Ci abbiamo provato per darci e per dare al Paese un’alternativa rispetto a tutti i partiti. Non c’è più “ideologia” che tenga: destra, sinistra, centro, alcuni nomi nuovi…tante parole vecchie. E soprattutto vecchi governi.
Li avevamo già “testati”: Berlusconi e afFini, Veltroni & Co. (il ‘nuovo che avanza’ era vicepremier con il primo Prodi) ed eravamo consapevoli dei loro misfatti. Per la Sinistra Arcobaleno, ci era bastato vederli tutti compatti ed allineati (immobili, se non conniventi) nell’ultimo paio d’anni.
Non c’erano più problemi di salari e stipendi (ricordate? Fu addirittura Draghi a sollevare la questione salari), per le pensioni era bastata la sceneggiata del 20 ottobre scorso (pensionati, lavoratori e sindacati in piazza contro un protocollo che gli stessi partiti avevano già accettato e siglato con Prodi), per i precari non una foglia si era mossa a loro favore, la guerra era improvvisamente diventata una missione di “pace”, per l’ambiente…c’era addirittura chi abbozzava a “migliorie” nell’impatto estetico di centrali turbogas, a carbone, o inceneritori. In un simile panorama, cosa si poteva fare (a parte espatriare)? Abbiamo scelto di reagire e rimettere al centro un impegno per il bene comune. E andando contro tutto il sistema dei partiti, essi hanno pensato bene di ignorarci quasi a ‘pontificare’ la nostra non esistenza.Abbiamo perso, ma la corsa era truccata. I media hanno vinto queste elezioni, ma PER IL BENE COMUNE non deve morire: i nostri 119.420 voti ce li siamo strappati uno ad uno ed hanno retto alle lusinghe clientelari ed al “terrore” del voto utile. Sono un bene prezioso.
Non abbiamo nulla di cui pentirci; diverso è per chi si è fatto convincere a non votare a o votare per Di Pietro. Adesso cominciamo da qui.Ognuno rifletta sulla campagna che abbiamo condotto, su eventuali limiti ed errori, ma con la consapevolezza che se anche tutti avessimo lavorato come hanno fatto i più bravi di noi (mettiamo le migliori esperienze sul blog), non avremmo comunque raggiunto l’1% nazionale.
Discutiamone sul meetup, selezionando nei prossimi 10 giorni le questioni centrali su cui abbiamo bisogno di costruire il nostro futuro sviluppo. Poi riuniamoci per decidere
come procedere.
Nota personale: Oltre ai 119.240 grazie a tutti coloro che hanno espresso il loro voto PER IL BENE COMUNE, vorrei assegnare simbolicamente un “Oscar” (il riferimento è volutamente relativo al nome del benefattore) a colui che, puntando tutta sulla fiducia, ha racimolato dai propri risparmi ben 4.000 euro per sostenere la nostra campagna elettorale.
Allo stesso modo sono grata a Nando (sia per le risorse economiche iniettate nel progetto, sia per il coraggio e la coerenza dimostrati) e Stefano (per l’impegno e la forza di volontà), ma soprattutto sono riconoscente verso tutti coloro che hanno chiesto materiale e lo hanno diffuso, hanno attaccato manifesti (grazie per le riprese video e le foto delle vostre imprese!), hanno inviato mail, parlato con la gente e contattato altre persone.
Un vivo ringraziamento anche a chi mi è stato vicino nei momenti più duri, quando fatica e sconforto rischiavano di prevalere sull’entusiasmo e sulla convinzione.
Ed infine un grazie speciale a chi – di fronte ai risultati di ieri – ha saputo infondermi un po’ di speranza con un detto arabo: “in ogni deserto, c’è sempre un’oasi”. E nel panorama arido lasciato da queste elezioni, da oggi si riparte alla ricerca della nostra oasi, per poi lavorare e farne una foresta.
Monia