Chiamarla antipatia è del tutto inesatto. I grillini non mi sono antipatici: mi fanno schifo, il che è fondamentalmente diverso.
La loro ipocrisia nella gestione della ben poco gloriosa impresa del loro Signore delle Mosche vecchia ormai di sette anni e ancora disperatamente sanguinante è una voragine che nessuno di loro tenta nemmeno di notare. Men che meno di colmare. E ancora meno di discutere. L’unica reazione dei grillini è fare lo gnorri e tenere tutto imbavagliato: voi non dovete sapere. Da qui lo schifo a livello umano. A livello politico non saprei: certo che Parma e Livorno non sono episodi particolarmente onorevoli così come non lo sono le epurazioni. Ma il partito della dinastia Casaleggio è quello: la parodia di una dittatura. Che lo sia è visibile a chiunque e il suo grande vantaggio è che, ad oggi, ha potuto liberamente criticare senza l’imbarazzo di responsabilità.
Domenica scorsa ci sono state le elezioni in parecchie centinaia di comuni e i risultati sono difficili da interpretare. In un certo senso ha ragione Renzi quando dice questo e forse anche quando, un po’ goffamente, aggiunge che, in fondo, si tratta di consultazioni locali che non hanno valore politico. Insomma, da bravo sconfitto e nella migliore tradizione italiota, lui ha perso, sì, però…
Ma chi ha vinto?
Stante il fatto inequivocabile che il partito di Renzi (ma esiste un partito di Renzi?) è naufragato, se si vanno a valutare i numeri, non ha vinto nessuno, nemmeno i grillini che, sempre numeri alla mano, non hanno aumentato i loro consensi. Vero è, però, che a Roma hanno ottenuto un grandissimo risultato e a Torino quasi pure.
Io ho “lavorato” a Roma nel corso dell’amministrazione di Alemanno e devo dire che, quando quel nanoregime è crollato, me ne sono rallegrato. Poi è arrivato Marino e la tentazione di rimpiangere Alemanno c’è stata. Non so se Marino fosse peggio: certo non mi pareva meglio.
La settimana scorsa mi sono chiesto a chi avrei dato il voto se fosso stato un romano, e la risposta a me stesso è stata che non l’avrei dato a nessuno. Credo sarebbe stato difficile mettere in campo contendenti peggiori e, allora, è accaduto l’inevitabile: una valanga di voti (non ho detto consensi) alla signora grillina. Chi ricorda Manzoni? “Come sul capo al naufrago/ L’onda s’avvolve e pesa,/L’onda su cui del misero,/Alta pur dianzi e tesa,/Scorrea la vista a scernere/Prode remote invan…” Ecco: quando si sta naufragando, si cerca con gli occhi un qualunque approdo e, se l’approdo non c’è, ci si aggrappa a qualunque oggetto si spera possa galleggiare.
Ieri sera l’ho vista alla TV. Sembrava l’intervista a Miss Italia: le stesse banalità, la stessa espressione “intelligente”, lo stesso tono di voce da bambina che ha vinto il premio di migliore ballerina di tango figurato. Questa sarà il nuovo timoniere di quella che un tempo fu caput mundi.
C’è stato di peggio? Certamente: da imperatori pazzi a cavalli in porpora senatoriale. E allora, che cosa pretendiamo?
E allora io, con un bicchiere frizzante di Alka Seltzer in mano, faccio il tifo per lei: per un personaggio totalmente privo di esperienza. Da un certo punto di vista è come mettere la proverbiale casalinga di Voghera alla guida della Ferrari con la mira di battere le Mercedes. Ma c’era di meglio? Anzi, c’era di meno peggio? Ancora: un’altra figura avrebbe potuto cambiare in positivo qualcosa?
Così incrocio le dita pregando che, non importa come, Roma possa scrollarsi di dosso almeno un po’ delle oscenità che l’attanagliano, a partire dai taxisti abusivi che vi avvicinano alla Stazione Termini e ai rifiuti su cui fare lo slalom fino ai borseggiatori del Foro e della metropolitana. In fin dei conti non è dei massimi sistemi ma di queste pinzellacchere che un sindaco si deve occupare. Ahimè, sempre fallendo. E, allora, forza grillina del tango!
Sui rifiuti mi sa che non ci siamo!Mi sa che qui si comincia male. Il novello sindaco di Roma ha presentato alcuni assessori, tra questi l’assessore che si occuperà di ambiente e rifiuti e tale Paola Muraro, sicuramente esperta di spazzatura, ma che sembra non ricalchi proprio la, se non altro apparente, demonizzazione degli inceneritori a cui si appella, almeno a parole il M5S. Nel suo passato, la signora, ha svolto anche attività tecnico- scientifica presso gli impianti di trattamento RU della Regione Campania per conto del Gruppo Impregilo S.p.A.. Il che è tutto dire. Se il buongiorno si vede… Leggi il resto »