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Abbiamo sforato

Di 29 Novembre 2011 10 commenti

C’era chi poteva dubitarne?

Mercoledì scorso il programma di Italia 1 Le Iene ha mandato in onda un breve servizio di Luigi Pelazza (http://videobam.com/qAUCx )  sui filtri antiparticolato per motori Diesel, quei dispositivi che la gente chiama FAP anche se

la sigla indica solo una delle tipologie del sistema.

Io ho sempre dichiarato che, a mio parere, quegli aggeggi non solo non servono a niente, ma sono deleteri per l’ambiente e per la salute, e le analisi che abbiamo effettuato confermano l’opinione. Sempre a mio parere si tratta di qualcosa che ha un obiettivo duplice: aggirare le normative sul PM10 e fare palate di quattrini estorcendole al solito pio bove, leggi il cittadino pagatore di tasse rincretinito dai media.

Ma di tutto ciò ho scritto più volte (per esempio https://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2237-fap.html) e non voglio ripetermi.

Come c’era da aspettarsi, qualcuno non ha gradito e ha reagito. Nessuna sorpresa: si tratta di persone che grazie a quegli strumenti portano a casa la pagnotta e la famiglia viene prima di tutto. Ecco, allora, la comprensibilissima mail inviperita di uno dei due ingegneri che compaiono nel servizio. Quale dei due non saprei dire dato che manca la firma e manca pure la possibilità di rispondere perché le mie mail tornano indietro. Deve essere chiaro che io non sono certo responsabile di come il servizio è stato confezionato ma, comunque sia, lo spirito è stato perfettamente conservato.

La reazione più buffa l’ho avuta da un tale che, purtroppo, dimentica di firmarsi e che, in un italiano forse minato dall’emozione, mi riversa addosso una montagna di contumelie. Naturalmente lo sconosciuto non mi rivolge nessuna obiezione basata su argomenti scientifici o tecnici né su dati propri come è auspicabile quando si parla tra addetti ai lavori. Insomma, insulti e basta.

Alla mia richiesta almeno di qualificarsi, l’ignoto corrispondente mi scrive: “purtroppo non posso mettere il mio nome perche sono uno stimato professionista che opera a livello internazionale con i filtri antiparticolato, e il mio nome lo uso con chi merita e capisce e mi da da mangiare, con un cazzone non mi ci metto ufficalmente……o magari il mio nome lo potra scoprire grazie a qualche denuncia che sto valutando di fare a vostro carico.” Prego chi mi legge di non attribuirmi nulla di quanto riportato tra virgolette e che è preceduto e seguito da una serie poco fantasiosa d’insulti.

Beh, l’anonimo che rivela il suo nome solo a chi gli dà da mangiare ha capito che con me sarebbe a dieta stretta e prepara l’ennesima denuncia nei miei confronti, una denuncia che, chissà, andrà ad unirsi a quelle di cui riporta la giornalista Valeria Rossi come presentate in procura dalla dama di carità Marina Bortolani. Insomma, le solite fantasie di un infelice.

Ma lasciando da parte questi personaggi bisognosi di assistenza alimentare e non solo, vorrei attirare l’attenzione su quanto riportato dai media in questi giorni: la concentrazione di particolato nell’atmosfera delle città, Milano e Roma in primis ma di sicuro in eccellente e folta compagnia, sta aumentando a dismisura e tutti i limiti di legge, per generosi che siano, sono ampiamente sfondati. “Abbiamo sforato” è la frase d’obbligo.

Che si fa, allora? Perbacco, si ricorre allo stop momentaneo del traffico o al sistema delle targhe alterne! Buffonate? Certo, ma l’importante è far finta di fare qualcosa.

Se con i filtri prossimi venturi su tutti i motori Diesel si aggirano bellamente le norme, intervenendo come si fa sul traffico si tenta goffamente di dimostrare all’Europa che loro, gli amministratori, ce la mettono tutta. E, di fatto, ce la mettono tutta per salvare come possono la loro poltrona più o meno redditizia che sia ma, comunque, unica possibilità per chi non sa fare nulla.

Perfino l’ARPA sa benissimo che non un granello di polvere viene evitato con questi miseri espedienti da furbetto, eppure i nostri cosiddetti “politici” insistono imperterriti in fesserie che non stanno né in cielo né in terra. Chi è del mestiere o anche solo chi ha un briciolo di buon senso sa che le polveri vanno limitate all’origine e non certamente rimandate di mezza giornata nella produzione. E sa pure che bisogna affrettarsi a togliere quelle che ci sono già nell’ambiente perché non poche di loro non hanno nessuna degradabilità e ce le ritroveremo per omnia saecula saeculorum.

Che fare, allora? Due cose: informarsi correttamente ed eliminare tutti gli amministratori incompetenti. Sarà un lavoraccio, ma dobbiamo farlo.

