici che hanno esposto in maniera molto lucida e corretta la gravità della situazione ambientale connessa al loro territorio ma ahimè, specchio ormai di tutta Italia, l'esposizione decisa, inattaccabile e correttissima di Maurizio Pallante che, giustamente, non ha esitato a "mettere alle corde" il presidente di Federambiente, Daniele Fortini, che si è permesso di dichiarare che…
con gli inceneritori spariscono le discariche e che non esistono alternative all'incenerimento di quell'ultima parte di rifiuti che non può essere differenziata e riciclata. Lacune abissali se si considera che qualunque persona con un minimo di conoscenza dell'argomento sa perfettamente che ogni inceneritore produce sostanze altamente tossiche che devono andare per forza in discarica; il resto se ne va per l'aere, nelle falde acquifere e nella terra, fino a raggiungere il nostro sangue e i nostri organi, e per quanto riguarda lo smaltimento dell'ultima parte dei rifiuti, il signor Fortini "dimentica" che esistono dei trattamenti a freddo che possono svolgere tranquillamente questo compito. Anche il compostaggio domestico può avere una funzione di grande aiuto in questo senso. "Splendide" le dichiarazioni di quel tecnico dell'ASM di Brescia sulla fuoriuscita dei fumi dal camino dell'inceneritore più grande d'Italia: "Cosa vuole che sia quel fumo in confronto alle altre fonti inquinanti…". Per non parlare della figuraccia che si è cercata la signora ingegnere (non ricordo il suo nome), che si è pronunciata a favore della centrale a carbone, dichiarando che non comporta pericoli e che, udite udite, dovremmo essere orgogliosi di un tal gioiello della tecnica e, alla domanda su cosa si fa all'estero a questo proposito, non trova altro di meglio che inneggiare agli Stati Uniti che avrebbero in programma la costruzione di circa 90 nuove centrali a carbone: e allora? La signora dimentica che gli Usa sono responsabili del 40% dell'inquinamento globale e che, di conseguenza, in tema di cultura ambientale sono l'esempio più negativo che abbiamo al mondo. Altre dimenticanze? La signora sa che il carbone pulito è una balla? La signora sa che il carbone è radioattivo? La signora sa che, esaurite le scorte di carbone estratto dalle miniere di superficie bisognerà scavare più a fondo con costi altissimi in denaro e vite umane? La signora evidentemente è solo un tecnico e non sa nulla di problemi ambientali. Meritatissimi i fischi a Bertolaso (ma chi crede più a certe bufale?). Spezzerei una lancia a favore del ministro Alfonso Pecoraro Scanio che, in quell'occasione ha mostrato una presa di posizione finalmente chiara e decisa nei confronti delle problematiche trattate. Dulcis in fundo: il signor Fortini, dopo aver masticato amaro di fronte ad una telecamera impietosa, ha dichiarato che se vogliamo eliminare le polveri sottili, dobbiamo prima di tutto smettere di andare in macchina.
Un'eventuale replica? Siamo favorevoli ad un uso più limitato dell'auto (che, per altro, dovrebbe marciare a carburante pulito) ma prima di tutto andrebbero eliminate le fonti inquinanti meno utili e più dispendiose (vedi: inceneritori) e poi, l'argomento della trasmissione erano i rifiuti. O no?