10 Commenti
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bosco
12 anni fa

Una lotta titanica…Ho chiesto ed ottenuto dal tipo che mi ha venduto quel filtro di estrometterlo.Gli ho girato la sua disamina sul particolato e sulla TRUFFA che ci sta’ dietro.Non ha fatto una piega…per lui e’ come fumare, sai che ci muori ma lo fai comunque.Ogni volta resto basito dalla facilita’ con cui aggirano le leggi MA ANCHE qualsiasi buon senso.Loro possono anche provarci ma QUALCUNO dovrebbe fare il proprio mestiere e colpirli duramente, senz anemmeno fare grande fatica o lavoro visto che c’e’ gia’ chi , come lei, arriva addirittura a preparare la pappapronta, da servire in qualche tribunale… Leggi il resto »

Ludovico il Moro
12 anni fa

Qui altre informazioni.
[url]http://www.quattroruote.it/notizie/ecologia/filtri-antiparticolato-particelle-cambia-la-quantita-non-le-dimensioni[/url]

Aggiungo: esistono studi [u]scientifici[/u] (corredati da pubblicazioni soggette a peer-review) a sostegno di quanto presentato a Le Iene? E, se si, quali?

sofiaastori
12 anni fa

ho letto l’articolo…Posso solo supporre che lei stia seguendo da poco la questione, forse proprio dalla trasmissione “Le Iene”,però…che brutto articolo! Che ingenuità, quanta imprecisione!Come fa a credere che tutto quello che entra nel filtro non esca fuori al momento della “rigenerazione”? Che fa, secondo lei, qualche particella si nasconde? La combustione a temperature elevate scinde le particelle grossolane in particelle più piccole. Possono bastare le morti e i malati dei soccorritori del crollo delle torri gemelle, dei soldati nelle missioni di pace, tutti riconosciuti ufficialmente, per farla ricredere? Però la voglio consolare dicendole che , in fondo, l’articolo non… Leggi il resto »

Ludovico il Moro
12 anni fa

ripeto la domandaSig.ra Astori,Vero che non seguo da molto la questione del DPF. Premetto che la teoria di Montanari é plausibile. Rinnovo la domanda: esistono studi scientifici (papers, pubblicazioni, revisioni) a supporto (e riguardanti specificatamente il DPF)? Mi permette di fare notare che l’opinione del Sig. Pelazza non é una validazione?C’è da aggiungere che la combustione scinde si in particelle piú piccole e, in aggiunta, fa cambiare fase. La matrice organica in cui sono contenuti questi metalli nocivi di cui parla Montanari viene mutata pertanto in CO2 e H20 [u]gassosi[/u]: questo é il principio di base di qualsiasi combustione, a… Leggi il resto »

sammartino
12 anni fa

signora Sofia ha mai letto un grafico?lei dice “che brutto articolo” e poi snocciala quanto dice l’esimio dott!!!Se lei leggesse attentamente l’articolo citato da Ludovico il Moro[b][i]Si noti che la scala del diametro delle particelle va da 0,01 a 10 micron (1 micron = 1 millesimo di mm), ovvero dal PM0,01 al PM10, mentre la scala del numero delle particelle va da un milione al km percorso a 100.000 miliardi di particelle al km.[/i][/b]si accorgerebbe che quanto dice non ha senso! Il diametro delle particelle misurate parte da valori ben al di sotto di quello delle nanoparticelle vere (0,1 micron… Leggi il resto »

dimitri
12 anni fa

cazzone!
condivido anche io l’idea che Lei sia un cazzone, perchè sta qui ancora a perdere il Suo tempo in un paese di cialtroni.

RISPOSTA

Bisogna essere oggettivi: ha ragione.

sofiaastori
12 anni fa

Ha ragione,signora Maria Pia e la ringrazio per avermelo fatto notare con educazione. Il grafico l’ho appena guardato: in effetti, posso leggerlo ma interpretarlo mi è più difficile (diciamo pure impossibile) perché non sono un tecnico ma solo una casalinga. Se poi guarda l’ora del mio intervento, comprende ancora meglio. Infatti io non capisco come possa risultare da motori identici con lo stesso combustibile dove uno è dotato di un filtro che prima accumula e poi brucia a 700 gradi una differenza così grande di quantità di emissioni e, soprattutto, una costante nelle dimensioni delle particelle. Nel motore con filtro… Leggi il resto »

Ludovico il Moro
12 anni fa

per la Sig.ra AstoriSolo un rilievo. Il fatto che nei processi di combustione la matrice organica si converta in H20 e CO2 gassosi non è vero perchè lo dicono i gestori degli impianti di incenerimento o le istituzioni, [u]ma perché lo dice la chimica di base[/u]. Quella chimica insomma che ci ha fatto progettare i materiali di cui é realizzato il suo computer, che studia le tute ignifughe per i vigili del fuoco e che sta studiando le proprietà dei nano-materiali per una serie di applicazioni. Quello che si puó trovare sui libri di testo é la formula generale di… Leggi il resto »

sofiaastori
12 anni fa

Grazie,
signor Ludovico, per la sua precisazione ma le posso assicurare che anche se non ne ricordavo più la formula non ho scordato come avviene una combustione. Non mi sono spiegata bene. Quello che intendevo dire, pensando al suo accenno alle biomasse, era che non esce [u]solo[/u] vapore acqueo e anidride carbonica (e energia)quando si brucia legna.

Ludovico il Moro
12 anni fa

Per concludere[quote name=”Ludovico il Moro”]Solo un rilievo. Il fatto che nei processi di combustione la matrice organica si converta in H20 e CO2 gassosi non è vero perchè lo dicono i gestori degli impianti di incenerimento o le istituzioni, [u]ma perché lo dice la chimica di base[/u]. Quella chimica insomma che ci ha fatto progettare i materiali di cui é realizzato il suo computer, che studia le tute ignifughe per i vigili del fuoco e che sta studiando le proprietà dei nano-materiali per una serie di applicazioni. Quello che si puó trovare sui libri di testo é la formula generale… Leggi il resto »